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Visualizzazione dei post con l'etichetta luoghi comuni

Dizionario dei luoghi comuni LGBT: Privacy/Ostentazione

Che bisogno c'è di ostentare? Sono cose private! È il turno della P - PRIVACY inestricabilmente unita alla O - OSTENTAZIONE Viviamo in un'epoca in cui molti non riescono a consumare un pasto senza postarne la foto su Instagram, in cui esistono cronache dei più svariati cavoli personali su Facebook e in cui ognuno può avere il suo minuto di celebrità su Tiktok... ma, se mostri o dichiari in qualche modo di essere una persona LGBT , stai ostentando cose private e questa pubblicità non sta bene.  Pare che sia ostentazione qualsiasi cosa : la foto di un bacio sulla spiaggia, una certa sessualizzazione del corpo (anche non particolarmente vistosa in senso feticista), la cornice di una foto di profilo, una menzione del tuo compagno o della tua compagna... Insomma, non devi manifestare la tua esistenza in quanto persona LGBT.  Pensa in che mondo vivremmo, se i paladini di questo tipo di "privacy" riuscissero a imporre le proprie regole in modo coerente... La gente dovrebbe n...

Dizionario dei luoghi comuni LGBT: Persone

Perché usare sigle come LGBT Perché mettersi etichette? Noi siamo persone! Il Dizionario dei Luoghi Comuni LGBT continua proprio con la... P - PERSONE Chissà quante volte avrete sentito frasi del genere... Questa storia dei "codici" che ci spersonalizzerebbero rientra anche nella retorica tipica di una certa politica (non sto a ricordare un comizio famosissimo di una donna/madre/cristiana altrettanto famosa). Ogni tanto, saltano fuori "filosofə" (e usiamo 'sto benedetto schwa, tanto per non far sopire le polemiche!) che si scoprono "contrariə alle etichette", credendo di aver sparato chissà quale originalità ispirata da Apollo. Quasi quasi, farò togliere il mio nome dai documenti, visto che non mi va di farmi etichettare come "Erica Gazzoldi" o "Gelsomina Vattelapesca". Scherzi a parte... esattamente, come va designata una situazione o una caratteristica, se non si accetta un'etichetta di qualche tipo? "Siamo quelli là, a ...

Dizionario dei luoghi comuni LGBT: Rappresentazione

La nuova parola del Dizionario dei Luoghi Comuni LGBT è...   R -   RAPPRESENTAZIONE    Questa pagina prende spunto da una lettera aperta inviata diversi anni fa a Giancarlo Berardi, il creatore della serie a fumetti Julia edita da Bonelli. L'autrice era una donna bisessuale che protestava perché Myrna Harrod, la serial killer ossessionata dalla bella protagonista, è lesbica. Le sue rimostranze si possono riassumere in questi termini:   Perché dobbiamo essere sempre rappresentati come criminali, pazzi, tossicodipendenti...? Siamo persone normali!   (E aridaje con 'sta "normalità" ...!)   Intanto, non è vero che siamo sempre rappresentati così. Persino film datati come Splendori e miserie di Madame Royale (1970) o La patata bollente (1979) mettevano in discussione l'idea dell'omosessuale come reietto depravato, creando figure umanamente assai simpatiche. Poi, beh... criminali, pazzi e tossicodipendenti non sono forse persone n...

Dizionario dei luoghi comuni LGBT: Normalità

Prosegue il viaggio nei luoghi comuni a sfondo LGBT . Oggi, il lemma è...    N - NORMALITÀ   Ah, la normalità...! È uno dei miei argomenti preferiti . La prima cosa che mi fa venire in mente questa parola è una scena di Frankenstein Junior :   Dobbiamo sembrare persone normali!   Nella scena successiva, il protagonista mente spudoratamente a un poliziotto circa l'esistenza del mostro che ha creato. È invece più difficile capire il senso di questa frase quando viene pronunciata nel mondo reale, soprattutto in merito alle persone LGBT . Intanto, l'implicazione è che essere qualcosa di diverso da cis-etero significhi venire da un mondo altro: forse Narnia , forse Marte, chissà. Altrimenti, perché dovremmo "sembrare" qualcosa che "non siamo", ovvero "normali"? Inoltre... esattamente, com'è l'identikit della "persona normale"? Look da maranza, come tanti ragazzi delle scuole medie pubbliche? Coda di cavallo e pan...

Dizionario dei luoghi comuni LGBT - Ghettizzazione

È arrivato il Pride Month . Perché non festeggiarlo con un po' di sana lingua di vipera, rigorosamente arcobalenosa? Il buon Gustave Flaubert compose un Dizionario dei luoghi comuni. Circa la galassia LGBT , i luoghi comuni non mancano di certo.  Per oggi, proponiamo la...   G - GHETTIZZAZIONE   Non frequento locali o associazioni LGBT , perché sono una forma di ghettizzazione. Dobbiamo vivere in mezzo alle altre persone.   Allora, basta con i circoli di caccia e di pesca: cacciatori e pescatori sono gente normale che deve vivere con gli altri. Perché devono andarsi a rinchiudere in un'associazione tutta per loro? Basta con i concerti e i raduni metal: che bisogno c'è di marchiarsi con tutto quel cuoio e quelle borchie? Non possono ascoltare musica a casa loro? Anzi, perché non ascoltano la stessa musica di tutti gli altri? Smettiamo di creare club di tifosi fregiati dai colori della propria squadra: è roba che serve solo a metterci gli uni contro g...

Esce "Santarelline e donne di mondo"

  Scrivere Streghette mie è stata un'avventura tanto divertente che mi è venuta voglia d'inventarmi qualcosa di simile - ma, stavolta, su stereotipi diversi. Da questo, è nato Santarelline e donne di mondo (Amazon, 2020): una visita ironica a sedici personaggi letterari femminili. I due profili citati nel titolo sono infatti ben presenti nella narrativa, così come nell'immaginario comune (e tanti saluti a decenni di riflessioni sulla donna...).  Una seconda occhiata ha mostrato il classico elefante nel salotto: i personaggi considerati, scelti in quanto particolarmente emblematici, si distribuiscono tra Settecento e Novecento . Un arco temporale brevissimo, se consideriamo invece che le dieci "streghette" provenivano da qualsiasi epoca (Lilith, addirittura, risaliva ai Sumeri...!). Come mai? Beh, una spiegazione possibile c'è ed è formulata nell'introduzione al libriccino. Vi avviso subito che non è affatto romantica e che l'ho espressa senza mezzi te...

Giocare è una cosa seria: liberare per far crescere

La Mostra del Giocattolo Antico , in corso all’ex-bocciodromo di Manerbio dal 29 settembre al 14 ottobre 2018, ha fornito l’occasione per una conferenza: “La funzione educativa di giochi e giocattoli liberi da stereotipi” (10 ottobre 2018). La relatrice era Laura Mentasti.  La sua esposizione ha preso inizio dalla domanda canonica che si sentono spesso rivolgere coloro che desiderano acquistare un balocco: “Da maschio o da femmina?” Come scegliere, dunque?             Secondo la pedagogista Maria Montessori (Chiaravalle, 1870 - Noordwijk, 1952), il gioco è il lavoro del bambino : ovvero, la sua occupazione essenziale e irrinunciabile. Lo psicologo Jean Piaget (Neuchâtel, 1896 - Ginevra, 1980) lo considerava una finestra sullo sviluppo e uno strumento per il medesimo: osservare un bambino che gioca permette di capire molto di lui;   tale attività è anche un modo per soddisfare suoi bisogni essenziali. ...

Coming out al centro islamico

Lo chiamano “moschea”, ma è - di fatto - una sala polifunzionale, per le esigenze della comunità musulmana locale. Quando non è impiegata per la preghiera collettiva, i tappeti vengono arrotolati e lasciati da parte. Stamattina, sono comparsi cinque banchi. Servono agli allievi del corso di arabo per italiani. La classe, quando è al completo, non supera i cinque elementi. Quasi tutti donne. Oggi, sono in tre: una quarantacinquenne, una sulla trentina e una che dovrebbe aver superato i cinquanta.             La maestra è una ragazza tunisina, naturalmente a capo velato. L’esercizio - fra i mugugni quasi generali - è di lettura. La storiella di una piccola tartaruga (è un po’ presto per essere iniziate all’alta letteratura araba).              La quarantacinquenne, enfant terrible della classe, cerca ogni modo per alleggerire la lezione a suon di risate. «Cosa vuol di...

Una domenica fra donne

Al centro del tavolino rotondo, il piatto con gli assaggi pescati dal buffet. Una bottiglia di Gutturnio va vuotandosi.             Il sole, su quel giardino coi gazebi, è limpidissimo. Le ragazze siedono in crocchi, o passano come farfalle, nei loro abiti fiorati. Nel gruppo del tavolino rotondo, fervono le notizie sul dopolaurea delle conoscenti.             «E lei? Si è sposata?» domanda la prima amica alla seconda. «No» risponde l’altra. «Lui è stato assunto in uno studio legale, ma non viene pagato». «E lei?» «Oh, lei ha già un lavoro fisso e guadagna per tutti e due. Ha trovato la casa e paga le bollette. Ma lui non vuol saperne di farsi mantenere, nemmeno temporaneamente. “Ma che uomo sono io, in queste condizioni?” le ha risposto. Fra l’altro, lui non vuole che i suoi genitori gli paghino il matrimonio. “Ma sposami pure in Comune, con l’anello di bigiotteria...

Tesoro alla cacciatora

Cari amici, sotto le feste, i canali televisivi si riempiono di stuzzicanti (o stucchevoli) prodotti. Di successo sicuro sono quelli del genere tesoro alla cacciatora. Arche perdute, geroglifici a sorpresa, antichi tomi e città sepolte: ecco come replicare un piatto facile, ma saporito. Ingredienti: 1.       Un eroe: palesemente, la sua occupazione quotidiana è la palestra. Nel tempo libero, si dedica alla caccia di tesori antichi e pericolosi; 2.       Una gnocca. Poliziotta, archeologa, studiosa o semplicemente di passaggio: l’importante è che sia gnocca. Senza di lei, la profusione di fascino plastificato che l’eroe emana andrebbe sprecata. È importante che lei mostri anche una parvenza di cervello, perché nessuno possa dire che il film “mercifica la donna” o simili. Deve essere anche… ho già detto “gnocca”? 3.       Il reggimoccolo: nella variante “secchione” o “giullare”, serve a stemperare i ...

Se capovolgi il mondo...

Lo ammetto: sono nettamente favorevole al matrimonio fra etero. È vero che gli etero pretendono che ci sia per forza una valutazione positiva della loro eterosessualità, non ammettono che qualcuno la consideri “un difetto”. Però, sono comunque persone come tutti gli altri e, se due di loro si amano davvero, non vedo che male ci sia a permetter loro di metter su famiglia. Certo, gli etero fanno propaganda perché la loro idea di famiglia sia considerata la migliore e perché i loro matrimoni siano più tutelati dei nostri. Pur di arrivare a questo, votano politici e ammirano personaggi pubblici che offendono e denigrano costantemente tutto ciò che abbiamo di più caro nella nostra vita. Però, lo fanno perché si sentono svantaggiati dal funzionamento della società. Bisogna capirli. Mi rendo conto che, dicendo così, posso essere accusata di vittimismo e di schierarmi con coloro che ci accusano di “eterofobia” – una cosa che non esiste, lo sanno tutti. Tuttavia, se non ci si mette nei loro ...