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Visualizzazione dei post con l'etichetta cinema

Un Concerto di Primavera all’insegna del cambiamento

Il 20 aprile 2024, al Politeama di Manerbio, la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” ha offerto ai cittadini il suo Concerto di Primavera . Il sottotitolo in locandina era particolarmente suggestivo: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” . Si riferiva alle vicende dei personaggi che hanno lasciato nella storia la propria impronta, unitamente ai protagonisti di film e opere teatrali indimenticabili. La banda manerbiese era diretta dal maestro Giulio Piccinelli, mentre la presentazione dei brani in concerto era affidata a Viviana Filippini .              “Coldplay in symphony” , nell’arrangiamento di Bert Appermont, ha introdotto il pubblico nell’atmosfera cinematografica che avrebbe contrassegnato tutta la serata. Lo stile di Appermont ha infatti trasfigurato in questo senso alcuni dei più famosi brani dei Coldplay: “Viva La Vida”, “Sky Full of Stars”, “Clocks” and “The Scientist”.     ...

La Messa fantasma: l’inizio del Mostriverso

Abbiamo parlato più volte di Nicola Fasanini come regista dei Reietti dell’Assurdo . Fa quindi piacere ritrovarlo anche come regista cinematografico insieme ad Alessandro Sivieri , con cui ha diretto il cortometraggio La Messa fantasma .              Con questo titolo suggestivo, inizia il Mostriverso , la serie di produzioni firmate Monster Movie . Quest’ultima è una rivista online, specializzata in cinema di genere Monster . È nata nel 2015 e ha sede a Brescia. L’idea è partita da Matteo Berta , con lo scopo di creare un punto di riferimento per gli amanti di un filone mai ben definito dalla critica e dalle teorie cinematografiche. Di cosa parlano i “film sui mostri”?             La domanda sembra inutile. Eppure, una volta che si cerca di circoscrivere il campo Monster, la materia comincia a sfuggire di mano. È un sottogenere dell’horror, del fantasy, del thriller, ...

Il Politeama di Manerbio e la Giornata della Memoria

Il Politeama di Manerbio non ha mai mancato di onorare la Giornata della Memoria con un ottimo film a tema. Anche nel 2024 i manerbiesi hanno potuto apprezzare un'ottima pellicola: in questo caso, si è trattato di One Life (USA, 2023; regia di James Hawes).  Il titolo significa "una vita" e parla effettivamente di come un uomo abbia impiegato la propria singola vita per salvarne molte. È la storia vera dell'inglese Nicholas Winton , interpretato sul grande schermo da Anthony Hopkins nella sua versione anziana e da Johnny Flynn in quella giovane. A ventinove anni, Nicholas ha un sicuro e proficuo impiego presso una compagnia di assicurazioni. Ma risponde comunque all'appello del suo amico Martin Blake (Ziggy Heath/Jonathan Pryce), che gli chiede di raggiungerlo a Praga per collaborare con il Comitato Britannico per i rifugiati della Cecoslovacchia . È il 1938 e la Germania nazista ha appena occupato i Sudeti, un sistema montuoso tea la Germania e l'attuale ...

The Others: il buio tra la vita e la morte

Volete un film dell'orrore che non sia stato girato millenni avanti Cristo e che non sia paccottiglia? Effettivamente, esiste. È stato girato nel 2001 da Alejandro Amenábar - e questo già spiega la qualità. Stiamo parlando di The Others . Il livello della trama e dei personaggi farebbe pensare a un film tratto da un romanzo. Non è così, ma qualcuno ha notato una somiglianza col racconto Il giro di vite (1898) di Henry James. Anche qui si parla di una donna alle prese con due bambini e con un'apparente infestazione spiritica.  Fonte: Mymovies.it Grace Stewart (Nicole Kidman) è una giovane madre inglese che sta vedendo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo che il marito (Christopher Eccleston) è andato a combattere, è rimasta sola coi due bambini, Anne (Alakina Mann) e Nicholas (James Bentley). I piccoli (sembra) soffrono di una malattia a cui non è stata trovata cura o spiegazione: sono fotosensibili. La luce del sole sarebbe fatale per loro. Cosicché Grace deve essere ...

Oppenheimer: il dio del nuovo millennio

Ora sono diventato morte, il distruttore di mondi.  Questi due versi della Bhagavadgītā, parte del grandioso poema indù Mahābhārata, sono divenuti celebri grazie all'attesissimo film Oppenheimer (2023; regia di Christopher Nolan).  Fonte: Mymovies.it La suggestiva citazione proviene da un discorso che il fisico americano avrebbe pronunciato veramente, commentando la sua epocale invenzione: la bomba atomica.  Sapevamo che il mondo non sarebbe mai più stato lo stesso. Qualcuno scoppiò a ridere, un paio si misero a piangere, ma la maggior parte di noi rimase in silenzio. Fu allora che mi tornò in mente quella frase del Bhagavadgītā, il testo sacro indù, nella quale Vishnu cerca di ricordare al Principe i suoi doveri. Per convincerlo, il dio assume la sua forma con quattro braccia ed esclama  ‘Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi’ . Bene o male, credo che allora lo pensassimo tutti.  I "doveri" in questione consistono nel far la guerra ai propri st...

Barbie, la bambola che vuole avere un'anima

La Galatea di Pigmalione , la Coppelia del balletto classico … Siamo abituati all'idea della bambola che sembra vera, del simulacro che prende vita. In fondo, è anche il familiare meccanismo dei nostri giochi infantili: nelle nostre mani, i pupazzi acquistavano voce e personalità… Perciò, l'attesissimo film Barbie (2023; regia di Greta Gerwig) non sorprende in questo senso. Prende la protagonista dei nostri mondi-giocattolo e la fa diventare vera. Ma cosa vuol dire "vera"?  Immagine tratta da Wikimedia.org Le donne reali non sono certo come lei. Possono avere la cellulite o i piedi piatti; non sono sempre splendenti e felici… A ogni modo, il film ci regala stupende Barbie a grandezza naturale, in una scenografia che sorprende per l'accuratezza con cui ricostruisce quell'universo di plastica. E stavolta è abitabile… ci si può passeggiare, ci si può vivere. Basta non tuffarsi in quelle grosse onde, quando ci si trova in spiaggia… Già, la spiaggia. Questo è ...

"La stranezza": Pirandello, il teatro e la realtà

Sono nati vivi e vogliono vivere. Poco importa che siano “solo” personaggi: come si nasce fiore, albero o pietra, così pure si nasce personaggio. Hanno un loro moto, loro pensieri, loro sentimenti. Più che creazioni, sono figli. Ma il loro padre non riesce a metterli al mondo. Non può o non vuole scrivere quel benedetto dramma. Per lui, evidentemente, loro sono troppo veri per poterli inquadrare nelle convenzioni del teatro. Ecco, dunque, che i sei personaggi gli sfuggono di mano (apparentemente) e vanno a cercarsi un altro potenziale genitore.  Foto tratta da Wired.it             È la celeberrima trama dei Sei personaggi in cerca d’autore (1921), il capolavoro di Luigi Pirandello. La storia della composizione di questa commedia ha ispirato un film ugualmente tragicomico, La stranezza (2022; regia di Roberto Andò). Il cast è certamente di richiamo, visto che vede Toni Servillo nei panni del grande autore siciliano, nonché ...

Cinema Estate a Manerbio: i prossimi film

Il Cinema Estate , come sempre, ripropone a Manerbio alcuni film che potremmo esserci persi . Le proiezioni si terranno nel cortile del centro culturale alle 21:00. Vediamo quali sono i prossimi titoli in programma.              Il 7 agosto, sarà proposto Il piacere è tutto mio (2022; regia di Sophie Hyde). Nancy Stokes (Emma Thompson) è un’insegnante vedova e in pensione. Decide di affrontare finalmente il suo grande tabù: l’insoddisfazione sessuale di cui ha sempre sofferto. Assume perciò un giovane gigolò, Leo Grande (Daryl McCormack), per darsi alle sperimentazioni che non ha mai osato. Ovviamente, per lei non sarà facile esporre il proprio corpo e le proprie fragilità. Una volta che si sarà creato un rapporto di fiducia, però, l’anziana donna riscoprirà se stessa.             Il 10 agosto, sarà la volta di La stranezza (2022; regia di Roberto Andò). Cosa succede...

Guardare "Titanic" ventisei anni dopo

Sarà per il recente naufragio del sottomarino Titan , che andava appunto a visitare il celebre relitto; sarà perché più volte ho meditato di rivedermi per intero e consapevolmente questo film cult, uscito quando io frequentavo ancora le scuole elementari… Comunque, ho guardato per intero Titanic (1997; regia di James Cameron) all’età di trentatré anni, quasi trentaquattro. Ventisei anni dopo la sua uscita.              Questo, ovviamente, ha inciso notevolmente sulla prospettiva con cui ne ho fruito. All’epoca, non avrei avuto gli strumenti per apprezzare fino in fondo questo capolavoro dal grande impatto cinematografico e che riunisce diversi generi apparentemente opposti fra loro (storico, sentimentale, epico, catastrofico, persino realistico-sociale per certi versi). Non ho avuto la distrazione della “Di-Caprio-mania” dilagante all’epoca (a proposito, Leo: ti chiedo scusa per aver capito solo dopo decenni che Signor Atto...

"The Menu": il gusto della vita e della morte

Gli chef maneggiano la materia stessa della vita e della morte, come fa Dio. Margot (Anya Taylor-Joy). Fonte: Wikipedia Con questa semplice frase, il buongustaio fanatico Tyler (Nicholas Hoult) spiega all'accompagnatrice Margot (Anya Taylor-Joy) l'origine della propria ossessione per la cucina stellata. Il ristorante in cui è ambientato The Menu (2022; regia di Mark Mylod) si regge infatti proprio su una sorta di tensione religiosa : il culto della delizia e dello chef-guru, Julian Slowik (Ralph Fiennes). A sottolineare la connotazione monastica del luogo, esso è stato posto su un'isola . I dipendenti dormono nella stessa stanza e la loro vita (dalle prime luci del mattino fino a tarda sera) è scandita dalle incombenze che permettono al ristorante di mantenere la sua elevatissima qualità. Cosa li sostiene? "Il desiderio di fare squisitezze" afferma Elsa (Hong Chau), la più devota seguace-dipendente di Slowik. E quest'ultimo ha invero un'aura sacrale: dal...