[Questo dialogo conclusivo segue una scena drammatica in cui Helmer, scoperta una firma falsa della moglie su una cambiale, divenuta strumento di ricatto nelle mani di Krogstad, si sente perduto. Egli antepone l’onore all’amore e ripudia Nora, pur dichiarando la necessità di salvare le apparenze. Agli occhi del mondo tutto deve sembrare come prima. Ma Krogstad rinuncia al ricatto e tutto si risolve; Helmer allora ritorna a vezzeggiare infantilmente Nora, «uccellino canoro», «lodoletta», «piccola sconsigliata». Questo episodio per Nora è la rivelazione che non è mai stata amata, ma che è stata per il marito solo un giocattolo.] “NORA (dopo un breve silenzio) Eccoci qui seduti… non ti viene in mente niente. HELMER: Che cosa? NORA: Siamo sposati da otto anni. Non noti che noi due, tu e io, marito e moglie, facciamo oggi per la prima volta un discorso serio? HELMER: Un discorso serio… Che vuoi dire? NORA: Otto anni interi… anzi più ancora, dal primo giorno in cui ci si...
Mi piace pensare a un blog come a una porta aperta su dimensioni diverse, dal fantastico al reale... come a qualcosa che ci porta una boccata d'ossigeno. Qui troverete libri, film, pensieri, ironia, arte, cronaca e storia locale. Una scatola a sorpresa, ma sempre con un occhio per cultura e creatività.