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Visualizzazione dei post con l'etichetta alessandro baricco

La menzogna

Oggi, in mezzo a un discorso pieno di cose belle e vere, ho rinvenuto una menzogna. Si parlava di Dante Alighieri, del suo Paradiso Terrestre e della visione del matrimonio come compimento della natura umana. La menzogna era questa: chi, oggi, è coinvolto nei dibattiti sulla famiglia, probabilmente non ha mai letto una riga di tutto questo. Pensa al proprio orticello, senza aprirsi a un pensiero verticale.              Il fatto è che quel “pensiero verticale”, in realtà, è ancora decisamente “pop”, in Italia. Non foss’altro che per le ore di religione e di “Divina Commedia” che sono irrinunciabili nelle scuole, tanto pubbliche quanto parificate.             Di quel “pensiero verticale” mi sono pasciuta io stessa per più di vent’anni, perché decisamente più affascinante - nel suo nitore - di quel groviglio tentacolare che è la realtà orizzontale. E qui assume senso l...

Una sporcheria dolcissima

“Sui treni, per salvarsi, per fermare la perversa rotazione di quel mondo che li martellava di là dal vetro, e per schivare la paura, e per non farsi risucchiare dalla vertigine della velocità che certo doveva continuamente bussargli nel cervello quanto meno nella forma di quel mondo che strisciava di là dal vetro in forme mai viste prima, meravigliose certo, ma impossibili perché il solo concederglisi per un attimo istantaneamente rimetteva in corsa la paura, e di conseguenza quell’ansia densa e informe che cristallizzata in pensiero si rivelava a tutti gli effetti nient’altro che il sordo pensiero della morte –sui treni, per salvarsi, presero l’abitudine di consegnarsi a un gesto meticoloso, una prassi peraltro consigliata dagli stessi medici e da insigni studiosi, una minuscola strategia di difesa, ovvia ma geniale, un piccolo gesto esatto, e splendido.             Sui treni, per salvarsi, leggevano. […] Nel sen...

Un salotto e la Notte

Ogni romanzo nasconde una frase che ne custodisce il segreto. O almeno: così a me piace pensare. La frase di Dracula l’ha scritta Mina Harker, ed è la seguente:             Lucy dorme, il respiro leggero. Ha le gote più colorite del solito e un aspetto soavissimo. Se il signor Holmwood si è innamorato di lei soltanto per averla vista in un salotto, mi domando cosa direbbe se la vedesse ora. (VIII, p. 118) È una frase straziante, e, per quel che ci capisco io, dice il significato ultimo di Dracula. Che è un libro molto maschile. E, nel suo testimoniare il dionisiaco, si compiace soprattutto di sottolinearne una sfumatura, tutt’altro che banale, e credo piuttosto maschile. Se gli uomini potessero amare la parte nascosta, inconfessabile, delle loro amanti, allora sì impazzirebbero d’amore. Ma non lo possono fare, perché se lasciassero scivolare le donne che amano nella notte del loro istinto, le perderebbero. È un terreno, q...

Voce del verbo "scrivere"

"Buffo come a volte ci si dedica alle attività che più ci piacciono, alla professione per cui ci si sente portati o a semplici hobby senza mai fermarsi un attimo ad interrogarsi sul perchè lo si fa. Sotto questo punto di vista, riflettendoci un po’ su, tutte le attività, le professioni o gli hobby si trovano sullo stesso piano, quando, Attenzione, si ha il privilegio di poter scegliere. Si tratta di scelte che ogni essere umano decide di operare rispetto ad altre. Scegliere di scrivere non è poi tanto diverso dall’optare di diventare medico, di dirigere un’azienda o di aprire un ristorante. C’entra sempre la passione e…qualcos’altro. Nella puntata di sabato di “Che tempo che fa” Alessandro Baricco ha, forse, fatto un intervento memorabile a proposito. Da tempo in tv latitava questo argomento e, finalmente, uno scrittore, che fa questo mestiere per passione, ha spiegato perchè, secondo il suo modesto parere, si scrive. Baricco si è speso a riguardo, prendendo in causa 2 sensi (la...