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Visualizzazione dei post con l'etichetta razionalismo

Cuore

“Il nuovo potere consumistico e permissivo si è valso proprio delle nostre conquiste mentali di laici, di illuministi, di razionalisti, per costruire la propria impalcatura di falso laicismo, di falso illuminismo, di falsa razionalità. Si è valso delle nostre sconsacrazioni per liberarsi di un passato che, con tutte le sue atroci e idiote consacrazioni, non gli serviva più.             In compenso però tale nuovo potere ha portato al limite massimo la sua unica possibile sacralità: la sacralità del consumo come rito, e, naturalmente, della merce come feticcio. Nulla più osta a tutto questo. Il nuovo potere non ha più nessun interesse, o necessità, a mascherare con Religioni, Ideali e cose del genere, ciò che Marx aveva smascherato.             Come polli d’allevamento, gli italiani hanno subito assorbito la nuova ideologia irreligiosa e antisentimentale del potere: tale è l...

Morire di linguaggio

“Secondo i sostenitori della dottrina del ‘Vuoto’ ( śūnyavāda ) tutto considerato esistono due fonti di conoscenza, due specie di esperienza o due forme di verità ( satyā ) e se non le riconosciamo, non potremo mai risolvere il problema della contraddizione logica che, se espressa in parole, caratterizza tutte le esperienze religiose. Questa contraddizione, che tanto preoccupa il normale modo di pensare, deriva dal fatto che noi dobbiamo usare il linguaggio per comunicare le nostre esperienze interiori che, nella loro vera natura, trascendono il linguaggio. […]  Il linguaggio si è sviluppato dapprima ad uso di un primo tipo di conoscenza che era del tutto utilitaristico e, in ragione di ciò, si è affermato in tutti i problemi e le esperienze umane. La sua autorità è tale che noi siamo giunti ad accettare qualsiasi cosa il linguaggio ci imponga. I nostri pensieri devono ora modellarsi sui suoi dettami, i nostri atti devono essere regolati sulle norme che esso formula per il pr...