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Visualizzazione dei post con l'etichetta salute

"Perché la vita": il tumore alle ovaie raccontato da Manuela Podda

Il tumore alle ovaie , tuttora, non può essere scoperto in tempi precoci. Viene spesso diagnosticato quando è già in fase avanzata e ciò significa che è quasi sempre letale. Questo dramma è stato raccontato con delicatezza e compartecipazione emotiva dalla fotografa Manuela Podda .  La sua mostra Perché la vita  (curata con la collaborazione di Simone Cerio) ha un titolo aperto ed enigmatico, come lo sono l'esistenza umana e l'esperienza della morte. L'esposizione fotografica ha già visto diverse edizioni, prima di approdare a Manerbio. Qui è stata ospitata da Palazzo Luzzago ed è stata inaugurata il 1 maggio 2025. Fino all'8 dello stesso mese, i manerbiesi hanno potuto contemplare i risultati di questo progetto collettivo. Perché la vita può infatti essere considerato un dono delle pazienti ritratte e delle loro famiglie. La mostra fotografica è stata il frutto di un lungo percorso di condivisione e confidenza tra Manuela Podda e altre donne, accomunate dal fatto di ...

"Non ho figli perché..." Devo fare i conti con la depressione

I problemi di salute che ostacolano il desiderio di diventare genitori possono essere anche di natura psichica.  Sono una di quelle persone di cui ha parlato il Papa, una di quelle che ha sostituito il desiderio di maternità con l'avere un cane. Perché? Perché ho tanto amore da dare, ne avrei anche per un figlio. Ne avrei troppo. Sono stata in cura per depressione, attacchi di panico, disturbo post traumatico da stress, anoressia nervosa. Ora sto bene, ma ho imparato una cosa che molte persone non imparano in una vita intera: sapere quale è il mio limite naturale. Un figlio, per quanto desiderato, mi farebbe ripombare certamente nel malessere da cui sono faticosamente uscita, assorbirebbe tutta la mia vita, mi toglierei l'anima per darla a lui. Tutta. Troppa. Io ascolto il telegiornale, quando parlano delle mamme esasperate, delle mamme che mettono i figli in lavatrice, che li annegano e penso, con spaventosa lucidità: si, potrei essere una di loro. E un figlio questo non lo me...

"Non ho figli perché..." Nonostante tutto, troppa instabilità

Questa è la storia di tante donne giovani e in gamba. Nonostante il loro enorme valore come persone e professioniste, i riconoscimenti concreti sono pochi e ancora meno la solidarietà.    Facile rispondere a questa domanda, difficilissimo doverne parlare.  Ho 30 anni (quasi), sono una donna in salute, ho una bella relazione, 3 gatti che ho dovuto lasciare dai miei e il lavoro che tutte e tutti sognano in età infantile: sono una veterinaria. Anzi, sono un'oncologa veterinaria. Non ho figli (e non ne voglio) perché non posso donar loro il minimo indispensabile per crescere bene: salute mentale in primis, stabilità economica in secundis. Ho la partita IVA, ma la legge italiana permette alla clinica dove lavoro di farmi essere lì per 50-55 ore settimanali a 300€ al mese, nonostante i miei titoli e i miei anni di esperienza. E ciò che si prospetta per il futuro non è di certo uno stipendio da re, forse il minimo per vivere e senza le garanzie da dipendente. La stessa struttura...

"Non ho figli perché..." Ho avuto l'endometriosi

  Arriva la prima testimonianza per questa rubrica , semplice e toccante allo stesso tempo: Non ho necessità di anonimato... Ho 62 anni e quando ho cercato un figlio, mi hanno diagnosticato l'endometriosi e operata tre volte.  Risolto al 100% il problema endometriosi ma il figlio non è arrivato ed è iniziata una serena rassegnazione al fatto che non avrei potuto avere figli.  Ho un nipote che amo più della mia vita e non ho mai provato invidia per chi li ha. Da circa un anno ho una cagnetta che adoro e che mai e poi mai è stata considerata una sostituzione al figlio che non ho avuto... Le parole del Papa? Atea e sbattezzata 12 anni fa... sempre più felice di essermi dissociata dalla Chiesa Cattolica e non ho altre religioni! Nadia Magnetti (Torino)

Ayurveda: dal passato per curare il presente

“Ayurveda” è un termine di derivazione sanscrita che si compone di “ayus” (= “vita”) e “veda” (= “conoscenza”). Indica una tradizione medica nata in India più di 5000 anni fa. È una disciplina laica, formatasi prima dell’imposizione di qualsivoglia ortodossia. Si fonda sulla concezione dell’ essere umano come microcosmo , che fa parte della natura e ne riflette l’ordine. Quest’ultimo si compone di terra, acqua, aria, fuoco ed etere (lo spazio). Questi cinque elementi, nell’uomo, si esprimono attraverso tre energie vitali dette “dosha”: “vata” (aria ed etere), principio del movimento e della respirazione; “pitta” (fuoco e acqua), che presiede ai processi di trasformazione (metabolismo e vita intellettuale), e “kapha” (acqua e terra), l’energia statica (massa corporea e lubrificazione degli arti). La salute, secondo la concezione ayurvedica, consiste nell’equilibrio fra queste energie. Curare, pertanto, significa ricercare l’origine profonda dello squilibrio e sopperire alla carenza ...