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Visualizzazione dei post con l'etichetta antonia pozzi

Ultimi fiori

Così - come di un povero bambino che quando è morto bisogna in mezzo al pianto pensare a prender le misure della bara - poi ci si mette d’accordo col fioraio perché mandi il cuscino e una bella corona - - Rose bianche, narcisi, serenelle, che cosa si usa mettere sul carro di un bambino? - Così - m’impegno oggi a cercare come potrei inviarti questi ultimi fiori dei miei prati […] Milano, 15 maggio 1933 ANTONIA POZZI Ho conosciuto Alessandro Rizzo nel 2014, quando sono approdata al Circolo TBGL “Harvey Milk” di Milano, dopo anni di frequentazione di Arcigay Pavia. Era il mio ultimo anno di università; il dopolaurea mi ha riportato in provincia di Brescia. Ma, per quanto lo permettevano le ovvie condizioni logistiche, non ho interrotto i contatti col Milk.             Così, ho conosciuto anche questo ragazzo riccioluto dal sorriso franco, gentile e affettuoso quasi per necessità fisiologica, p...

Blue-shaming

Slut-shaming, body-shaming… Termini ormai piuttosto diffusi che indicano le gogne psicologiche riservate agli “inadeguati”, per costumi o aspetto fisico. Ricalcandola su questi, mi sono permessa di creare l’espressione blue-shaming : laddove blue è la parole inglese che indica lo stato di depressione. Di esempi di blue-shaming sono generosi soprattutto coloro che si considerano amici e che, magari, fanno anche mostra di interessarsi molto ai tuoi problemi. Altrimenti, come potrebbero prendersi la briga (e certo il gusto) di dare a tutti il consiglio giusto ?  Comunque, il blue-shaming si esprime tipicamente secondo questi luoghi comuni: Vuol attirare l’attenzione. Crede di essere l’unico ad avere problemi. È chiuso in se stesso, non gliene frega niente degli altri. Ma non vede quante opportunità ha? Ha le fette di salame sugli occhi. È immaturo. Non ha mai provato niente di grave in vita sua. Ecco perché frigna per niente. Non ha nulla, è tutta una scena. ...

Suolo e nuvole

" Milano, 1 marzo 1932 Antonello, le tue parole mi hanno fatto male, tanto, tanto; ma sono molto calma e vedo senza turbamento quanto di vero mi hai detto e voglio tentare di spiegarti, se ancora mi vuoi ascoltare e la mia voce non ti è ormai fastidiosa, quanto di non vero tu pensi dell'anima mia. [...] Io oggi non so più se tu allora raccogliesti le mie parole; ma allora mi sembrò che veramente qualche cosa di duro si sciogliesse tra noi e te lo dissi - ti rammenti? - e piangevo di dolcezza e tu non mi dicesti, come ora, che il piangere mi fa brutta, ma così mi dicesti: 'Stellina, sei più bella quando pensi delle cose come queste' e mi baciasti la fronte... Ed ora mi accusi di insincerità. Che cosa hai ora da rimproverarmi che allora non esisteva?... [...] Tu non ammetti che oggi si senta e si creda vera una cosa e che domani la si riconosca falsa? Oppure pensi che, pur riconoscendo sbagliato uno dei nostri atti passati, questo atto ci obblighi a credere a...

Maledizione

“Non presso chiari fiumi ma in riva a tristi fossati sostammo dove immerger le mani era smarrirle sotto la mota pullulante dal fondo – Ed il verde degli olmi era lucente nella calura – erano freschi i fiori di prato – e d’altri fiori s’illudeva strenuo il cuore. Ma quell’acqua fangosa traversava la via – quell’odore corrotto solcava l’alito della nostra tenerezza dolente – né potevamo noi sventare quella maledizione della terra – né potevamo soffocare la voce arcana piangente –siete perduti – 12 maggio 1933” ANTONIA POZZI

Amor fati

“Quando dal mio buio traboccherai di schianto in una cascata di sangue – navigherò con una rossa vela per orridi silenzi ai cratèri della luce promessa. 13 maggio 1937” ANTONIA POZZI

Per provare qualcosa a se stessi

Mi destano le più peculiari perplessità le personalità “aperte e problematiche” che, pure, sono permeate da un solido positivismo. Cosa c’è realmente dietro la “negazione di tutte le certezze”? Non è forse essa stessa una certezza?             Questo e altro mi si rigira in mente, leggendo scritti critici su Antonia Pozzi (1912-1938). Si laureò presso la Regia Università di Milano, con una tesi in Estetica. Suo relatore era il prof. Antonio Banfi . Così lo descrive Maria Corti: “C’era in Banfi da un lato una capacità e forza intellettuale di mettere in crisi le nostre più radicate sicurezze, religiose o filosofiche che fossero, e dall’altro di innestare su quelle crisi un problematicismo alquanto drammatico ma affascinante…” (1) Altrimenti detto, con le parole della Pozzi: “Paci. Dostojevschiano anche lui. E anche lui sente, acutamente, che una visione filosofica come quella di Banfi applicata alla vita di un giovane porta ...

Pànta rheî

“Io ho sempre teorizzato, simbolizzato, divinizzato le contingenze particolari, proiettato in ischemi quelle che erano solo delle esperienze individuali. Ognuna delle posizioni momentanee mi pareva la missione di tutta la vita. E invece la vita cambia ad ogni istante, ogni forma dell’essere nasce con un principio di morte, l’eterno è in tutte le cose, è nell’incessante variare di tutte le cose, ma nessuna cosa è l’eterno.”   ANTONIA POZZI ( Diari , 21 marzo 1935)      

Cose da ragazze

“ Pasturo, 20 settembre 1936 Caro Vittorio, torno a scriverti questa sera con un po’ di calma per dirti che oggi, giù al tennis, ho visto la Isa e che con mia somma gioia ho visto riconfermati tutti i migliori giudizi che io ho dato su di lei. È veramente una cara ragazza intelligente e bisogna proprio perdonarle alcuni brevi ‘errori di recitazione’ e qualche atteggiamento sbagliato. Sostanzialmente, è una personalità molto interessante, direi quasi eccezionale, e mi sembra di volerle sempre più bene. Sai che della vostra passeggiata, senza che io dicessi una parola, mi ha dato la stessa precisa versione che mi hai dato tu? Impossibilità di creare artificiosamente un’atmosfera –o meglio: di sostenere un’atmosfera creata artificiosamente –ritrovarsi delusi e smontati di fronte alla realtà dopo il lavoro d’immaginazione. Non abbiamo potuto dire di più. Ma mercoledì passerò tutto il pomeriggio da lei e potremo parlare. Ma la cosa sensazionale è questa: sai che cosa è ve...