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Visualizzazione dei post con l'etichetta bibbia

“In nome della madre” con GardArt ed Erri De Luca

“In nome della madre” (Milano 2006, Feltrinelli) è un breve e famoso romanzo di Erri De Luca . Esso racconta l’Annunciazione e la Natività dal punto di vista di Maria (anzi, Miriàm).             L’associazione culturale GardArt di Desenzano del Garda ne ha tratto uno spettacolo teatrale. Protagonisti: Laura Gambarin, nei panni di Miriàm/Maria e Gianluigi La Torre, in quelli di Iosef/Giuseppe. A Manerbio, il loro spettacolo è arrivato il 13 aprile 2018, per interessamento di Egidio Zoni, con l’importante collaborazione del parroco don Tino Clementi e delle Suore della Beata Vergine Maria. Il “teatro” era la Chiesa della Fraternità Paolo VI: per nulla inadeguata, data la tematica della rappresentazione. La qualità della recitazione è stata ottima. La Torre ha eseguito anche le musiche; degli altri aspetti tecnici, si è occupato Simone Meneghelli.  Gianluigi La Torre (Iosef) e Laura Gambarin (Miriàm), GardArt  ...

Un viaggio fra dune e rocce

Palmira La Libera Università di Manerbio, il 30 marzo 2017, ha chiuso il mese con “Un viaggio fra dune e rocce”. Al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, Claudio Baroni ha proiettato le fotografie dei propri viaggi. Grande spazio è stato dato alla geografia biblica. Baroni ha ricordato un passo evangelico (Lc 10, 30): “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico…” La strada in questione è un sentiero fra rocce, in fondo al quale verdeggia la valle di Gerico. Il deserto di Giuda è caratterizzato da rocce bianche e porose impiegate nell’edilizia, in quanto materiali isolanti dal calore. Nei pressi del Mar Morto, si trova la fortezza di Masada. Nel 70 d.C., vi trovarono rifugio gli ultimi ribelli ai Romani, dopo la caduta di Gerusalemme. Nel 73 o 74 d.C., in seguito a un assedio, quasi tutti gli arroccati si suicidarono, per non cadere in mano ai vincitori. Qumran e le sue grotte, invece, sono famose per altre ragioni: già dimore degli Esseni, corrente particolarmente osservante dell’Ebraismo,...

Lo Zen e la Bibbia

Il Giappone è un luogo dove l’incontro fra tradizioni spirituali locali e Cristianesimo è stato molto aspro. Ma anche quello dove sono nati risultati originali. L’esperienza di J. Kakichi Kadowaki ne è un esempio. Nato nel 1926, crebbe nell’ambito del Buddhismo Zen. Nel 1950, entrò nella Compagnia di Gesù e fu ordinato sacerdote nel 1960. Il suo maestro zen fu Sogen Omori, presidente della Hanazona University e appartenente alla scuola Rinzai. Fra i suoi libri, ne è particolarmente famoso uno a sfondo autobiografico: Lo Zen e la Bibbia , pubblicato in Italia dalle Edizioni Paoline nel 1985 (trad. di Giuseppe Mariani). L’intento principale del libro è rispondere a una domanda che l’autore si è sentito spesso rivolgere: “Perché un sacerdote cattolico pratica lo Zen?” Domanda tutt’altro che oziosa, in tempi in cui non andava certo di moda il confronto interreligioso. Da seminarista, Kakichi Kadowaki non aveva il permesso di partecipare a un sesshin (= ritiro spirituale zen). Praticava...

Requiem

"...anche per l'albero c'è speranza: se viene tagliato, ancora ributta e i suoi germogli non cessano di crescere; se sotto terra invecchia la sua radice e al suolo muore il suo tronco, al sentore dell'acqua rigermoglia e mette rami come nuova pianta. L'uomo invece, se muore, giace inerte, quando il mortale spira, dov'è? Potranno sparire le acque dal mare e i fiumi prosciugarsi e disseccarsi, ma l'uomo che giace più non s'alzerà, finché durano i cieli non si sveglierà, né più si desterà dal suo sonno. Oh, se tu volessi nascondermi nella tomba, occultarmi, finché sarà passata la tua ira, fissarmi un termine e poi ricordarti di me! Se l'uomo che muore potesse rivivere, aspetterei tutti i giorni della mia milizia finché arrivi per me l'ora del cambio! Mi chiameresti e io risponderei, l'opera delle tue mani tu brameresti." (Gb 14, 7-15)

Dante, il tempo e l'eternità

John William Waterhouse, "Dante and Matilda" (1914-17 ca.) Finisce l’inverno, è alle porte la primavera. E la Libera Università di Manerbio ha pensato bene di segnalarlo con una conferenza a tema: “Dante, il tempo, le stagioni della vita e… l’eternità” (Teatro Civico “Memo Bortolozzi”, 25 febbraio 2016).             Il relatore  era il dott. Fabrizio Bonera, che non è un dantista, ma - nello zaino da alpinista - non dimentica mai una copia della “Divina Commedia”. È il suo personale omaggio al “più grande scalatore di tutti i tempi”: colui che è (idealmente) partito dall’abisso, per scalare la montagna del Purgatorio e ascendere al Paradiso. Il “virus” di Dante - come a molti altri - gli è stato trasmesso dalla scuola. La difficoltà di lettura è data dall’immensa cultura del poeta, che rende la “Commedia” densa di richiami non sempre immediati. Il tempo, in particolare, è scandito dall’astrologia medievale. Il tentativ...

Noli me tangere

“Esiste un istinto del rango, che più di ogni altra cosa è già segno di un rango elevato ; esiste un piacere alle nuances della venerazione che lascia indovinare l’origine e il costume aristocratico. La raffinatezza, la bontà e la superiorità di un’anima diventano pericolose, se messe alla prova, quando passa loro vicino qualcosa che è di natura altissima ma che i brividi dell’autorità ancora non proteggono  dalla stretta importuna e dalla goffaggine: qualche cosa che, senza contrassegni, non svelata, tentando, forse volontariamente velata e mascherata, come una vivente pietra di paragone va per la sua strada. Chi ha il compito e la pratica di indagare le anime si servirà di quest’arte, in varie forme, proprio per stabilire l’estremo valore di un’anima, la gerarchia inamovibile e innata alla quale essa appartiene; egli la metterà alla prova nel suo istinto di venerazione. Différence engendre haine : la bassezza di alcune nature schizza improvvisamente fuori come acqua sporca, se...

Il mondo salvato dalle puttane

Quante volte l’abbiamo sentito dire? La “società liquida”… la “società del caos”… il “postmoderno”… In questo mese, a un incontro sul problema del gioco d’azzardo in Lombardia, è stata intavolata la questione. Gli Stati nazionali, le Chiese e i partiti vacillano in credibilità e autorevolezza. Il che equivale a dire che tutti i prodotti della modernità vacillano.             «Ecco che si può stare un poco in pace!» sbufferà chi non ha mai potuto soffrire indottrinamenti e moralismi. Invece no. Perché sono proprio i naufraghi a tenersi spasmodicamente alle tavole fradice della loro nave. E, pur di non mollarle, sono disposti anche a far annegare coloro che si trovano vicini. Tant’è che stanno tornando di moda le parole onore e puttana. Quest’ultima è da intendersi in senso lato, ovvero “persona senza valori morali, che bada solo al proprio profitto”. Il punto è che, non esistendo più enti morali incontrovertibili, tutti si detta...

Brevitas

“Prima di procedere, vorrei aggiungere qualcosa sullo haiku, la forma più breve di poesia che si possa trovare in letteratura a livello mondiale. Consiste di diciassette sillabe, nelle quali vengono condensate alcune delle emozioni più sublimi che gli esseri umani siano in grado di provare. Qualche lettore, forse a ragione, si è chiesto come sia possibile che una sequenza di parole così breve possa esprimere un moto profondo della mente. Milton non ha forse scritto il Paradiso perduto ? E Wordsworth Presagi di Immortalità ?  Dobbiamo però ricordare che «Dio» si è limitato a pronunciare «E luce sia» e, a opera compiuta, ha semplicemente osservato che la luce era «buona». Così, ci viene detto, è stato creato il mondo, questo mondo nel quale eventi grandiosi di ogni genere hanno avuto luogo dopo un inizio avvenuto in una maniera tanto semplice. «Dio» ha usato pochissime sillabe, ma la sua opera è stata realizzata con successo. Quando Mosè chiese a Dio con quale nome avrebbe dov...

Orgoglio e supplizio

“Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, [Gesù] si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?» Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio.” (Lc 9, 51-56)

La bambola di cera

Quando mi si domanda quale sia il rapporto tra la spiritualità cristiana e i figuri che “difendono le radici cattoliche” tramite i mass media, mi viene in mente questo brano tolstojano: Nessuno potrebbe certo vietare a un uomo di fabbricarsi una figura di cera e di baciarla; ma se costui venisse a piantarsi con la sua bambola dinanzi a un uomo innamorato e si mettesse ad accarezzarla, come l’altro accarezza la donna amata, l’innamorato se ne sentirebbe certamente infastidito. (1)             Se qualcuno ha bisogno per forza di trovare in qualche “autorità sacra” la legittimazione della propria mentalità borghese, faccia pure. Ma non la si venga a spacciare come il massimo ideale del Cristianesimo. Né mi si dica che sbraitare sotto i riflettori è espressione di grande fede. Può anche darsi che lo sia, nell’ottica personale di chi lo fa. Certo, mi rimarrà sempre misterioso il movente di chi recita il ruolo di fariseo, sapendo d’e...

La maschera e il volto

"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità." Mt 7, 21-23.

Ubi minor...

“In quel tempo, Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare…»” Mt. 11, 25-27

Riverire e aborrire la Parola di Dio

"Non vorrei vivere in un mondo senza cattedrali. Ho bisogno della loro bellezza e della loro sublimità. Ne ho bisogno di contro alla piattezza del mondo. Voglio levare lo sguardo verso le luminose vetrate e lasciarmi abbagliare dai loro colori soprannaturali. Ho bisogno del loro splendore. Ne ho bisogno di contro alla sporca monocromia delle uniformi. Voglio lasciarmi avvolgere dalla pungente frescura delle chiese. Ho bisogno del loro silenzio imperioso. Ne ho bisogno di contro alle insulse urla da caserma e alle spiritosaggini dei fiancheggiatori del regime. Voglio sentire lo scroscio dell'organo, questo diluvio di suoni ultraterreni. Ne ho bisogno di contro alle stridule, ridicole marcette militari. Amo le persone che pregano. Ho bisogno della loro vista. Ne ho bisogno di contro al perfido veleno della superficialità e della distrazione. Voglio leggere le parole potenti della Bibbia. Ho bisogno della forza irreale della loro poesia. Ne ho bisogno di contro alla devastazio...

Le Aggiunte al Libro di Ester: contesto storico

Presentazione della mia tesi di laurea magistrale dal titolo: The Additions to the Book of Esther: Historical Background. Il presente lavoro tratta della situazione storica adombrata dalle cosiddette “Aggiunte” al Libro di Ester. Il Libro di Ester è un testo biblico compreso nella cosiddetta sezione degli Scritti. È una delle cinque M ǝ ghillôth (ovvero, “Rotoli”) inclusi in detta sezione e letti durante le solennità del calendario ebraico. Il Libro di Ester è il Rotolo che accompagna la festa di Purim, di cui fornisce la seguente eziologia. Il Gran Re di Persia Assuero –o Artaserse, nelle versioni greche- avrebbe ripudiato la propria moglie per disobbedienza. In sostituzione, avrebbe scelto come nuova sposa Ester, cugina e figlia adottiva dell’esule ebreo Mardocheo. Grazie alla propria posizione di regina e al proprio coraggio nell’affrontare l’irascibile sposo, Ester avrebbe salvato il proprio popolo dal genocidio progettato da Aman, principale collaboratore del so...