Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta formazione

Mercoledì Addams e il conforto della notte

Foto tratta da qui . Per fare un piacere a coloro che dicono che la serie Netflix Mercoledì "ha rotto i co***oni", ho deciso di scrivere un altro pezzo su di essa. Avevo già espresso alcune considerazioni a inizio visione ; adesso, è ora di quelle ex-post - prima di rituffarmi in Vikings.  C'è bisogno che sottolinei quanto ho gradito le perline di humour nero sparse nelle varie puntate?   Tutte le volte che un arcobaleno mi darà la nausea o che una canzone pop mi farà sanguinare le orecchie, penserò a te.   Personalmente, non ho mai sentito una dichiarazione d'amicizia migliore di questa che Mercoledì (Jenna Ortega) ha dedicato a Enid (Emma Myers). Forse, perché mi ci rispecchio molto. Nemmeno io posso soffrire i colori pacchiani e i testi banali. Ma trovo ancora migliore questa battuta, che la protagonista pronuncia mentre Mano la sta liberando dalla cella frigorifera di un obitorio in cui si è nascosta:   Ti prego, non possiamo aspettare ancora u...

Il consiglio agli editori – Leggendo “La fine dei buoni sentimenti” di Damiano Nardelli

Per intero, il racconto rappresenta un percorso mentale che non puoi smettere di scoprire da lettore, sensibilizzando la ragione col distinguo tra il meglio e il peggio che ti può succedere, divenuto oggettivamente indecifrabile; specie se in rapporto all’emotività di un giovane sprovveduto, che disdegna assolutamente l’ambiente che lo circonda, di un qualunquismo costituito da donne di facili costumi, uomini volgari ed esigenti a scapito di vittime consacrate, che possiedono fragilità amplificabili dal maltolto.  L’ascolto del buon, sempiterno rock smussa attimi di profondo smarrimento, basti pensare a “The Wall” dei Pink Floyd, con la realtà che solo così si assume il potere dell’infinito; volendo cambiare aria, dimenticare l’amore nei riguardi di Helena, esauritosi col rifiuto da parte di quest’ultima che si mise insieme col più fidato dei compagni di merenda di Axl, fino a decidere di fare la puttana. Da piccolo Axl colse in mezzo alla spazzatura un cagnetto, per prova...

Fiammetta Rossi - La strana bottega del signor Balaji (Leucotea Edizioni)

Riceviamo e pubblichiamo (a cura di Vincenzo Calò ): Fiammetta Rossi – La strana bottega del signor Balaji (Leucotea Edizioni) “La strana bottega del signor Balaji” è un delicato romanzo di formazione, garbato come pochi racconti possono essere.  L'autrice ci trasporta in un mondo in bilico tra il cinismo e la consapevolezza delle nostre debolezze, prendendo per mano la mente del lettore e trasportandolo in un concerto di speranze, desideri e sogni; e, se  I sogni son desideri e se esiste una Bottega che ci aiuta a realizzarli non possiamo che abbandonare le nostre paure e volare insieme alle nostre emozioni. La storia è ambientata a Vigevano vicino le sponde del fiume Ticino; un luogo che prende forma e sostanza grazie all’apertura di un bizzarro negozio, “la Bottega dei Desideri” del signor Balaji. Qui vivono Giulia e Carolina: adolescenti protagoniste-antagoniste; una vita tanto dura quella di Giulia quanto spensierata e allegra (ma solo all'apparenza)...

Giocare è una cosa seria: liberare per far crescere

La Mostra del Giocattolo Antico , in corso all’ex-bocciodromo di Manerbio dal 29 settembre al 14 ottobre 2018, ha fornito l’occasione per una conferenza: “La funzione educativa di giochi e giocattoli liberi da stereotipi” (10 ottobre 2018). La relatrice era Laura Mentasti.  La sua esposizione ha preso inizio dalla domanda canonica che si sentono spesso rivolgere coloro che desiderano acquistare un balocco: “Da maschio o da femmina?” Come scegliere, dunque?             Secondo la pedagogista Maria Montessori (Chiaravalle, 1870 - Noordwijk, 1952), il gioco è il lavoro del bambino : ovvero, la sua occupazione essenziale e irrinunciabile. Lo psicologo Jean Piaget (Neuchâtel, 1896 - Ginevra, 1980) lo considerava una finestra sullo sviluppo e uno strumento per il medesimo: osservare un bambino che gioca permette di capire molto di lui;   tale attività è anche un modo per soddisfare suoi bisogni essenziali. ...

“Capuche”: una vita adolescente su un filo

Le fiabe tradizionali sono coinvolgenti e significative di per sé , senza bisogno di “adattamenti”. Ma ciò non significa che non possano essere raccontate in modi e contesti sempre diversi: anzi, in questo consiste la loro vitalità. Ecco che la celeberrima Cappuccetto Rosso è diventata Capuche : un breve spettacolo di e con Gioia Zanaboni . La sua particolarità più evidente sono gli inserti di funambolismo su corda molle. A Manerbio, è stato messo in scena il 21 settembre 2018, alla vigilia della Notte delle Fiabe dedicata interamente a quel personaggio. L’iniziativa è stata sostenuta dall’associazione “Donne Oltre”, nonché dal Comune e dalla Biblioteca Civica. Il “teatro” era l’Area feste di via Duca d’Aosta.  Il titolo francese è un omaggio a Marsiglia, la città dove risiede Gioia Zanaboni. Ma i personaggi erano italiani: la mamma, Capuche e la nonna napoletane, il lupo romano e il cacciatore toscano. Per presentare i cinque personaggi che avrebbe interpretato da sola...

La verità scomoda e vitale delle fiabe

“Sono storie, sono favole…” Quante volte l’abbiamo sentito dire, per denotare l’inconsistenza, l’infantilismo e la falsità di un discorso? Ebbene, le fiabe non sono né “storie”, né “favole”. Se n’è occupato Silvano Petrosino , docente di Teorie della Comunicazione e Antropologia religiosa e media all’Università Cattolica di Milano. Fra le sue opere, si conta: Le fiabe non raccontano favole. Credere nell’esperienza (Genova 2017, il melangolo). I contenuti del saggio sono stati esposti al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, il 20 settembre 2018: uno dei ricchi antipasti alla Notte delle Fiabe . Le parole del professore sono state accompagnate da intermezzi, eseguiti al pianoforte da Iacopo Petrosino. La serata era stata organizzata dall’associazione “Famiglie nella Scuola”, col patrocinio del Comune e l’appoggio della Biblioteca Civica.  Gustave Doré: Cappuccetto Rosso a letto con il lupo             Le fiabe sono...

Bibliotube: il lato sorridente della biblioteca

Nel 2018, un progetto di “peer education” negli istituti della Bassa Bresciana ha dato vita a “Bibliotube” : una serie di video volti a far conoscere uso e servizi del catalogo on line della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese . Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Abibook Società Cooperativa Onlus.  Silvia Cascio e Giulia Barucco             “Peer education” significa “istruzione fra pari”. È un metodo d’insegnamento in cui le conoscenze sono condivise studenti, anziché “discendere” dalla cattedra. Per l’anno scolastico 2017/2018, hanno aderito al progetto gli allievi dell’I.I.S. “B Pascal” di Manerbio (classe 4^C) e dell’Istituto Superiore Cossali di Orzinuovi (classi 3^A e 3^B). A loro è stato affidato il compito d’illustrare i servizi bibliotecari digitali agli alunni delle scuole medie. L’hanno fatto ricorrendo a ciò che i giovanissimi impiegano costantemente: YouTube e i social network. ...

Piccoli (e giovani) bandisti crescono

Suonare per crescere? La Civica Associazione Musicale S. Cecilia di Manerbio crede che sia possibile. A questo scopo, propone corsi per bambini e ragazzi, divisi per fasce d’età e tipologie di strumenti. Il 31 maggio 2018, al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, si è tenuto il saggio conclusivo dei suddetti cicli di lezioni.              Era presente il presidente della “S. Cecilia”, Mario Fiorini , che ha salutato i convenuti. I brani eseguiti sono stati presentati da Davide Mor , maestro di musica d’assieme. Quest’ultimo corso si occupa di porre le basi di ciò che si fa in una banda: suonare insieme, affiancando strumenti assai diversi.             I primi a esibirsi sono stati i bambini del corso propedeutico, diretti da Fabio Berteni . Al flauto dolce, hanno eseguito motivi come un brano della tradizione inglese, o un calypso intitolato “Mary Ann”.   ...

Gli animali di Pinocchio secondo Delfino Tinelli

Delfino Tinelli , insegnante e giornalista manerbiese, ha già scritto più volte in merito all’educazione. L’ha fatto anche in chiave piacevole e fiabesca, con: “Gli animali di Pinocchio e altre figure” (Brescia 2017, Editore Mannarino).              La premessa definisce “Le avventure di Pinocchio” come “Odissea dei bambini”. Ne ha parlato l’autore stesso al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, il 16 febbraio 2018. Con lui, c’erano il tenore Nicola Bonini, il pianista Andrea Facchi e l’attrice Carla Provaglio. La serata ha avuto inizio proprio con la voce di Bonini e la musica di Facchi, che hanno eseguito “Carissimo Pinocchio”, o “Lettera a Pinocchio” (di Mario Panzeri, canzone ufficiale della prima edizione dello Zecchino d’Oro, nel 1959). Oltre a questo brano, sono stati eseguiti quelli di Fiorenzo Carpi, che accompagnarono il famoso sceneggiato televisivo di Luigi Comencini (1972), e la disneyana “ When You Wish Upon...

Kung Fu nel parco

Accompagnare i bambini al parco giochi, d’estate, è un classico. Decisamente meno consueto è vederli praticare mosse di Kung Fu . Questa è l’idea (e la pratica) di William Vitti , maestro della scuola d’arti marziali “Lushaolong” .  Bambini e bambine alle prese con il Kung Fu.             Nei mesi più caldi, chiudono le palestre che ospitano abitualmente i suoi corsi. Ma questa non è una buona ragione per metter da parte l’arte imparata. Perciò, dal 12 giugno al 28 luglio 2017, William si è reso disponibile al Parco Paolo VI di Manerbio , per passare qualche ora mattutina (al lunedì, al mercoledì e al venerdì) coi bambini affidatigli dai loro genitori.             Là, ai piccoli sono state proposte attività motorie sotto forma di gioco: percorsi misti con coni, cerchi e ostacoli; mini-prove di canestro nei coni. I suddetti percorsi prevedevano anche “tappe” in cui ...

Artisticamente... imparare

“Estate” equivale a “vacanze”? Non per tutti. C’è chi lavora anche nelle mattine di luglio; e, magari, ha bimbi in casa. Per questo tipo di situazione, è stato pensato un servizio estivo della Fondazione Scuola dell’Infanzia e Nido “G. Ferrari” di Manerbio . Anche famiglie di altri paesi, o con figli non iscritti all’istituto possono usufruirne. Si tratta di “Artistica-Mente” : dal 3 al 28 luglio 2017, i bambini i cui genitori ne avessero fatto richiesta sono stati ospitati nella scuola e intrattenuti con attività ludico-creative.  Una "mamma esperta" insegna la pittura a tempera. Il servizio era aperto ai piccoli dai tre ai sei anni. La giornata durava dalle ore 8:00 alle ore 16:15. Erano compresi giochi di gruppo, pranzo e merenda, momenti di igiene. Soprattutto, ai bambini sono state proposte attività ispirate a diversi artisti - a partire dai nomi dei gruppi: “Giotto” e “Michelangelo”. L’inizio è stato dedicato a V. V. Kandinskij (Mosca, 1866 – Neuilly-sur-Seine, 1...

Favole al Pedibus

Il Pedibus di Manerbio è, come risaputo, un tentativo di educare giocando, con diverse attività. A partire dal 2015, 750° anno dalla nascita di Dante Alighieri, i bambini aderenti all’iniziativa si sono visti proporre anche disegni e semplici giochi riferiti alle figure di autori illustri. Il 2017 ha visto una leggera svolta, in questo senso. Non più poeti medievali come Dante, Angiolieri, Petrarca e Boccaccio, ma un salto in avanti, verso il Novecento e la letteratura per bambini. Questo Pedibus di primavera (26 aprile - 1 giugno 2017) è stato accompagnato idealmente da Gianni Rodari (1920-1980). L’attività a lui dedicata s’intitolava “Favole al Pedibus”, eco delle sue famose “Favole al telefono”. In questa raccolta, per l’appunto, s’immagina che i racconti ivi contenuti siano fiabe narrate da un padre alla sua bambina lontana, per mezzo del telefono, appunto.              La ragazza che se ne occupava aveva preparato un...

Una rete d'insidie?

Cosa succede, quando la sfera della tecnologia e quella delle relazioni s’intersecano? Ne ha parlato la dott.ssa Paola Cattenati del CRIAF (Centro Riabilitazione Infanzia Adolescenza Famiglia) al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, il 6 aprile 2017. Con lei, c’era la dott.ssa Lisa Delfini. La serata era intitolata “Il cyber-bullismo e le insidie della rete”; era stata organizzata in collaborazione col Comune.  Le testimonianze dei ragazzi (riportate dalla dott.ssa Cattenati) evidenziavano il carattere totalizzante della tecnologia nelle relazioni e anche l’assenza di riflessione, prima di condividere contenuti. In alcuni casi, le relazioni on line (e non solo per gli adolescenti…) sembrano più soddisfacenti, perché prive di quelle incombenze quotidiane (poco romantiche) che caratterizzano la vita reale. Interagire su Internet comporta anche una maggiore tendenza ad alterare la propria identità. Il forte investimento dei giovani nella vita sociale on line è contrappuntato ...