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Dizionario dei luoghi comuni LGBT: Carnevalata

Non senti anche tu quest'aria? Quest'aria di ritorno? È il ritorno di... Il Pride è una carnevalata! Ah, ecco. Mi pareva mancasse qualcosa.  Eccoci alla  C - CARNEVALATA Probabilmente, chiunque sia abbonatə a questa frase si è persə tutta la parte "noiosa" di comizi, cineforum e pubbliche discussioni che precede e accompagna la "carnevalata". Ma disturbare la categoria del Carnevale significa toccare un tasto estremamente serio, all'insaputa di chi usa questo tipo di termini in senso spregiativo. Chiunque sa cos'è il Carnevale e com'è nato, vero? È la festa che precede la Quaresima , il tempo delle penitenze e dei digiuni. Il che significa che è il periodo in cui trionfano l'abbondanza, i piaceri, le libertà impensabili nel resto dell'anno, perché aspramente censurate dalla società. Le famose maschere danno la licenza di sfogarsi, sfuggire al potere altrui e fare incontri proibiti, sotto pretesto del fatto che "si sta interpretando u...

Voglia di Carnevale… Cosa ci aspetta a Manerbio?

Naturalmente, i festeggiamenti per questo Carnevale sono stati preparati col debito anticipo. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a balli, cene succulente, splendidi costumi, lazzi saporiti: Manerbio si aspetta che venga mantenuto tale livello.              Per l’appunto, è previsto il consueto “Carnevale del Settecento” , nel palazzo comunale (23 febbraio 2019). Stavolta, non ci saranno le Muse dell’Onirico a impersonare i Luzzago, perché la compagnia sarà impegnata a inscenare Ubu Re a Travagliato. I convenuti non dovranno però rinunciare alla musica dal vivo, grazie all’animazione curata da “I Violini della Bassa” .             Dato che un Carnevale magro è impensabile, sarà allestita una “Cena dei nobili” , con lo spiedo preparato dal Gruppo Alpini. Al pianterreno, invece, la “Locanda del Popolo” servirà piatti semplici come zuppe e pà e salamìna . La s...

Il palazzo, la piazza... e le maschere

Chèi dè Manèrbe, "Al capetàl dè la compagnìa" I festeggiamenti per il Carnevale manerbiese 2018 sono durati dal 9 al 13 febbraio. La prima sera, al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, “Chèi dè Manèrbe” hanno messo in scena “Al capetàl dè la compagnìa” . Era un collage di cartoni animati e fumetti rivisitati: il commissario Calzettoni, la Sbanda Bassotti (così chiamata per i suoi problemi di… equilibrio sui motocicli), quattro investigatrici dette “Balocchi di Gatto”. Un teatrino/schermo televisivo ha mostrato: un’annunciatrice di TeleRutto, Pierangela (stravagante nipote di Piero Angela) e la “macchina della verità”. Gli sketch ruotavano attorno al furto del “capitale della compagnia”: una valigia di cui si era impadronito “Ansèlmo dè Lén”, impersonato dal rapper dialettale Dellino Farmer . Le sue canzoni, così come i versi di Memo Bortolozzi, hanno intercalato le scene. Al pianoforte e alla chitarra elettrica, dato il tema poliziesco, c’erano RIS e NAS (due sigle dal suono...

Un Carnevale da ricordare, tra passato e futuro

Quello del 2017, per Manerbio, sarà un Carnevale da ricordare. Il 18 febbraio, il palazzo comunale è tornato al 1717, con una “Serata in pompa magna”. In piazza C. Battisti, quella sera, sono giunti in calesse i conti Luzzago (alias compagnia “Le Muse dell’Onirico”): Trivulzio Vero Omo de ‘na Volta, detto il Ciurda, e la consorte, Clitolde Filippona d’Aragosta in Luzzago. Con loro, c’erano i figli: Atlante Can de Caio e Gazza Ferrea Menta; poi, la nuora Sgomenta Tirella, vedova de la Motella in Luzzago, la sorella della contessa (Annetta Brocola Lusarda D’Aragosta) e una dama di compagnia: Turtella Ciara Ripiena da Crevalcore. I conti hanno assistito al Palio delle Bestiazze: gara di corsa fra squadre travestite da animali. Tra i figuranti, c’erano anche i giovanotti venuti dalla Guinea per richiedere asilo politico, che hanno ringraziato i manerbiesi con una poesia. Di poeta era presente anche il RimAttore, Pier Paolo Pederzini da Crevalcore (BO): un improvvisatore di rime.  ...

La Bella, la Bestia e il dottor Balanzone

Il tempo piovoso ha fatto sfumare l’abituale Carnevale festeggiato in piazza, davanti al Municipio. Ma non ha potuto (per fortuna) cancellare il grazioso spettacolo preannunciato al Politeama per il 9 febbraio 2016. L’organizzazione era ad opera dell’Oratorio “S. Filippo Neri”, del Comune di Manerbio e dell’Associazione Amici della Biblioteca. Il soggetto era “La Bella e la Bestia”, inscenato dalla compagnia “Il Nodo Teatro”.              Bella è l’ultima delle proprie sorelle a essere rimasta in casa del padre; ancora giovane, ai potenziali mariti preferisce i libri di botanica. Ha già coltivato ogni sorta di fiori e, ora, gliene rimane uno solo da desiderare: “la rosa nera, che cresce nel Paese degli Urogalli”. Per il padre, ex-mercante in preda alla noia, è un’occasione per cercare nuove avventure. Peccato che l’età si faccia sentire e che, anziché nel Paese degli Urogalli, approdi proprio dietro casa, dove abita il do...

Re Ambrognaga, la vecchia e il tribunale

A Manerbio, il Carnevale del 2015 è stato festeggiato a metà Quaresima. Era stato programmato per domenica 15 febbraio, ma il tempo inclemente ha richiesto un mutamento in agenda. Carri e gruppi hanno dunque sfilato la sera del 12 marzo, incontrando il pubblico in Piazza Italia. La data scelta ha permesso di fondere il Carnevale con il “rogo della vecchia”, che rappresenta l’abbandono dell’inverno e delle scorie dell’anno trascorso. In questo, ha avuto un ruolo centrale il gruppo di teatro dialettale “Chèi dè Manèrbe”. Sotto la direzione di Angela Maria Bortolozzi, sorella del compianto poeta Memo, è stata riproposta la maschera di Ambrognaga, l’uomo-albicocca che è da decenni il re del Carnevale manerbiese. Il personaggio è stato trasportato in “trionfo” su un carrozzone da fiera, mentre un altoparlante trasmetteva il “tango bresciano” a lui dedicato. Ambrognaga era affiancato non da un ciambellano, ma da un Ciambellone di corte. Intorno a lui, i “Menaguaios” dagli ampi sombreri sc...