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Visualizzazione dei post con l'etichetta le muse dell'onirico

Una serata tragicomica con le Muse dell’Onirico

Emanuela Soffiantini in Corto circuito Anche se il periodo delle quarantene ha inferto grossi colpi alle attività teatrali, la compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” c’è ancora, eccome. La sua vocazione alla commedia sofisticata l’ha portata a organizzare “Una serata tragi-comica” al Teatro Civico “Memo Bortolozzi” di Manerbio, il 5 maggio 2023. Tre brevi commedie si sono susseguite, mettendo in scena tre donne non più giovani, ognuna portatrice di una differente situazione esistenziale.              Corto circuito di Aldo Nicolaj , per esempio, presentava un caso d’ansia patologica e totalizzante. La protagonista, interpretata da Emanuela Soffiantini (con la regia di Luciano Sperzaga), era un’anziana signora dominata dal terrore per qualsiasi eventualità della vita. Le sue fobie l’hanno portata a confinare la propria esistenza in un appartamento all’ultimo piano d’un condominio. Sembrerebbe aver trovato così la prop...

“Due donne di provincia”: Primadonne a Manerbio

La rassegna “Altro… che Piccolo Teatro!”, organizzata dalla direzione artistica della compagnia “Le Muse dell’Onirico” presso il Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, sta volgendo al termine. Purtroppo (causa emergenza Coronavirus) è stata cancellata la rappresentazione del 7 marzo 2020: Che ci fai tu qui? , commedia delle bugie e degli equivoci della compagnia Teatrosfera. Possiamo cogliere l’involontaria pausa per ricordare un altro titolo portato sulle scene durante la rassegna: Due donne di provincia di Dacia Maraini , rappresentato l’11 gennaio 2020.             La pièce è stata portata a Manerbio dalla compagnia “Primadonne” , che (proprio grazie a Due donne di provincia ) aveva vinto il Premio Regionale come Migliore Spettacolo del Concorso “Teatro in Viaggio” indetto dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori) Regione Lombardia nel 2019. La regia era di Marinella Pavanello.      ...

“Che ci fai tu qui?” al Teatro Civico di Manerbio

La stagione “Altro… che piccolo teatro!” , al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, è giunta a un ottimo punto. La serie di spettacoli, organizzata dalla compagnia “Le Muse dell’Onirico” , ha proposto alla cittadinanza commedie apparentemente leggere, ma dalla sostanza profonda, opere di ottimi autori e interpretate da attori validissimi.              Finora, sono state proposte: Coppia aperta, quasi spalancata , di Dario Fo e Franca Rame (I Mattattori; regia di Max Zatta); Due donne di provincia , di Dacia Maraini (Primadonne; regia di Marinella Pavanello); Sicani , di Salvatore Stimolo (Andronauti, Gruppo Teatro Ricerca; regia di Salvatore Stimolo); Le prénom (Cena tra amici) , di Matthieu Delaporte e Alexandre de la Patellière (Gruppo Teatro Tempo; regia di Valentina Usuelli e Nicoletta Colombo).             Il sano divertimento continuerà sabato 7 marzo ...

In arrivo a Manerbio "Coppia aperta, quasi spalancata"

Come annunciato anche dallo scorso numero di “Paese Mio Manerbio”, è in arrivo al Teatro Civico “M. Bortolozzi” la rassegna 2019-2020: “Altro… che Piccolo Teatro!”  Il titolo è ovviamente un gioco di parole sulla denominazione abituale dell’edificio. Quel palcoscenico dalle dimensioni così contenute ospiterà la grandezza di testi tratti dal meglio della commedia contemporanea. L’organizzazione è stata curata dalla direzione artistica della compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico”.     La prima rappresentazione si terrà sabato 14 dicembre 2019, con Coppia aperta, quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame. Sarà inscenata da “I Mattattori”, con la regia di Max Zatta. Luisa Zappa e Luigi Colombo, con la partecipazione di Daniele Civelli, daranno vita a una coppia di coniugi italiani negli anni Settanta. Le conseguenze del Sessantotto e le riforme del decennio ad esso successivo hanno influenzato profondamente anche il loro modo di...

Le Muse dell’Onirico inaugurano un laboratorio teatrale

La compagnia teatrale manerbiese “Le Muse dell’Onirico” è nata proprio grazie a un laboratorio teatrale, finalizzato a preparare la commedia Essere o apparire, questo è il dilemma . Ecco che la medesima compagnia rilancia l’esperienza. Sono già in programma nove serate (ore 20:30 - 23:00): 3 - 4 - 10 - 17 - 24 settembre; 8 - 15 - 22 - 29 ottobre 2019. L’iniziativa s’intitola, letteralmente: “Laboratorio di teatro per adulti dai 20 anni in poi”.  A condurre il corso, sarà nuovamente il regista e attore Davide Pini Carenzi (Cremona, 1983): colui che ha preparato gli attori e diretto le due commedie già inscenate dalle “Muse”. Il taglio scelto non sarà accademico, né intensivo. La proposta è quella di “giocare al teatro” , rilassando le tensioni, interagendo con gli altri e “facendo scattare la scintilla” dell’arte.  “…è sufficiente che una persona attraversi uno spazio delimitato e che un’altra stia a guardare, per poter permettere al teatro di accadere” recita...

Le Muse dell'Onirico premiate al D.E.S.I.C.A. 14

Dopo il teatro, una piccola esperienza cinematografica: le Muse dell'Onirico hanno recitato in un cortometraggio realizzato dal gruppo "I Polisaccaridi" . Esso era destinato al concorso D.E.S.I.C.A. 14 di Cremona. Il tema di questa edizione era: "Difetti di provincia" . Le Muse hanno scelto la più tipica (e significativa) delle situazioni paesane: il salone del parrucchiere. Il titolo scelto è stato pertanto: Pelo e contropelo .  Sulle poltrone di Franco (Nicola De Biase), si incontrano tre personaggi caratteristici: una signora ambiziosa e ansiosa di ben apparire in società (Daniela Capra); una madre di famiglia sessualmente inappagata e con la fobia della droga (Fausta Pesce); un signore brontolone a cui non sfugge mai niente (Augusta Capra). Come farà Franco a destreggiarsi fra cotanti clienti? Cosa sognerà mai in cuor suo? Le riprese sono state effettuate nel salone di Nicola De Biase , a Ghedi. La regia era di Angelo Fioretti (che ha creato anche ...

Le Muse dell’Onirico alla “Leonessa d’Oro”

La “Leonessa d’Oro” è un concorso nazionale per commedie dialettali giunto ormai alla quindicesima edizione. Si tiene a Travagliato, sotto la direzione artistica di Maria Teresa Scalvini, al teatro “Pietro Micheletti”. Il festival è patrocinato dal Comune locale, dalla Provincia di Brescia e dalla Regione Lombardia. La sua realizzazione è stata curata dall’Associazione Culturale Mosaico”, dalla Fondazione “A. Canossi” - Centro Culturale Prof. A. Cibaldi e dal Lions Club Montorfano Franciacorta.    Nel 2019, il concorso è durato dal 2 marzo all’11 maggio, per concludersi il 18 maggio con la “Notte della Leonessa d’Oro” . Si sono presentate undici compagnie, fra cui tre di area bresciana; le altre provenivano dalle province di Lodi, Mantova, Pordenone, Padova, Bergamo, Verona, Trento, Viterbo. La vera novità di questa edizione, però, è stata la partecipazione di una compagnia manerbiese: “Le Muse dell’Onirico” . Hanno presentato una versione interamente dialettale di ...

Ubu Re, Alboino e la saponificatrice: fare luce sull’assurdo

Il teatro, forse più d’ogni altra arte, è un modo per rappresentare vivamente ciò che si agita nella psiche dell’essere umano. È ciò che faranno, per l’appunto, le opere teatrali proposte ai manerbiesi per la prima metà di febbraio.              Il 1 febbraio 2019, al Politeama, le Muse dell’Onirico metteranno in scena Ubu Re (1896) di Alfred Jarry. È considerata una pièce precorritrice del Surrealismo e del Teatro dell’Assurdo. La trama nasce dalla fusione di tre famosi drammi shakespeariani: il Macbeth (1606) principalmente, ma anche l’ Amleto (1600/1601) e il Re Lear (1606). Essi sono accomunati dalle tematiche dell’intrigo di corte e dell’abuso di potere. Proprio di questo tratta Jarry, con un linguaggio stralunato, sboccato e con un immaginario vicino a quello infantile. Il personaggio di Ubu sarebbe infatti la caricatura di un insegnante che lo tormentava quando era scolaro. Infantile nel senso peggiore nel termin...

Caro teatro dialettale, facci ridere ancora

Filodrammatica "La Campini" di Bagnolo Mella in  Dè rinf o dè ranf  Antonella Settura , insegnante di danza e artista poliedrica,  ha dato vita alla rassegna di concorsi “Tutti in teatro”. Il primo è stato “Facci ridere” , tenutosi al Teatro Pio XI  di Bagnolo Mella il 28 settembre 2018. Cinque compagnie si sono sfidate nella rappresentazione di una breve pièce comica dialettale. La giuria era composta dalla coreografa Cinzia Bricchi, dal giornalista Costanzo Gatta, dallo scrittore Delfino Tinelli e dall’autrice dialettale Velise Bonfante.    La serata è stata presentata dal manerbiese Andrea Manera. In apertura, è stato affiancato dal giovanissimo Lorenzo Ferrari in un battibecco tra “padre” e “figlio”: il tema era l’importanza del dialetto oggigiorno. Lingua “vecchia” e “di nicchia”, è però efficacissima nel rendere i moti viscerali dell’animo o nel descrivere “piccoli mondi” che arricchiscono il Mondo. La prima a entrare in scena è stata la com...

Tutti in teatro con Antonella Settura

Antonella Settura è nota a Manerbio come direttrice artistica del Centro Danza . Ma la sua direzione artistica si esercita anche in un’altra iniziativa: la rassegna di concorsi “Tutti in teatro” , ospitata dal teatro “Pio XI” di Bagnolo Mella.  L’idea è nata dalla poliedrica passione della Settura per le arti: principalmente la danza, come è noto, ma anche la musica, il canto, la scrittura creativa e la recitazione. “Tutti in teatro” è dedicata ai giovani : in particolare, ai talenti che desiderano emergere.             Per il 28 settembre 2018, è stata programmata una serata intitolata: “Facci ridere” . Quattro giurati decideranno a chi assegnare i due premi in palio. I titoli presentati sono perlopiù dialettali: sia perché il teatro vernacolare ha una vocazione macchiettistico-realistica che ben si presta a suscitare il sorriso, sia perché il genere è sempre apprezzato nella Bassa Bresciana. La pagina Facebook de...

Il palazzo, la piazza... e le maschere

Chèi dè Manèrbe, "Al capetàl dè la compagnìa" I festeggiamenti per il Carnevale manerbiese 2018 sono durati dal 9 al 13 febbraio. La prima sera, al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, “Chèi dè Manèrbe” hanno messo in scena “Al capetàl dè la compagnìa” . Era un collage di cartoni animati e fumetti rivisitati: il commissario Calzettoni, la Sbanda Bassotti (così chiamata per i suoi problemi di… equilibrio sui motocicli), quattro investigatrici dette “Balocchi di Gatto”. Un teatrino/schermo televisivo ha mostrato: un’annunciatrice di TeleRutto, Pierangela (stravagante nipote di Piero Angela) e la “macchina della verità”. Gli sketch ruotavano attorno al furto del “capitale della compagnia”: una valigia di cui si era impadronito “Ansèlmo dè Lén”, impersonato dal rapper dialettale Dellino Farmer . Le sue canzoni, così come i versi di Memo Bortolozzi, hanno intercalato le scene. Al pianoforte e alla chitarra elettrica, dato il tema poliziesco, c’erano RIS e NAS (due sigle dal suono...

Essere o apparire? Il dilemma è ancora in scena

Marietta (Sara Tomasoni) "accudisce" la vecchia zia (Elisabetta Provezza). In secondo piano: Lello (Giancarlo Maggini) e Carlo Brandolini (Ennio Donini) La compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” non è più una sconosciuta, per i suoi compaesani. Ha animato il secondo Carnevale, sempre nei panni dei conti Luzzago. Soprattutto, il 20 gennaio 2018, ha portato al Teatro Civico “M. Bortolozzi” la commedia che sta replicando per la Bassa bresciana e cremonese: Essere o apparire, questo è il dilemma . La pièce è tratta da Fumo negli occhi di Faele e Romano (2002). Il testo presentato è frutto di un adattamento a opera della direttrice artistica, Daniela Capra, e del regista Davide Pini Carenzi, che ha curato anche la preparazione degli attori. Se Fumo negli occhi si svolgeva negli anni ’60, Essere o apparire, questo è il dilemma trasporta la vicenda ai giorni nostri. Sono state aggiunte anche parti dialettali, per rendere più realistici i litigi domestici. Luci e suo...

Essere o apparire? Il dilemma arriva a Manerbio

La cameriera Marietta (Sara Tomasoni) "accudisce" la vecchia zia (Elisabetta Provezza). Sullo sfondo, Lello (Giancarlo Maggini) e suo padre Carlo (Ennio Donini). La vita è teatro e il teatro la finzione più vera. Questo potrebbe essere il motto della compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” . Essa ha già partecipato a feste cittadine, fornendo figuranti per la Shopping Night 2016 (a tema “Canto di Natale di Ch. Dickens”), per il Carnevale 2017 , interpretando i conti Luzzago, e per la "Stagione delle Fiabe" 2017 . Tra la provincia di Brescia e quella di Cremona, ha più volte replicato la commedia Essere o apparire: questo è il dilemma . Il 20 gennaio, anche i manerbiesi potranno assistervi, al Teatro Civico “M. Bortolozzi”. L’allenamento degli attori, la drammaturgia e la regia sono a cura di Davide Pini Carenzi, regista e attore professionista. Scene e costumi sono a carico della compagnia stessa, mentre di luci e suono si occupa Augusta Capra.     ...

La stagione delle fiabe, per giocare con la paura

Marco Di Giaimo e Giuseppe Bono con il loro Nachzehrer. Anche nel 2017, Manerbio è arrivata all’appuntamento con l a Notte delle Fiabe : una serata in cui i personaggi amati nell’infanzia prendono vita per le strade. I principali organizzatori sono il Comune e l’Associazione Amici della Biblioteca di Manerbio. Quest’anno, però, non ha visto solo una notte, ma “La stagione delle fiabe” . L’evento, infatti, è stato preceduto da tre incontri uniti da un filo inaspettato: la paura . L’orrore è infatti un ingrediente indispensabile di ogni fiaba. Specialmente nel Bresciano,  i non-più-giovani ricordano infanzie costellate da racconti spaventosi, volti a distrarre e tener quieti i bambini, oltre che a trascorrere le veglie nelle stalle. Le serate si tenevano nel giardino del palazzo municipale; per l’occasione, i sotterranei di quest’ultimo sono stati aperti al pubblico, alla luce dei lumini.              “La stagione de...