“Spesso sento delle voci. Mi rendo conto che, ammettendolo, finisco nel novero dei pazzi, ma non me ne importa più di tanto. Se si crede, come ci credo io, che la mente voglia guarire se stessa, e che la psiche cerchi la coerenza e non la disintegrazione, non è difficile concludere che la mente produrrà quello che serve per raggiungere il suo scopo. Si presume che chi sente le voci compia azioni efferate; le sentono gli assassini e gli psicopatici, e anche i fanatici religiosi e i kamikaze. Ma in passato le voci erano un dono e un privilegio. I visionari e i profeti, lo sciamano e la guaritrice. E, naturalmente, i poeti. Sentire le voci può essere una cosa buona. Impazzire è l’inizio di un processo. Non dovrebbe esserne il risultato finale. Lo psichiatra Ronnie Laing, il guru che negli anni Sessanta e Settanta fece diventare di moda la fol...
Mi piace pensare a un blog come a una porta aperta su dimensioni diverse, dal fantastico al reale... come a qualcosa che ci porta una boccata d'ossigeno. Qui troverete libri, film, pensieri, ironia, arte, cronaca e storia locale. Una scatola a sorpresa, ma sempre con un occhio per cultura e creatività.