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Visualizzazione dei post con l'etichetta società

Joker: la risata di molte follie

«Ho sempre creduto che la mia vita fosse una tragedia. Ora, mi accorgo che è una c***o di commedia». Già: come sa il buon Aristotele, perché vi sia tragedia occorrono pietà e terrore. E Arthur Fleck, detto Joker (Joaquin Phoenix), è privo di entrambe.  Fonte: indiewire.com             Joker (USA, 2019; regia di Todd Phillips) è il celebre film ispirato a uno dei supercattivi di Gotham City. Una volta tanto, quel pipistrellone palestrato e viziato di Batman è fuori dai piedi. È incredibile quanto possa diventare seria una storia, quando l’eroe viene rimosso. Tolto l’improbabile superuomo, infatti, resta l’uomo : dolore, povertà, follia, cose drammaticamente reali.             « Sono io che sto impazzendo o stanno impazzendo tutti gli altri? » È una delle prime battute che sentiamo pronunciare al protagonista, mentre parla con una ps...

Essere o apparire? Il dilemma è ancora in scena

Marietta (Sara Tomasoni) "accudisce" la vecchia zia (Elisabetta Provezza). In secondo piano: Lello (Giancarlo Maggini) e Carlo Brandolini (Ennio Donini) La compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” non è più una sconosciuta, per i suoi compaesani. Ha animato il secondo Carnevale, sempre nei panni dei conti Luzzago. Soprattutto, il 20 gennaio 2018, ha portato al Teatro Civico “M. Bortolozzi” la commedia che sta replicando per la Bassa bresciana e cremonese: Essere o apparire, questo è il dilemma . La pièce è tratta da Fumo negli occhi di Faele e Romano (2002). Il testo presentato è frutto di un adattamento a opera della direttrice artistica, Daniela Capra, e del regista Davide Pini Carenzi, che ha curato anche la preparazione degli attori. Se Fumo negli occhi si svolgeva negli anni ’60, Essere o apparire, questo è il dilemma trasporta la vicenda ai giorni nostri. Sono state aggiunte anche parti dialettali, per rendere più realistici i litigi domestici. Luci e suo...

Con lo stomaco e il cuore: Vincenzo Kira

Vincenzo Kira è un rapper emergente e tutto pepe … anzi, tutto peperoncino salentino. Per l’uscita del suo singolo Brazzers , abbiamo voluto scambiare quattro chiacchiere con lui.  Vincenzo Kira 1)       Brazzers  non è sicuramente il tuo primo brano. Hai già alle spalle diversi pezzi, tutti incentrati su forme di follia quotidiana e male di vivere. Possiamo definire il tuo "un rap nichilista"? Il mio rap trae ispirazione da svariati fattori: le mie esperienze di vita, ciò che ho intorno e percepisco, la stessa musica (non solo hip hop), diverse forme d'arte e di lettura come film, cartoni, fumetti, libri... Di conseguenza, ai libri si aggiungono le varie correnti filosofiche e letterarie, tra le quali il nichilismo. Ma posso assicurarti che quest'ultimo è solo uno dei tasselli che compongono il puzzle, un puzzle (appunto) fatto di follia. 2)       Il rap nasce negli Stati Uniti come "musica di strada": voce de...

"Essere o apparire..." Il ritorno del dilemma

Le Muse dell’Onirico , compagnia teatrale manerbiese, sta portando sulle scene della Bassa bresciana e cremonese la sua recente commedia: “Essere o apparire: questo è il dilemma” . Essa è stata tratta da “Fumo negli occhi”, di Faele e Romano (2002) ; l’adattamento del testo si deve al regista Davide Pini Carenzi e alla direttrice artistica, Daniela Capra . Quest’ultima, in particolare, si è occupata di inserire brani dialettali, per riprodurre il “bilinguismo” delle baruffe domestiche. Pini Carenzi si era anche occupato dell’allenamento degli attori; luci e suoni erano a cura di Augusta Capra (meglio conosciuta come “Janita”, per via della sua orchestrina di musica da ballo).             Carlo Brandolini (Ennio Donini) con la signora De Marchi (Valeria Tirelli). Le Muse dell’Onirico si erano presentate ai manerbiesi durante la Shopping Night del dicembre 2016, interpretando personaggi ottocenteschi in stile Charles Dickens, ...

Essere o apparire, questo è il dilemma

La vita è teatro e il teatro la finzione più vera. Questo potrebbe essere il motto della compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” . Essa ha già partecipato a feste cittadine, fornendo figuranti per la Shopping Night 2016 (a tema “Canto di Natale di Ch. Dickens) e per il Carnevale 2017, interpretando i conti Luzzago . Il 22 aprile 2017, hanno esordito al Teatro Sociale di Quinzano d’Oglio con la loro prima commedia, “Essere o apparire: questo è il dilemma” . Ha già avuto luogo una replica al Teatro Gonzaga di Ostiano, in provincia di Cremona (6 maggio 2017). L’allenamento degli attori, la drammaturgia e la regia erano a cura di Davide Pini Carenzi , regista e attore professionista. Scene e costumi sono stati a carico della compagnia stessa, mentre di luci e suono si è occupata Augusta Capra.              “Essere o apparire: questo è il dilemma” è tratta da “Fumo negli occhi” (2002) di Faele e Romano. Il riadattamento ...

Una rete d'insidie?

Cosa succede, quando la sfera della tecnologia e quella delle relazioni s’intersecano? Ne ha parlato la dott.ssa Paola Cattenati del CRIAF (Centro Riabilitazione Infanzia Adolescenza Famiglia) al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, il 6 aprile 2017. Con lei, c’era la dott.ssa Lisa Delfini. La serata era intitolata “Il cyber-bullismo e le insidie della rete”; era stata organizzata in collaborazione col Comune.  Le testimonianze dei ragazzi (riportate dalla dott.ssa Cattenati) evidenziavano il carattere totalizzante della tecnologia nelle relazioni e anche l’assenza di riflessione, prima di condividere contenuti. In alcuni casi, le relazioni on line (e non solo per gli adolescenti…) sembrano più soddisfacenti, perché prive di quelle incombenze quotidiane (poco romantiche) che caratterizzano la vita reale. Interagire su Internet comporta anche una maggiore tendenza ad alterare la propria identità. Il forte investimento dei giovani nella vita sociale on line è contrappuntato ...

“Il Misantropo” di Molière al Politeama

La XXI stagione teatrale del Politeama di Manerbio ha incluso “Il Misantropo” di Molière, commedia di carattere andata in scena per la prima volta a Parigi al Théatre du Palais-Royal, il 4 giugno 1666. La rappresentazione era a cura di Elsinor Centro di Produzione Teatrale; la traduzione del testo dal francese era firmata da Cesare Garboli, mentre regia e adattamento erano di Monica Conti. Quest’ultima era aiutata da Carlotta Viscovo e Jacopo Angelini. Roberta Vacchetta si era occupata dei costumi, Cesare Agoni delle luci, Giancarlo Facchinetti delle musiche e Andrea Anselmini della scenografia. Lo spettacolo è andato in scena il 1 dicembre 2016.              Molière è lo pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi 1622 - ivi 1673). Compose diverse satire di costume e commedie di carattere. Divenne il commediografo favorito di Luigi XIV. “Il Misantropo” appartiene al suo periodo maturo. Molière si trovava in un ambi...

Crescere attraverso l'inferno

Fuga dalla scuola media (1995), I passi dell’amore (2002), Elephant (2003). Tutti film ambientati in scuole americane. E, in tutti, il classico schema: le belle, i macho, gli sfigati, i fieri solitari e le vittime di bullismo. Superfluo dire che i bulli coincidono con gli idoli dell’istituto, caratterizzati da prestanza fisica, denaro per agghindarsi all’ultima moda, talento sportivo e successo sessuale. Perfette incarnazioni dei sogni targati anni ’80 - ‘90.             Schegge di follia (1989; regia di Michael Lehmann) non sembrerebbe molto diverso dagli altri, sotto questo punto di vista. Ma ha un penetrante humour nero che, nelle pellicole sopraccitate, non viene raggiunto.              Il titolo originale è Heathers, dal nome che portano tutte e tre le perfide reginette della scuola superiore: Heather Chandler (Kim Walker), Heather McNamara (Lisanne Falk) e Hea...

Etica senza potere

“La società greca non ha mai posseduto forti apparati coercitivi di tipo politico, come lo Stato e la magistratura, né tanto meno apparati di condizionamento ideologico ed educativo, come la scuola di stato o una Chiesa unificata. Neppure esistono testi dotati di valore normativo universale, come un corpo legislativo unificato, o un Libro sacro, una Scrittura impositiva perché rivelata. Tutto ciò vale anche in larga misura, se pure in forme diverse, per la società romana, ad eccezione forse di quella tardo-imperiale. Lo Stato non interviene se non sporadicamente e con scarsa efficacia nelle questioni di regolamentazione morale (si possono citare ad esempio le leggi sulla famiglia, sulla condotta sessuale, o quelle contro il lusso); soprattutto, esso non dispone né dell’autorità, né degli strumenti di condizionamento educativo, che gli consentano di imporre le norme di condotta necessarie sia alla vita associata sia all’omogeneità morale dei suoi membri.     ...

Nel labirinto della violenza

La violenza domestica è un filo rosso che si snoda sornione, nei letti e sotto i tappeti, fra bianche signore impellicciate e africane dagli abiti multicolori. Così è stata rappresentata, per l’appunto, nella mostra itinerante “Seguendo il Filo di Arianna e Teseo o Minotauro”. Essa fu allestita nel maggio 2014 a Malnate (Varese) e raccoglieva le opere di ottanta donne. L’ideatrice era Valentina Benedetto Grassi. Nel settembre dello stesso anno, si aggiunsero gli uomini, con la parte “Teseo o Minotauro”, appunto. Da lì, è stata trasportata in più luoghi. A Brescia e provincia, sono già state tenute diverse edizioni, curate da Valeria Zanini, una delle prime artiste a partecipare. Attualmente, le firme sono oltre centosessanta.              La mostra è approdata a Manerbio grazie alla cura di Anna Maria Bietti, con la collaborazione dell’associazione locale “Donne Oltre”. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Manerbio,...

Il patto col diavolo

“C’è dunque un doppio legame di malafede in questo rapporto tra Chiesa e Stato: da parte sua la Chiesa accetta lo Stato borghese - al posto di quello monarchico o feudale - concedendo ad esso il suo consenso e il suo appoggio, senza il quale, fino a oggi, il potere statale non avrebbe potuto sussistere: per far questo la Chiesa doveva però ammettere e approvare l’esigenza liberale e la formalità democratica: cose che ammetteva e approvava solo a patto di ottenere dal potere la tacita autorizzazione a limitarle e a sopprimerle. Autorizzazioni, d’altra parte, che il potere  borghese concedeva di tutto cuore. Infatti il suo patto con la Chiesa in quanto instrumentum regni in altro non consisteva che in questo: mascherare il proprio sostanziale illiberalismo e la propria sostanziale antidemocraticità affidando la funzione illiberale e antidemocratica alla Chiesa, accettata in malafede come superiore istituzione religiosa. La Chiesa ha insomma fatto un patto col diavolo, cioè con lo ...

(Non) Giochiamocela

Manerbio come Las Vegas? Il paragone con la capitale ideale del gioco d’azzardo è forse pittoresco. Ma la crescente diffusione della cosiddetta ludopatia, in Lombardia, è reale. Per questo, le associazioni manerbiesi hanno organizzato tre incontri per la giornata del 12 novembre 2015, intitolata “Giochiamocela!”             Alla mattina, presso l’aula magna dell’ I.I.S. “B. Pascal”, sono stati riuniti gli allievi dell’istituto. Proprio dal loro impegno sono nati i video proiettati durante la mattinata: “Ludopatia, una piaga sociale” e “Il gioco è bello quando dura poco”.             È poi intervenuto il dott. Simone Feder, psicologo e responsabile della Casa del Giovane di Pavia. Feder ha raccontato di ragazzini ormai costretti a fare i “genitori” dei propri genitori, di mogli che volevano bloccare i conti dei mariti, o di adolescenti catturati dai giochi on li...