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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Bibliotube: il lato sorridente della biblioteca

Nel 2018, un progetto di “peer education” negli istituti della Bassa Bresciana ha dato vita a “Bibliotube” : una serie di video volti a far conoscere uso e servizi del catalogo on line della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese . Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Abibook Società Cooperativa Onlus.  Silvia Cascio e Giulia Barucco             “Peer education” significa “istruzione fra pari”. È un metodo d’insegnamento in cui le conoscenze sono condivise studenti, anziché “discendere” dalla cattedra. Per l’anno scolastico 2017/2018, hanno aderito al progetto gli allievi dell’I.I.S. “B Pascal” di Manerbio (classe 4^C) e dell’Istituto Superiore Cossali di Orzinuovi (classi 3^A e 3^B). A loro è stato affidato il compito d’illustrare i servizi bibliotecari digitali agli alunni delle scuole medie. L’hanno fatto ricorrendo a ciò che i giovanissimi impiegano costantemente: YouTube e i social network. Su Instagram, hanno creato lo hashtag #unmondodicosedafare

Tutti a tavola: un iftar per Manerbio

Il 2 giugno 2018, si è ripetuto con successo l’ “esperimento” voluto dall’ associazione di promozione sociale “Chorouk” , che raduna i musulmani di Manerbio. L’evento si chiamava “Iftar Street: una cena insieme per una Manerbio più unita” ; si è tenuto in via Strada Vecchia per Milzanello n. 2. Per l’appunto, si trattava di aprire alla cittadinanza un iftar : una delle cene del mese di Ramadan, con le quali viene rotto il digiuno diurno. Era un modo molto concreto di far attraversare le barriere culturali, per vivere un momento tipico degli “altri” - che sono, in realtà, i vicini di casa, quando non coinquilini. Il Ramadan è intensamente simbolico, in questo senso: vissuto nella quotidianità, rimane un “marcatore” delle distanze culturali, così come il velo di molte donne e ragazze. I membri della “Chorouk” hanno riservato a sé l’aspetto impegnativo ed ascetico del mese sacro, mentre hanno volentieri condiviso quello conviviale.              “Niente è più efficace dell’alcool nell

Piccoli (e giovani) bandisti crescono

Suonare per crescere? La Civica Associazione Musicale S. Cecilia di Manerbio crede che sia possibile. A questo scopo, propone corsi per bambini e ragazzi, divisi per fasce d’età e tipologie di strumenti. Il 31 maggio 2018, al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, si è tenuto il saggio conclusivo dei suddetti cicli di lezioni.              Era presente il presidente della “S. Cecilia”, Mario Fiorini , che ha salutato i convenuti. I brani eseguiti sono stati presentati da Davide Mor , maestro di musica d’assieme. Quest’ultimo corso si occupa di porre le basi di ciò che si fa in una banda: suonare insieme, affiancando strumenti assai diversi.             I primi a esibirsi sono stati i bambini del corso propedeutico, diretti da Fabio Berteni . Al flauto dolce, hanno eseguito motivi come un brano della tradizione inglese, o un calypso intitolato “Mary Ann”.             Adolescenti erano, invece, quasi tutti i ragazzi della classe di percussioni. Li ha diretti Enrico Pellegrini . Fra

Di qua di là del Piave… cent’anni dopo

"Di qua di là del Piave..." Ricordo dei caduti nella chiesa parrocchiale di Manerbio (BS) Nel 2018, cade il centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale . Manerbio l’ha ricordato con un concerto canoro, il 26 maggio. S’intitolava “Di qua di là del Piave - Ricordo di tutti i caduti a cent’anni dalla fine della Grande Guerra” . Era nato dalla collaborazione fra il Comune di Manerbio e la parrocchia di S. Lorenzo Martire, insieme al Coro Sotto la Torre, alla Civica Associazione Musicale Santa Cecilia e all’USCI (Unione Società Corali Italiane) - delegazione provincia di Brescia. Corrado Zorza ha eseguito gli accompagnamenti all’organo e al pianoforte. Claudio Bertolini ha diretto i canti. Daniela Capra presentava i brani, mentre i testi e i commenti introduttivi erano stati curati da Annalisa Dotta.              La prima parte della serata si è svolta nella chiesa parrocchiale. Il coro “S. Andrea” di Cignano e il coro “S. Martino” di Cigole hanno intonato “Tu so

Passaggi musicali nel tempo e nello spazio

Il 26 maggio 2018, al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, ha avuto luogo un altro degli incontri con Periscope for Arts : un’associazione che promuove la musica da camera amatoriale. Il concetto della “banda paesana” viene così applicato agli archi - e, parzialmente, ai legni. Il concerto del 26 maggio s’intitolava “Passaggi Musicali” ed era il frutto di un corso intensivo e gratuito. Oltre all’orchestra da camera senza direttore, si erano formati gruppi più piccoli (quartetto d’archi, trio, duetto, ecc.), in base a numero, desiderio e livello d’esperienza dei partecipanti. Essi avevano eseguito prove intensive durante i giorni del corso. I tutor erano Amie Weiss (violino e viola) e Nicola Barbieri (violoncello e contrabbasso). “Passaggi Musicali 2018” è stato realizzato col parziale contributo di Associated Chamber Music Players - NYC.  Passaggi Musicali 2018 con Periscope for Arts di Manerbio (BS)             Il programma costituiva un breve viaggio attraverso epoche

Celti e Romani: nuove scoperte nel bresciano

Brescia come nodo d’incontro fra Celti e Romani : questo era l’oggetto della mostra archeologica intitolata, appunto, “Galli & Romani: nuove scoperte nel bresciano”. Essa si è tenuta al Museo  Civico di Manerbio e del Territorio dal 20 maggio 2018 e terminerà il 30 maggio 2019. I reperti che raccoglieva erano datati dal III al I sec. a.C. ed erano stati rinvenuti durante le indagini condotte dalla Soprintendenza all’archeologia, alle belle arti e al paesaggio nel 2013 e nel 2014, per la posa del metanodotto Snam Zimella-Cervignano d’Adda.  Reperti dalla Tomba del Guerriero di Flero             Essi provenivano da corredi tombali : cartine al tornasole dei mutamenti culturali avvenuti per l’incontro fra le due popolazioni. In particolare, l’inumazione, anticamente praticata dai Celti, fu gradualmente sostituita dall’incinerazione: diretta (sul luogo stesso della sepoltura) e indiretta (in altro luogo). Per un periodo, l’inumazione fu riservata a donne e bambini, per destina

In nome del figlio: le Donne Oltre ricordano Saveria Antiochia

Presentazione In nome del figlio (2017, Melampo) con "Donne Oltre" di Manerbio Il 9 maggio 2018, l’associazione manerbiese “Donne Oltre” ha invitato al Teatro Civico “M. Bortolozzi” Jole Garuti , direttrice dell’Associazione Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia e autrice di In nome del figlio (2017, Melampo) . Con lei, c’era Elena Palladino , che ha presentato “Orto Libero”: un’iniziativa condotta all’interno del carcere di Verziano, che consiste in attività di orticoltura e floricoltura. Al progetto, partecipano associazioni come Libera, Coop. Pandora, Coop. La Mongolfiera, Terra e Partecipazione.              La serata a Manerbio è stata condotta da Massimo Gobbi , socio onorario di “Donne Oltre”. La Palladino ha menzionato l’atteggiamento delle detenute verso “Orto Libero”, vissuto come una “pausa intima”: un momento in cui vengono riservate alle piante le cure non destinabili ai figli lontani. Questo (oltre al fatto di dover pagare scelte spesso fatte per com

Vincenzo Calò intervista... Sabrina Santamaria

Sabrina Santamaria è nata a Messina il 27 aprile 1994.   Sin da adolescente si è appassionata alla Letteratura. Nel 2016 ha pubblicato il suo romanzo di stampo diaristico-epistolare che si intitola Germogli… scritti in emozioni . Ama moltissimo le scienze umanistiche, infatti ha conseguito la laurea in Scienze della Formazione e della Comunicazione a Messina. Attualmente  frequenta la Magistrale in Scienze Pedagogiche. Durante il tempo libero scrive recensioni letterarie per il blog Verso - Spazio letterario indipendente. Ultimamente si cimenta anche con la poesia: il Cavaliere della Poesia, Silvano Bortolazzi, l’ha nominata guardiano dell’Unione Mondiale dei Poeti; e la casa editrice Kimerik  per il concorso “Unione mondiale dei poeti 2018” ha pubblicato una sua lirica dal titolo “La libertà del poeta”. Cara Sabrina, secondo te in che consiste il piacere di distinguersi dall’andazzo sociale? Dai l’impressione di voler misurarti sempre meritocraticamente, s’è così, v

Vincenzo Calò intervista... Antonella Polenta

Antonella Polenta è nata a Roma dove vive e lavora.   Dopo essersi occupata di studi epidemiologici e sociali, attualmente lavora in campo idrografico. Ha diverse pubblicazioni scientifiche e divulgative all’attivo, ma la sua passione per la scrittura l’ha condotta a varcare mondi fantastici tanto da indurla a scrivere poesie, racconti e romanzi. Al momento attuale i libri pubblicati sono sette. Il penultimo,  Talvolta un libro , pubblicato dalla  Elmi’s World , è un romanzo storico ambientato nel Medioevo. L’ultimo, Nel Cerchio del Tempo , edito da Germani Ed., attualmente in formato e-book, è un testo fantasy per ragazzi.           Benvenuta Antonella! Ma è da studiosi comporre un’opera letteraria, e di qualsiasi genere? Secondo me non è necessario possedere titoli accademici per scrivere un’opera letteraria, di qualsiasi genere essa sia. Avere però un buon background culturale, acquisito a livello scolastico o da autodidatta, è utile per far sì che il testo non r