Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta giocattoli

Manerbio Nerd 2024: l’avventura continua

Cosa vuol dire “nerd”? È un termine inglese entrato nell’uso internazionale, per indicare un ragazzo non molto avvenente, che compensa la propria scarsa popolarità con una passione “ossessiva” per le nuove tecnologie o per passatempi sedentari: videogiochi, fumetti, cartoni animati, libri e film fantasy. Uno stereotipo abbastanza insulso, ma esemplificativo di un filone di cultura pop rivolto ai giovani e che offre esperienze di evasione nella fantasia accessibili pressoché a tutti.  Nonostante la vocazione prevalentemente commerciale dei prodotti per “nerd”, i risultati ottenuti da essi possono essere di qualità notevole e divenire persino miti contemporanei. Ecco perché “nerd”, oggi, può essere anche un termine di cui fregiarsi con orgoglio, per indicare l’appartenenza a una subcultura. In questo senso la parola è da intendersi nel nome del “Manerbio Nerd”, la fiera del fumetto e del cosplay in salsa locale che ripropone (in piccolo) l’atmosfera di eventi come Lucca Comics . ...

Barbie, la bambola che vuole avere un'anima

La Galatea di Pigmalione , la Coppelia del balletto classico … Siamo abituati all'idea della bambola che sembra vera, del simulacro che prende vita. In fondo, è anche il familiare meccanismo dei nostri giochi infantili: nelle nostre mani, i pupazzi acquistavano voce e personalità… Perciò, l'attesissimo film Barbie (2023; regia di Greta Gerwig) non sorprende in questo senso. Prende la protagonista dei nostri mondi-giocattolo e la fa diventare vera. Ma cosa vuol dire "vera"?  Immagine tratta da Wikimedia.org Le donne reali non sono certo come lei. Possono avere la cellulite o i piedi piatti; non sono sempre splendenti e felici… A ogni modo, il film ci regala stupende Barbie a grandezza naturale, in una scenografia che sorprende per l'accuratezza con cui ricostruisce quell'universo di plastica. E stavolta è abitabile… ci si può passeggiare, ci si può vivere. Basta non tuffarsi in quelle grosse onde, quando ci si trova in spiaggia… Già, la spiaggia. Questo è ...

Piccole donne: la magia della bambola

Bambole Furga, fra cui (in secondo piano, a destra) il bebè Tonino. Il fascino della bambola sembra valicare tempi e culture. Ha anche un valore terapeutico: la cosiddetta “Doll Therapy” interviene nella cura dell’Alzheimer, catalizzando l’attenzione e i sentimenti dei pazienti su queste piccole donne da accudire.               Il “potere della bambola” ha spinto Irene Iampieri a collezionare bambole d’epoca, realizzate da fabbriche italiane non più esistenti. Le reperisce ovunque (nei mercatini, su Internet…). Le trova spesso in condizioni pietose e le sottopone a restauro. La sua collezione di emozioni e storie è stata offerta alla cittadinanza di Manerbio, dal 9 dicembre al 6 gennaio 2019. La collocazione è il salone di rappresentanza del Municipio. Bambola in panno Lenci             Tante damigelle, di cui una (in primo piano) di colore e un'altra (in se...

Giocare è una cosa seria: liberare per far crescere

La Mostra del Giocattolo Antico , in corso all’ex-bocciodromo di Manerbio dal 29 settembre al 14 ottobre 2018, ha fornito l’occasione per una conferenza: “La funzione educativa di giochi e giocattoli liberi da stereotipi” (10 ottobre 2018). La relatrice era Laura Mentasti.  La sua esposizione ha preso inizio dalla domanda canonica che si sentono spesso rivolgere coloro che desiderano acquistare un balocco: “Da maschio o da femmina?” Come scegliere, dunque?             Secondo la pedagogista Maria Montessori (Chiaravalle, 1870 - Noordwijk, 1952), il gioco è il lavoro del bambino : ovvero, la sua occupazione essenziale e irrinunciabile. Lo psicologo Jean Piaget (Neuchâtel, 1896 - Ginevra, 1980) lo considerava una finestra sullo sviluppo e uno strumento per il medesimo: osservare un bambino che gioca permette di capire molto di lui;   tale attività è anche un modo per soddisfare suoi bisogni essenziali. ...

Quanta storia (e storie) in quei giocattoli…

La Mostra del Giocattolo Antico , organizzata nell’ex-bocciodromo di Manerbio dal 29 settembre al 14 ottobre 2018, è stata apprezzata da singoli e da scolaresche. L’iniziativa era firmata dal Comune, dalla Biblioteca Civica e dalla Fondazione Casa di Riposo Manerbio Onlus. Ma è stata possibile solo grazie alla famiglia di Giampaolo Tomasini , ribattezzato “Geppetto” dopo essere stato fotografato con alcuni Pinocchi e altri giocattoli lignei. Di professione rigattiere, amava raccogliere i balocchi rimasti su fienili e solai, a Manerbio e nei dintorni. Ne risultò una collezione che copriva l’arco temporale 1840-1970 e che è stata ulteriormente ampliata durante la mostra, grazie a nuove donazioni.              Non mancavano le bambole: dalle piccole bellezze in porcellana alle più povere, in foglie di granoturco. A loro, era dedicata (su un cartellone) la poesia La pöa di Angelo Canossi: una versione dialettale della “moral...