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Erica Gazzoldi e la sera in due

"Quando penso ad una poetessa dotata nella forma, penso ad una giovane e stravagante poetessa di borgo, Erica Gazzoldi. Certo, il cognome non fa una grinza, di un cognome dell'alta borghesia finanziaria medievale non si sa nulla, però si sa che i mecenati sanno scrivere parole divine, lei le scrive e dice di non sapere scrivere bene, ma divinamente male tutto, non è mai soddisfatta, ricerca sempre nuovi stadi della poesia, nuove forme dell'arte, nuovi altari da recitare, lei è una medievista e una filologa concreta, sa distinguere la fantasia e la realtà e preferisce lo studio della mistica, che nei suoi libri compare affannosamente, e nei suoi romanzi compare mai, perché sa dosare la realtà, sa dosare la critica, sa dosare l'epica, sa dosare la storia, sa dosare la necessità, sa dosare l'involucro, sa dosare la custodia è un esteta convinta, è un amore di santa necessità per la letteratura, ironia della sorte abbiamo scoperto una grande scrittrice, ma sappiamo c...