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Visualizzazione dei post con l'etichetta islam

A porte aperte: l’Open Day dell’associazione Chorouk

L’ associazione Chorouk , che raduna i musulmani di Manerbio, ha organizzato un Open Day (31 marzo 2019). Per tutto il pomeriggio di quella domenica, i soci hanno offerto assaggi dei loro mondi culturali. Sotto una sola denominazione religiosa, la Chorouk raduna infatti quindici nazionalità : i suoi membri vengono dall’Egitto, dalla Tunisia, dall’Algeria, da l Marocco, dalla Libia, dal Senegal, dal Pakistan, dal Burkina Faso, dalla Somalia, dal Ghana, dalla Siria, dalla Bosnia Erzegovina, dall’Albania, dalla Turchia. E dall’ Italia , ovviamente: non è raro che i più giovani siano nati qui. L’hanno dimostrato anche i rappresentanti dei Giovani Musulmani d’Italia , arrivati da Brescia per tenere alcuni stand: Younes El Sharkawy (di famiglia egiziana), Batul Alsabagh (siriana d’origine) e Izham Zulqarnan (dal Pakistan). Come ha spiegato Younes, la denominazione della loro associazione sottolinea la volontà di far convivere la propria italianità con la propria religione, contrib...

Tutti a tavola: un iftar per Manerbio

Il 2 giugno 2018, si è ripetuto con successo l’ “esperimento” voluto dall’ associazione di promozione sociale “Chorouk” , che raduna i musulmani di Manerbio. L’evento si chiamava “Iftar Street: una cena insieme per una Manerbio più unita” ; si è tenuto in via Strada Vecchia per Milzanello n. 2. Per l’appunto, si trattava di aprire alla cittadinanza un iftar : una delle cene del mese di Ramadan, con le quali viene rotto il digiuno diurno. Era un modo molto concreto di far attraversare le barriere culturali, per vivere un momento tipico degli “altri” - che sono, in realtà, i vicini di casa, quando non coinquilini. Il Ramadan è intensamente simbolico, in questo senso: vissuto nella quotidianità, rimane un “marcatore” delle distanze culturali, così come il velo di molte donne e ragazze. I membri della “Chorouk” hanno riservato a sé l’aspetto impegnativo ed ascetico del mese sacro, mentre hanno volentieri condiviso quello conviviale.         ...

Lo stile moresco: una storia multiculturale alla LUM

S’intitolava “Stile moresco” la conferenza che ha chiuso il mese di ottobre per la Libera Università di Manerbio (LUM). Il 26 ottobre  2017,  si è riunita per ascoltare la prof.ssa Graziella Freddi .             La Cappella Palatina a Palermo. “Moresco” deriva da “moro”, a sua volta proveniente dal latino Maurus : “abitante della Mauritania”, intesa in senso più esteso di quello attuale. È uno stile architettonico e decorativo elaborato in seno al mondo musulmano, ma che ha ispirato anche capolavori europei.             L’assenza d’immagini di esseri reali in luoghi pubblici, volta a scoraggiare l’idolatria, diede impulso allo sviluppo di intarsi e decorazioni non figurative di intere pareti: i famosi “arabeschi” . I motivi geometrici denotavano anche lo sviluppo della matematica e costituivano una simbologia del cosmo (4 stagioni, 12 mesi…). A questi, si agg...

Indovina chi viene a cena

Tavolata multietnica. Osservare come mangia una comunità significa conoscere molto di essa. Forse, anche a questo ha pensato l’associazione islamica manerbiese “Chorouk” , quando ha diffuso  questo invito: partecipare a una delle cene del Ramadan, in cui viene rotto il digiuno giornaliero. Il pasto del 18 giugno 2017 è stato aperto anche ai manerbiesi non musulmani. Questa cena è detta “iftar” .              I commensali hanno atteso il tramonto, com’è prescritto. I discorsi di benvenuto sono stati pronunciati da Allal Martaj, presidente di “Chorouk”, e da Issa Nabil, l’imam locale. Essi concordavano sulla necessità di “abbattere i muri” ed essere “come una sola famiglia”. Ciò ricorda una nozione comune all’Antico Testamento (Gn 11, 1) e al Corano (II, 213): quella di un’umanità originariamente unita in una sola comunità.  Datteri, uova sode, dolci con sesamo e miele.  Un canto di preghiera ha se...

Italiani di lingua araba

Il 21 maggio 2017, l’associazione di promozione sociale “Chorouk” di Manerbio ha festeggiato la fine dell’anno scolastico e dei suoi corsi di arabo. “Chorouk”, come è noto, raduna i musulmani residenti in loco. Quest’anno, insieme a essa, era presente un’altra associazione: “Il Faro” di Leno , che è analoga. C’erano, naturalmente, anche altri manerbiesi e lenesi. La festa si è tenuta in una sala sulla Strada per Porzano.              I grandi protagonisti erano i bambini. In coro, hanno declamato la prima sura (= “capitolo”) e le ultime tre del “Corano”, seguite dall’inno di Mameli. Allal Martaj , presidente della “Chorouk”, ha salutato i presenti. Ha poi ringraziato l’amministrazione comunale di Manerbio, la direzione delle scuole elementari per aver concesso aule da destinare ai corsi di arabo e la direzione delle scuole superiori per il medesimo motivo, le insegnanti volontarie dei suddetti corsi e l’oratorio “S. Filip...

Incontro Islam-parrocchia: pensieri e parole

Il 26 luglio 2016, due terroristi hanno ucciso padre Jacques Hamel nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray, vicino a Rouen. Gli attentatori hanno rivendicato la propria appartenenza all’Isis.             In risposta al gesto, le comunità musulmane, in più luoghi, hanno dimostrato la propria presa di distanza dal terrorismo e la propria solidarietà ai cattolici presenziando alla liturgia in chiesa. Anche a Manerbio ha avuto luogo una versione della manifestazione, il 7 agosto 2016. L’incontro si è tenuto dopo la Messa delle 18:30, sul sagrato della pieve: una collocazione più “neutra” e, allo stesso tempo, più visibile.              Circondati da una piccola folla, hanno preso la parola don Tino Clementi, arciprete della parrocchia di S. Lorenzo Martire, e Issa Nabil, imam della comunità islamica presente a Manerbio. Quest’ultima, come sempre, era riunita sotto le i...

Libera nos a caritate

Fioccano le polemiche sugli aspetti più controversi di Madre Teresa . Nel frattempo, continuano quelle sul burkini , salutate sui social network da un coro di “poverine”, “bisogna aiutarle”, sono “condizionate dalle loro cultura”. Due questioni così diverse confluiscono, però, in un unico punto: quel sentimento della “carità” tanto osannato, senza che se ne vedano i pericoli.             Le persone che, finora, mi hanno maggiormente funestato l’esistenza sono proprio i campioni della “carità”, le "donne Prassedi" . Coloro per i quali io, povera femminella provinciale, non avevo certo la maturità e gli strumenti intellettuali per decidere da me quale religione praticare o di chi innamorarmi. Coloro che si facevano rappresentanti di “una cultura del rispetto e della diversità”, ma mi davano della “strana” e della “pazza” per il mio essere una gothgirl attratta da eremi e abbazie.         ...

Fine dell'anno scolastico con l'Associazione Chorouk

Il 5 giugno 2016, l’Associazione Chorouk di Manerbio ha tenuto la “Festa di fine anno scolastico”. Un modo, per la comunità islamica locale, di condividere un momento di allegria (e gastronomia) alle soglie del Ramadan. L’evento si è tenuto nella zona industriale di Strada per Porzano, in un capannone affittato all’uopo.              Due ragazze italiane hanno presentato il programma del pomeriggio. Naturalmente, non è mancato l’ascolto di alcuni versetti del Corano. I bambini delle scuole elementari hanno cantato in coro prima l’inno nazionale italiano, poi quello marocchino, dimostrando il bilinguismo in cui stanno crescendo.             Sempre d’infanzia trattava lo spettacolo recitato da Camilla Corridori, “La bambina e l’acqua”: una vicenda ambientata in Senegal, con cenni culturali al Burkina Faso, due Paesi molto amati dall’attrice. La piccola protagonista, c...

Nascita e diffusione dell'ISIS

L’ISIS (“Islamic State of Iraq and Syria”) è stato un sinonimo di terrore almeno fino all’attacco al teatro Bataclan di Parigi. Ultimamente, sembrerebbe “passato di moda”. Ma può essere trattato come una moda? L’Associazione Culturale Chirone di Manerbio ritiene di no. Per questo, ha invitato al Teatro Civico “M. Bortolozzi” il prof. Michele Brunelli, docente di Storia ed istituzioni delle civiltà musulmane all’Università degli studi di Bergamo e all’Università Cattolica di Brescia.             La sua conferenza (13 maggio 2016) s’intitolava: “Lo Stato Islamico. Nascita e diffusione dell’ISIS”. Essa ha individuato cinque radici del “fenomeno ISIS”: Osama bin Laden; la Siria; il profeta Maometto; la Prima Guerra Mondiale.              Bin Laden, figlio di un imprenditore edile saudita di origini yemenite, sviluppò un forte antiamericanismo per cause personali. Aderì ...

Chorouk, l'Islam di Manerbio

Si è favoleggiato a lungo della “moschea di Manerbio”. È la sala polifunzionale dell’Associazione Chorouk: parola che rimanda all’alba e a qualcosa che vuol nascere, crescere.             La fondazione ufficiale risale al 14 maggio 2014, ma un nucleo di volontari esisteva già nel 2013. Si trattava di musulmani residenti a Manerbio, desiderosi di creare un luogo di preghiera, incontro e volontariato. La sede è al pianoterra del condominio di via San Martino. Se ne occupa il custode Lhassan Boutaleb, uomo “di gran cuore”, secondo il presidente Allal Martaj e il vicepresidente Driss Fouiteh.  Il vicepresidente dell'Associazione Chorouk, Driss Fouiteh.             La sala è dotata di tappeti, quando è ora di preghiera. Ma essi lasciano il posto ai banchi, al momento delle lezioni di lingua araba. Esse sono proposte sia agli italiani, sia ai figli dei musulmani che int...

Il velo impietoso

Egregio prof. Aldo Durì, dirigente scolastico dell’ I.S.I.S. (ironia dei nomi?) "Malignani 2000"  di Cervignano del Friuli, ho il piacere di conoscerLa grazie a questo articolo .  Lei è stato latore di vere e proprie perle, circa concetti-chiave come “laicità”, “tolleranza” e “(anti)razzismo”. Partiamo dal titolone: No al velo in classe. Il preside: «Può generare razzismo». Contesto: un’aggressione a sfondo islamofobo nella Sua scuola, dopo le ultime prodezze dell’Isis (quell’altro, non il Suo). Mi permetto di testimoniarLe la mia solidarietà: episodi del genere sono sempre i più spinosi da affrontare, per un dirigente scolastico coscienzioso. E come viene affrontato? Intanto, ricordando che non sono ammessi copricapi durante le lezioni. Ottimo. Basterebbe questo a chiudere la vicenda: il velo fuori dalla scuola, in classe capo scoperto. Doverosa e corretta anche la Sua decisione di espellere il picchiatore. Poi, però, salta fuori il Perlone d’Oro: «Essendo la scuo...