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Un omaggio a Gianni Saldini, "papà" del tennis a Manerbio

Chi vive a Manerbio e ama il tennis conosce sicuramente Gianni Saldini (classe 1941). È stato presidente del Tennis Club locale per circa 40 anni, fino al 2012. La struttura, inizialmente, consisteva in due spogliatoi compresi nell’area Marzotto. La sua trasformazione in vero e proprio club sportivo è stata dovuta essenzialmente a Saldini. Grazie al suo operato, Manerbio ha potuto ospitare tornei internazionali, facendo parte dell ' Atp Challenger Tour . Per questo la nostra città ha visto passare campioni famosi come Novak (o Nole) Đoković . Il torneo internazionale di Manerbio era intitolato al tenente colonnello Antonio Savoldi e al maggiore Marco Cò, a cui Saldini e la cittadinanza erano molto legati. Questa competizione sportiva era nata negli anni '70 come torneo sociale, per poi divenire un Atp Challenger nel 1999. È stata quindi assai longeva. È rimasta in vita fino al 2019, poi è divenuta una "memoria gloriosa" del Tennis Club.  Non è quindi difficile cap...

Una staffetta per non dimenticare

Il 12 dicembre 1969, una bomba esplose nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, a Milano . Il 28 maggio 1974, avvenne lo stesso in Piazza della Loggia, a Brescia , proprio durante una manifestazione antiterrorismo. Una strage ancora più sanguinosa fu quella del 2 agosto 1980, alla stazione di Bologna Centrale . I tre episodi sono emblematici di quella che fu chiamata “strategia della tensione” : impiegare attentati imprevedibili e devastanti per incutere paura nella popolazione e desiderio di misure autoritarie per rafforzare la sicurezza. In particolare, la strage di Piazza Fontana inaugurò gli “anni di piombo” : un periodo di estremizzazione degli scontri politici, fino alla violenza vera e propria. I tre attentati hanno in comune anche l’ispirazione politica di estrema destra, nonché retroscena mai del tutto chiariti, in cui erano coinvolti i servizi segreti italiani. Proprio questa vasta “base dell’iceberg” e la mancanza di luce sui mandanti delle stragi hanno reso...

Un manerbiese alla 100 Km del Passatore

Si dice che l’importante, nella vita, sia importante “non smettere di andare avanti”. Il manerbiese Manuel Corbellini ha preso questa massima alla lettera e l’ha fatto a passo di corsa. Nel 2008, si è rotto i legamenti del ginocchio: questo l’ha costretto ad abbandonare il calcio. Non volendosi dare per vinto, ha cambiato sport e si è dato al podismo. Dapprima, si è cimentato sui percorsi da 10 km; poi è passato alle mezze maratone nelle zone di Cremona, Brescia e Milano.              La sua prima maratona è arrivata nel 2010 ; ne sono ovviamente seguite altre (Roma, Milano), in cui ha conseguito un record personale di tre ore, ventisei minuti e ventisei secondi. L’anno scorso, ha corso in solitaria sulle montagne nella zona del lago d’Idro ed è arrivato fino al passo del Maniva. Il divertimento, la passione e la soddisfazione l’hanno portato a scegliere un obiettivo ancora più ambizioso: partecipare alla maratona da 100 km ...

Leggendo “Triathlon e Ironman - La psicologia del triatleta”, di Matteo Simone

Questo testo lo si deve affrontare incuriositi e rallegrati dall’idea di cominciare un nuovo percorso dimensionale.      In movimento costante e sostenuto succede d’iniziare a voler intendere il perché di certe sfide estenuanti.     L’autore si caratterizza esistenzialmente per mezzo del no-limits, consapevole che un notevole disp endio d’energie arre chi risultati p ositivi, avendo da scovare l’eterno, specie per quanto concerne ai quarantenni.   I lettori appureranno un’alternanza costituita da auspici, volontà, timori e intenti da perseguire da soli come in presenza di altri, con la vicendevolezza delle emozioni.   Il limite lo si necessita di superare a patto di apprendere ciò che siamo, con un cervello in dotazione, lesto complice a forza di proseguire, senza rassegnarsi alla paura di fallire, che ha reso migliori addirittura quei soggetti che consideriamo mitici.   Qualsiasi sfida non è altri che una parte di un viaggio da fare...

Sui piedi della memoria

“I morti corrono veloci”, cantava Gottfried August Bürger (1747-1794) nella sua “Lenore”. All’inizio di agosto, lungo il percorso Milano-Brescia-Bologna , corrono invece i vivi, ma col pensiero dei morti: quelli periti nelle stragi degli “anni di piombo”. Il riferimento è alla staffetta organizzata annualmente dall’ AGAP , la milanese Associazione dei Gruppi Amatori Podistici . La preparazione e lo studio dell’itinerario durano circa sei mesi. I giorni sono scelti in modo da terminare la corsa a Bologna il 2 agosto, nell’anniversario dell’attentato alla stazione (1980).  L'arrivo della Staffetta della Memoria Milano-Brescia-Bologna a Manerbio (1 agosto 2017)             Gli episodi ricordati, naturalmente, sono: quello di Piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969), quando una bomba esplose nella Banca nazionale dell’agricoltura; quello di Piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974), quando un ordigno uccise e ferì ...

La bicicletta di Bartali: quando lo sport salva vite

Per la Giornata della Memoria 2017, il Comune di Manerbio e l’A.N.P.I. locale hanno scelto di ricordare nel segno del positivo. Per questo, è stato invitato Simone Dini Gandini, autore de “La bicicletta di Bartali” (Torino 2015, Notes Edizioni). Lo scrittore è nato a Viareggio nel 1986. Dopo la laurea in Lettere, ha collaborato con la Fondazione Carnevale di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago Puccini. È autore di poesie, racconti, testi teatrali e libretti d’opera per bambini e ragazzi. Per “La bicicletta di Bartali”, ha collaborato con l’illustratore genovese Roberto Lauciello (N. 1971): docente alla Genoa Comics Academy, ha lavorato per “Topolino” e per i maggiori editori italiani.   Al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, la sera del 27 gennaio 2017, Dini Gandini ha esposto la genesi del racconto. Nel settembre 2013, si trovava al bar con amici, condividendo “La Gazzetta dello Sport”. Trovò un’intera pagina dedicata al ciclista Gino Bartali, nom...

La memoria corre veloce

Da circa un trentennio, la memoria corre fra Milano e Bologna, passando per Brescia. L’AGAP (Associazione Gruppi Amatoriali Podistici) promuove infatti regolarmente la staffetta “Per non dimenticare”, dedicata alle vittime della strage di Bologna. Il 2 agosto 1980, alle ore 10:25, un ordigno esplose alla stazione della suddetta città, uccidendo ottantacinque persone e ferendone oltre duecento. L’episodio si colloca nel quadro di quello che il settimanale inglese The Observer, nel dicembre 1969, chiamò “strategia della tensione”: un insieme di atti terroristici volto a creare il terrore nella popolazione e a prepararla ad accettare svolte politiche di tipo autoritario. Così le forze reazionarie (gruppi neofascisti, settori degli apparati di sicurezza statali) risposero alle lotte sociali iniziate nel ’68 – ’69 e all’avanzata elettorale del Partito comunista italiano.              Il1 agosto 2015, a Manerbio è avvenuto il p...