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Visualizzazione dei post con l'etichetta natura umana

La perdita d'aureola e l'arte onesta

Noi non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana e la razza umana è piena di passioni.    Queste sono alcune fra le memorabili parole del professor Keating nel celebre film L'attimo fuggente . Mi sono tornate in mente in questi giorni, dopo aver sentito i discorsi di rimpianto di un attore che non trova più alcun senso di "nobile missione " nella sua professione. Nel suo campo, personaggi di dubbio valore possono venire strapagati; la formazione passa spesso in secondo piano rispetto alla popolarità e all'avvenenza fisica. A pensarci bene, però, la questione della "decadenza delle arti" non è poi così recente. Ricordate una breve prosa di Charles Baudelaire , Perdita d'aureola ? È uscito nel 1869.   - Oh! Come! Voi qui, caro? Voi in questo luogo malfamato? Voi, il bevitore di quintessenze! Voi, il mangiatore d'ambrosia! Davvero, ne sono sorpreso! - Mio caro, vi è noto il mio ter...

"La fiera delle illusioni": il bivio fra l'uomo e la bestia

Fonte: mymovies.it Il Cinema Estate di Manerbio è in corso. Tra i film proposti, merita sicuramente una menzione quello proiettato la sera del 18 luglio 2022: La fiera delle illusioni (USA, 2021; regia di Guillermo Del Toro). È tratto da Nightmare Alley (“Il vicolo degli incubi”), un romanzo di William Lindsay Gresham pubblicato nel 1946.              È ambientato negli Stati Uniti, durante la Seconda Guerra Mondiale. Vi sono ancora i reduci dalla Prima, mutilati nel corpo e nello spirito, spesso alcolizzati; tanti altri vedranno presto demolita la propria personalità e dignità nei lager. Non c’è periodo storico migliore per ambientarvi la vicenda di una progressiva perdita d’umanità .             Il protagonista è Stan (Bradley Cooper) . All’inizio del film, lo vediamo occultare un cadavere e dare fuoco alla catapecchia in cui l’ha lasciato. Avendo così tagliato ogn...

Come fossi una bambola...

Provate a pensare alle storie incentrate su una bambola o su un automa che sembra una persona vera . Il panorama è ampio, vero? Il tema è vivo e inquietante, almeno da quando le tecnologie umane sono in grado di imitare discretamente la vita. Creare un essere che ha un volto e si muove può essere entusiasmante: unisce la commozione del diventare genitori al compiacimento per le proprie capacità. Ma, se la vita può essere prodotta dalle mani e dagli strumenti… che senso ha distinguere una persona da un oggetto? Cosa siamo davvero noi? Cos’è quella che chiamiamo “anima”?              Non a caso una stupefacente bambola meccanica è al centro di un famoso e tenebroso racconto di E.T.A. Hoffmann, L’uomo della sabbia ( Der Sandmann ) . Correva l’anno 1815; nei libri di letteratura, quel periodo è contrassegnato come “romantico”. Questa stagione dà vita anche a una produzione di racconti gotici e fantastici; questi ultimi, in partic...

"Strizzacervelli", "parolai" e "grullerie": l'eterno vizio delle foglie di fico

Si aprirono allora gli occhi di tutt'e due e s'avvidero che erano nudi; quindi cucite insieme delle foglie di fico, se ne fecero delle cinture." (Gn 3,7)  Nelle cosiddette conversazioni "da bar", mi è capitato sovente d'incontrare facile disprezzo verso psicologia, psicanalisi e counseling. Alcuni di questi sfoghi erano dovuti a una pessima idea di taluni: cercare occasioni di lavoro in circoli che trattavano tematiche di affettività e identità personale... senza tener conto del fatto che erano associazioni di promozione sociale senza un soldo e campavano di volontariato. Una caduta di stile, non c'è che dire. Ma nient'altro. La scusa che va per la maggiore è che queste discipline non sarebbero "scientifiche".  Perdonatemi: è una spiegazione risibile. I fenomeni della psiche umana (ancorché indagabili con strumenti come la magnetoencefalografia e il neuroimaging ) non sono attualmente riducibili a formule fisse e universali. E va ben...

Conosci te stesso. Ma non ti piacerai

Lon Chaney jr. in L'uomo lupo (1941) L’uomo lupo ( The Wolf Man, 1941; regia di George Waggner) è uno dei film prodotti dalla Universal Pictures che hanno segnato l’immaginario horror internazionale. Al contrario di pellicole come Dracula   o La Mummia , non si basa su opere letterarie o figure già popolari in precedenza. Lo sceneggiatore Curt Siodmak si poté muovere così su un “terreno vergine” (o quasi). Ma ebbe l’accortezza di costruire il suo Uomo Lupo servendosi di materiali che avevano già un’alta carica simbolica. Ci sono gli zingari, emblemi della “diversità” e della “magia”. C’è l’argento, metallo impiegato per fabbricare crocifissi e altri oggetti benedetti. C’è la luna piena, ipnotica di per sé, nonché uno dei più antichi mezzi per misurare il tempo della natura. C’è l’aconito: in inglese wolfsbane , “veleno di lupo”. (Compariva anche nel Dracula del 1931, sempre prodotto dalla Universal, come arma contro i vampiri). C’è il pentagramma … e, sulla fortuna   di...

Rispettare gli animali, rispettare l'Animale

Temo che gli animali vedano nell'uomo un essere loro uguale che ha perduto in maniera estremamente pericolosa il sano intelletto animale: vedano cioè in lui l'animale delirante, l'animale che ride, l'animale che piange, l'animale infelice. (FRIEDRICH NIETZSCHE) La dea Afrodite a cavallo di un cigno , animale sacro a lei e ad Apollo (dalla tomba F43 Kameiros, Rodi). Una mia conoscenza di Facebook, in un paio d’occasioni, ha espresso gradimento per il mio “ interesse verso le altre forme di esseri viventi , al di là di cani e gatti.” Non ho mai aderito ad associazioni di stampo animalista. Però, mi par che valga la pena di spendere qualche parola in merito. Perché la questione tocca un nodo di fondamentale importanza spirituale: il rapporto fra Uomo e Animale , intesi come due componenti di uno stesso essere.             Per “Uomo”, s’intende qui qualcosa di assai simile all’ Ego freudiano e al λογιστικόν pla...

Śiva e Dioniso

Parlare di Śivaismo significa parlare di possibilità affossate - ma rimaste latenti - nella spiritualità occidentale. Significa scoprire le radici di quel disagio della civiltà a cui Sigmund Freud ha dedicato una delle proprie opere più famose - e apprendere la buona novella della sua superabilità. Di questo si è occupato Alain Daniélou , nel suo saggio: Śiva e Dioniso. La religione della natura e dell’eros (Roma 1980, Astrolabio-Ubaldini Editore).             Alain Daniélou (1907-1994) studiò musica e si dedicò alla pittura; alla fine degli anni ’20, conobbe molti protagonisti delle avanguardie (fra cui Cocteau, Nabokov, Stravinskij). Viaggiò in Nordafrica, Medio Oriente, Indonesia, Cina, Giappone. Si fermò in India, dove collaborò col poeta Rabindranath Tagore. Per più di vent’anni, studiò la musica classica indiana, il sanscrito, l’hindi, la filosofia e la cultura tradizionale dell’India. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fondò...

Pietà

“Quanto più uno psicologo, - uno psicologo e uno svelatore d’anime nato e inevitabilmente tale - si rivolge a casi e persone particolari, tanto maggiore diventa il suo pericolo di soffocare per la pietà: egli ha bisogno più di un altro uomo di durezza e di serenità. La corruzione, la rovina degli uomini superiori, delle anime la cui formazione è più sconosciuta, è infatti la regola: è terribile avere sempre davanti agli occhi una simile regola. Il molteplice supplizio dello psicologo, che ha scoperto questo andare alla rovina, che ha scoperto una volta, per primo, e che torna quasi sempre a scoprire tutta l’interiore «incurabilità» dell’uomo superiore, l’eterno «troppo tardi» in ogni senso, attraverso tutta la storia, - potrà forse far sì che un giorno egli si rivolti con amarezza contro la sua propria sorte e tenti di distruggersi, - di andare alla rovina. Si osserverà quasi in ogni psicologo una tendenza rivelatrice e un piacere al rapporto con uomini comuni e bene ordinati: ciò t...