Dopo Dante Alighieri e Cecco Angiolieri, non poteva che arrivare lui: Francesco Petrarca (Arezzo, 1304 - Arquà, 1374). Appartenente alla generazione successiva, aggiunse un capitolo fondamentale alla storia della lingua italiana. Se Dante aveva creato l’alta letteratura in volgare fiorentino e Angiolieri aveva raggiunto l’apice della poesia comico-realistica, Petrarca fornì quello che - per secoli - fu il modello indiscusso di linguaggio poetico. Tra disegni, parole semplici e qualche gioco, di lui hanno saputo i bambini delle scuole elementari, durante il Pedibus di primavera (4 aprile - 27 maggio 2016). Hanno sentito parlare dell’esilio dei suoi genitori, della sua crescita in Francia del Sud (a proposito del gemellaggio…) e del suo amore per Laura, di cui non si sa altro se non che era bionda, bellissima e fredda. L’attività ha tratto il nome dall’incipit della più famosa poesia petrarchesca: “Chiare, fres...
Mi piace pensare a un blog come a una porta aperta su dimensioni diverse, dal fantastico al reale... come a qualcosa che ci porta una boccata d'ossigeno. Qui troverete libri, film, pensieri, ironia, arte, cronaca e storia locale. Una scatola a sorpresa, ma sempre con un occhio per cultura e creatività.