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Visualizzazione dei post con l'etichetta silvia avallone

L'almanacco delle cicogne

R. è appena tornato dal Librino, un quartiere di Catania dove ha tenuto un corso in una scuola media. Per intenderci: secondo lui, al confronto con il Librino, “Scampia di Napoli è Disneyland”. <<Eravamo in cortile>> racconta <<e una delle mie allieve, a un certo punto, ha fatto un gesto di saluto verso una casa vicina. Alla finestra, erano affacciate due donne e una neonata. “Chi saluti?” le ho domandato. “Mia madre, mia nonna e mia figlia !” ha risposto, sorridendo>>. Non la sentivo da anni. Eravamo compagne d’asilo; lei deve avere un anno meno di me, ovvero 22, attualmente. “ Con lui, va tutto benissimo! Aspettiamo anche un bambino che è in arrivo fra poco, mancano 2 settimane circa.... Il resto tutto bene. Lui lavora; io, come puoi immaginare, adesso non posso, aspetterò un po’!!!! Intanto, aspetto il mio evento; per il lavoro, più avanti, vedrò...” mi ha scritto l’anno scorso. Lui era il fidanzato, con cui ha ormai messo su casa . Hanno condiviso le f...

A Silvia Avallone

o                                                         Gentile Silvia Avallone, ieri ho terminato di leggere "Acciaio". Sto ancora rielaborando le (ottime) impressioni che mi ha lasciato. Del resto, trovo che in un romanzo sia apprezzabile soprattutto questo: la capacità di lasciare al lettore una miriade di punti interrogativi, come tante piccole porte. Verrebbe voglia di definire la tua opera "verista", per il vivido ritratto della realtà che descrive e l'evocazione di una piccola, vivissima comunità. Tuttavia, è evidente il soffio di sensibilità femminile che lo pervade e regge, cosa che lo distingue dal Verismo comunemente detto. Non si può dire che il romanzo sia basato sui "colpi di scena"; tuttavia, sorp...