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Visualizzazione dei post con l'etichetta seconda guerra mondiale

Il Politeama di Manerbio e la Giornata della Memoria

Il Politeama di Manerbio non ha mai mancato di onorare la Giornata della Memoria con un ottimo film a tema. Anche nel 2024 i manerbiesi hanno potuto apprezzare un'ottima pellicola: in questo caso, si è trattato di One Life (USA, 2023; regia di James Hawes).  Il titolo significa "una vita" e parla effettivamente di come un uomo abbia impiegato la propria singola vita per salvarne molte. È la storia vera dell'inglese Nicholas Winton , interpretato sul grande schermo da Anthony Hopkins nella sua versione anziana e da Johnny Flynn in quella giovane. A ventinove anni, Nicholas ha un sicuro e proficuo impiego presso una compagnia di assicurazioni. Ma risponde comunque all'appello del suo amico Martin Blake (Ziggy Heath/Jonathan Pryce), che gli chiede di raggiungerlo a Praga per collaborare con il Comitato Britannico per i rifugiati della Cecoslovacchia . È il 1938 e la Germania nazista ha appena occupato i Sudeti, un sistema montuoso tea la Germania e l'attuale ...

The Others: il buio tra la vita e la morte

Volete un film dell'orrore che non sia stato girato millenni avanti Cristo e che non sia paccottiglia? Effettivamente, esiste. È stato girato nel 2001 da Alejandro Amenábar - e questo già spiega la qualità. Stiamo parlando di The Others . Il livello della trama e dei personaggi farebbe pensare a un film tratto da un romanzo. Non è così, ma qualcuno ha notato una somiglianza col racconto Il giro di vite (1898) di Henry James. Anche qui si parla di una donna alle prese con due bambini e con un'apparente infestazione spiritica.  Fonte: Mymovies.it Grace Stewart (Nicole Kidman) è una giovane madre inglese che sta vedendo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo che il marito (Christopher Eccleston) è andato a combattere, è rimasta sola coi due bambini, Anne (Alakina Mann) e Nicholas (James Bentley). I piccoli (sembra) soffrono di una malattia a cui non è stata trovata cura o spiegazione: sono fotosensibili. La luce del sole sarebbe fatale per loro. Cosicché Grace deve essere ...

Oppenheimer: il dio del nuovo millennio

Ora sono diventato morte, il distruttore di mondi.  Questi due versi della Bhagavadgītā, parte del grandioso poema indù Mahābhārata, sono divenuti celebri grazie all'attesissimo film Oppenheimer (2023; regia di Christopher Nolan).  Fonte: Mymovies.it La suggestiva citazione proviene da un discorso che il fisico americano avrebbe pronunciato veramente, commentando la sua epocale invenzione: la bomba atomica.  Sapevamo che il mondo non sarebbe mai più stato lo stesso. Qualcuno scoppiò a ridere, un paio si misero a piangere, ma la maggior parte di noi rimase in silenzio. Fu allora che mi tornò in mente quella frase del Bhagavadgītā, il testo sacro indù, nella quale Vishnu cerca di ricordare al Principe i suoi doveri. Per convincerlo, il dio assume la sua forma con quattro braccia ed esclama  ‘Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi’ . Bene o male, credo che allora lo pensassimo tutti.  I "doveri" in questione consistono nel far la guerra ai propri st...

InterviStorie - Intervista con Simone Dini Gandini

Ho avuto il piacere d’incontrare Simone Dini Gandini in occasione della Giornata della Memoria 2017. Nato a Viareggio nel 1986, si è laureato in Lettere e ha collaborato nell’area stampa con la Fondazione Carnevale di Viareggio e la Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago Puccini. È un prolifico autore di storie per bambini, ricche al contempo di brio, umorismo e preziose riflessioni. Ha composto versi, racconti, testi teatrali e libretti d’opera. Nel 2014, è stato uno dei vincitori del Premio Letteratura Ragazzi di Cento.  Ha rilasciato un’InterviStoria per via del suo titolo più conosciuto e apprezzato: La bicicletta di Bartali (Torino 2015, Notes Edizioni). Esso, infatti, parla di eventi e personaggi storici reali.  1)    Hai già raccontato innumerevoli volte del modo peculiare in cui ti è venuta l'idea per il tuo fortunatissimo libro. Ti va di raccontarlo anche ai lettori di questo blog? 23 settembre 2013. La bicicletta di Bartali nasce que...

"La fiera delle illusioni": il bivio fra l'uomo e la bestia

Fonte: mymovies.it Il Cinema Estate di Manerbio è in corso. Tra i film proposti, merita sicuramente una menzione quello proiettato la sera del 18 luglio 2022: La fiera delle illusioni (USA, 2021; regia di Guillermo Del Toro). È tratto da Nightmare Alley (“Il vicolo degli incubi”), un romanzo di William Lindsay Gresham pubblicato nel 1946.              È ambientato negli Stati Uniti, durante la Seconda Guerra Mondiale. Vi sono ancora i reduci dalla Prima, mutilati nel corpo e nello spirito, spesso alcolizzati; tanti altri vedranno presto demolita la propria personalità e dignità nei lager. Non c’è periodo storico migliore per ambientarvi la vicenda di una progressiva perdita d’umanità .             Il protagonista è Stan (Bradley Cooper) . All’inizio del film, lo vediamo occultare un cadavere e dare fuoco alla catapecchia in cui l’ha lasciato. Avendo così tagliato ogn...

Lo schiaffo a Toscanini: a Manerbio, la musica perseguitata

Era stato previsto per la Giornata della Memoria , ma le restrizioni dovute alla pandemia l’hanno fatto rimandare. Finalmente, il 22 aprile 2022, si è tenuto a Manerbio il concerto “Lo schiaffo: per la pace, contro ogni guerra e per la Giornata della Memoria” . Nel portico del palazzo comunale, Edmondo Mosè Savio ha accompagnato al pianoforte tre voci: il soprano Daniela Capelletti, il mezzosoprano Tea Franchi e l’attore Luciano Bertoli.              Il concerto era dedicato a un capitolo poco noto della Shoah: la persecuzione dei musicisti , in quanto ebrei o in quanto autori di musica “degenerata”.             Lo “schiaffo” che dava il nome alla serata era, in realtà, solo l’inizio di una più pesante aggressione fisica subita da Arturo Toscanini . La sera del 14 maggio 1931, il celebre direttore d’orchestra avrebbe dovuto dirigere un concerto in memoria di Giuseppe Ma...

Le interviste letterarie di Vincenzo Calò: Fiorenzo Baini - 2

  Caro Fiorenzo, bentornato! Di guerra in guerra (e quindi tanto vale dire “Di epoca in epoca”?) i pregi e i difetti di qualsivoglia nazione rimangono sempre gli stessi?  Non è detto, dipende dalle radici storiche di una nazione. I tedeschi sono diventati pesantemente militaristi sotto i prussiani. Nessuno li considerava tali nel XVIIIesimo secolo. Napoleone pare si lamentasse del poco spirito combattivo delle truppe bavaresi e del Baden Wurttemberg. Dopo la seconda guerra mondiale i tedeschi si sono calmati un’altra volta. Credo dipenda dal fatto che la Germania, come l’Italia, è stata unificata dall’alto ma la sua essenza rimane municipale e regionale. Anche la Spagna di oggi è completamente diversa rispetto a quella di qualche secolo fa. Poi è chiaro che uno svedese tenderà ad avere un approccio alle cose tendenzialmente diverso da quello di un abitante di Barletta…! Quale tipo d’evoluzione ci possiamo ancora aspettare? Saremo costretti a catalogare fatti e personaggi s...