Ho continuato a rigirarmi in bocca questa storia come una patata bollente da quest'estate, perché davvero non sapevo come raccontarla. Semplicemente, eravamo due amiche al bar e stavamo prendendo il caffè insieme, dopo tanto tempo che non riuscivamo a vederci di persona. I nostri lavori e le nostre vite ci avevano allontanato, come spesso succede. Ma un bel caffettino alla prima occasione non manca mai. E di cos'abbiamo parlato? Lei mi ha detto del suo lavoro di operaia, di come, al momento, si trovasse piuttosto bene. Ma la "patata bollente" che mi ha lasciato in bocca risaliva a prima , a una sfortunata esperienza precedente. Aveva trovato un impiego nel settore del confezionamento di cosmetici, con la prospettiva di un contratto a tempo indeterminato. Si trattava di maneggiare scatoline di cartone: beh, poteva farcela, no? "Hai capito come si fa? Ecco, adesso devi farne trecento in un'ora." Prego? Comunque, si era messa d'impegno. Trecento o non ...
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