Il
morale si preoccupa delle conseguenze delle proprie azioni. Il moralista del
proprio buon nome.
Il
morale dice: «È ingiusto». Il moralista: «È irrituale».
Il
morale, di due mali, commette il minore. Il moralista li condanna entrambi e
commette il maggiore.
Il
morale predica male, ma riesce a razzolare solo bene. Il moralista non sa
predicar men che bene, ma non si preoccupa di come razzola.
Il
morale chiede scusa. Il moralista si offende per il fatto di dover chiedere
scusa.
Il
morale si domanda quali siano le ragioni degli altri. Per il moralista,
esistono solo le sue.
Il
morale si domanda se il proprio modo di agire abbia senso in una determinata
situazione. Il moralista non ammette “relativismi”, ma vive seguendo le
correnti.
Il
morale è lodato dagli altri. Il moralista si loda da solo.
Il
morale fatica a campare. Il moralista esce sempre pulito e trionfante da ogni
situazione.
Il
morale è la persona che chiunque vorrebbe al proprio fianco, ma che pochi sanno
essere. Il moralista è la persona che nessuno sopporta, ma che a tutti farebbe
comodo essere.
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