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Da un’autrice manerbiese: “La biblioteca di Belisa”

Decisamente, fa piacere aprire un giornale e trovare queste cose... Altri auguri di buon compleanno alla mia bimba, La biblioteca di Belisa !  La casa editrice Limina Mentis di Villasanta (MB), nel 2015, ha pubblicato una raccolta poetica dal titolo La biblioteca di Belisa (collana: Ardeur 52). L’autrice è una venticinquenne manerbiese, Erica Gazzoldi. Nel 2011, era uscito il suo primo libro di versi, La tessitrice di parole (Marco Serra Tarantola Editore, Brescia). In esso, le poesie erano incorniciate da alcuni brani in prosa, che riportavano il dialogo immaginario fra un anonimo personaggio maschile e, per l’appunto, una Tessitrice di parole. La biblioteca di Belisa riprende questa formula, ma in un volume di più ampio respiro. Stavolta, il personaggio-guida è Belisa, una ragazza che vive in una biblioteca ove “ogni cosa è come la flora d’un bosco” e “si respira la Vita” (pag. 1). I volumi da lei raccolti coincidono con le diverse sezioni della silloge. “Un Eden discreto...

Grazie

Ringrazio di nuovo Roberto Matarazzo, che ha realizzato questi vivacissimi ex libris per La tessitrice di parole. Incontri come questi sono la vera gioia della poesia.

Prefazione a "La tessitrice di parole"

"Sono profondamente onorata, come essere umano prima ancora che in qualità di poetessa e pittrice, di essere stata chiamata, direttamente dall’autrice, a presentare una silloge di liriche così preziosamente belle che è stata per me una vera gioia leggerle e rileggerle. Occasioni come questa, che ci vedono qui riuniti, sono parimenti preziose, perché ci consentono di venire a diretto contatto con quanto ancora al giorno d’oggi, in questo mondo a dir poco travagliato, possiamo trarre dalle dimensioni interiori che ci rendono autenticamente Umani, perciò è mia cura porgere infiniti ringraziamenti alla Signora Rettrice. Nel suo insieme, l’opera (sulla quale sarebbe possibile scrivere un saggio, data la ricchezza che propone), è un meraviglioso caleidoscopio di immagini, suoni, colori, ritmi, linguaggi, che, nella sua straordinaria varietà, mantiene una unità mirabile. L’eclettismo linguistico dell’autrice, aprendosi a ventaglio in una vasta gamma di scelte espressive, ci...

Reading da "La tessitrice di parole"

Rielaborazione dell'introduzione al reading tenuto presso il circolo "Via d'acqua" (Pavia) La tessitrice di parole è una figura nata dopo circa tre anni di lavoro frammentario. Avevo sperimentato tutte (o quasi) le forme poetiche che il liceo poteva offrirmi; avevo tratto ispirazione dalle mie minute vicende personali, dai sentimenti o anche dalla cronaca. Un materiale che avevo ammassato in fogli e quadernetti, senza alcun progetto pregresso. Poi, l'idea: una tessitrice di parole.             Questa espressione descriveva il mio lavoro molto meglio di "poetessa": un termine altisonante per un'adolescente alla prima pubblicazione ufficiale. Ed anche poco scaramantico: Fabrizio De André, una volta, ha ricordato che "fino a vent'anni, si scrivono poesie. Dopo, ci si divide in due categorie: i poeti ed i cretini." Incrociamo le dita. "Tessitrice" sottolinea il lato tecnico della poesia, l'impegno nella costruzione dei ...

La scrittrice della porta accanto

" 'La troviamo sul giornale e a malapena sappiamo che è di Manerbio!' Così una signora ha commentato la comparsa su Il Ponte , mensile parrocchiale manerbiese, della recensione dell’opera prima di Erica Gazzoldi... " Leggi tutto su: http://www.iis-pascal.it/index.php?option=com_content&view=article&id=108:la-scrittrice-della-porta-accanto&catid=28:notizie&Itemid=76 "Storie come quella di Erica Gazzoldi, la “scrittrice della porta accanto” (cfr. l’articolo di Monica Capuzzi, 30 settembre 2011), non sono isolate..." : http://www.iis-pascal.it/index.php?option=com_content&view=article&id=118:da-manerbio-a-pavia-attraverso-il-pascal&catid=33:i-nostri-ex-alunni&Itemid=141

La tessitrice di parole

<<Hai capito cosa faccio alle parole?>> ha sussurrato. <<Le corteggio, le prendo per mano e le intreccio in tessuti completamente nuovi...>> I poeti Noi siamo l'Occhio mischiato al rumore che risale dai visceri feroci della vostra civiltà di sudore. Con dita di nebbia, sfogliam le voci tessute, come le aranee, ai crocicchi fra le braccia di metalliche croci; ne rubiamo tremuli, implumi scricchi e li portiamo nelle nostre alcove per farne parola che il sole appicchi. Il nostro passo è brezza che muove i muri macchiati e i cartelli stinti, lasciando tremori e carezze nuove. *    *    * Forse ti han tessuto dita di vetro, nell'antro ove si rifugia la luna ed ululan le voci senza verbo. Scivoli dalle porte dei Sogni ed il dormiente beve dal tuo ciglio il ner che inebria e l'argento che uccide. Poi, in un soffio, tu gli riapri gli occhi e sorridi -spruzzando acqua sul cuore. *    *    * L'immortale Πάντα   ‘ρε̃ι ‘...