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Un buon Natale tenebroso con Jennifer Radulović

Natale tenebroso a Brescia Macché “bianco Natale”. Macché “siamo tutti più buoni”. Il modo di festeggiare il 25 dicembre ha radici in feste cupe, legate alla temporanea morte della natura. E questo retaggio si è mantenuto fino in epoca moderna. Ne ha parlato la dott.ssa Jennifer Radulović , fondatrice del Circolo del Gotico .             La conferenza Natale tenebroso ha avuto luogo a Brescia, al teatro S. Giovanni Evangelista, il 2 dicembre 2017. Il pubblico era in larga parte composto da giovani, alcuni dei quali con un aspetto “dark”; ma anche da famiglie con bambini. Per entrare subito nello spirito, la Radulović e sua madre avevano approntato un delizioso “albero di Natale gotico”, decorato con pipistrelli, teschietti, gatti e una luna a far da puntale.              L’aspetto tenebroso della festa deriva dalla sua vicinanza al solstizio d’inverno : il moment...

Orgoglio e pregiudizio, ovvero The Nightmare Before Christmas

Quando si parla di “pregiudizi”, si pensa al classico paesello di comari spettegolanti, incapaci di rinunciare alle idee cui sono affezionate da sempre. Ma ad abbattere quel genere di pregiudizi ci vuol poco, se si ha meno di trent’anni, si hanno interessi culturali e si vive nell’era del villaggio globale.             Ben più difficile è liberarsi dai preconcetti elaborati durante gli studi universitari: la convinzione di essere destinati a un futuro eletto, di vedere più lontano rispetto a quei “bifolchi” che ci hanno cresciuto… di avere qualcosa da insegnare al “volgo profano”. I libri, i professori e gli amici fanno spesso di tutto per costruire intorno a questi pregiudizi una cattedrale difensiva: parole, parole e ancora parole, inanellate fra loro in modo da sembrare indistruttibili. Come testimoniano le leggende su Mago Merlino, le prigioni peggiori sono quelle d’aria.         ...

Quel certo non-so-che

Se c’è qualcuno in grado di spiegare a grandi e piccini la solitudine e la Sehnsucht dell’artista, quello è Tim Burton. Lo dimostra in Edward Mani di Forbice , ma ancor più –a mio avviso- in The Nightmare Before Christmas.             Il mondo del poeta –o, meglio, dell’attore di teatro- è quello della notte, in cui ogni illusione ed ombra assume concretezza. Ecco, dunque, che Burton piazza il suo artista-dandy nella Città di Halloween. L’atmosfera della festa, con la sua familiarità allo spettatore, lo catapulta senza sofisticherie nella sfera del lunare, del misterioso, dell’oscuro. Il tempo e il luogo della storia sono il non-tempo e il non-luogo degli archetipi, delle esperienze note all’Uomo in quanto tale, che consacra gli aspetti fondamentali del ciclo della vita nelle feste. Anche il suo lato più tetro (la morte, la paura) merita una consacrazione –che è appunto quella residua nella festa di Halloween.   ...