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Il maiale: dall’iconografia dei santi al design industriale

Del maiale non si butta via nulla. Anche a livello estetico. La devozione popolare lo vuole persino nell’alto dei cieli, al fianco di S. Antonio abate . Esso ricorda il grasso suino col quale si fabbricavano i medicamenti contro l’ergotismo e l’ Herpes zoster : il “fuoco di Sant’Antonio”, appunto. Nel IX sec., le reliquie di S. Antonio furono traslate da Costantinopoli alla Motte-Saint-Didier, in Francia. Qui, dove già c’era un monastero benedettino, venne istituita una comunità laica che curasse i malati nel modo suddetto. Quella prima comunità laica si trasformò gradualmente nell' Ordine Ospedaliero dei canonici regolari di sant'Agostino di sant'Antonio Abate, o degli “Antoniani” , approvato nel 1095 da papa Urbano II e confermato nel 1218 da una bolla di Onorio III. Un privilegio accordato agli Antoniani fu quello di poter allevare maiali per uso proprio.             Uno dei maiali dipinti da Mario Cantaboni per ELIOPIG. N...

Rispettare gli animali, rispettare l'Animale

Temo che gli animali vedano nell'uomo un essere loro uguale che ha perduto in maniera estremamente pericolosa il sano intelletto animale: vedano cioè in lui l'animale delirante, l'animale che ride, l'animale che piange, l'animale infelice. (FRIEDRICH NIETZSCHE) La dea Afrodite a cavallo di un cigno , animale sacro a lei e ad Apollo (dalla tomba F43 Kameiros, Rodi). Una mia conoscenza di Facebook, in un paio d’occasioni, ha espresso gradimento per il mio “ interesse verso le altre forme di esseri viventi , al di là di cani e gatti.” Non ho mai aderito ad associazioni di stampo animalista. Però, mi par che valga la pena di spendere qualche parola in merito. Perché la questione tocca un nodo di fondamentale importanza spirituale: il rapporto fra Uomo e Animale , intesi come due componenti di uno stesso essere.             Per “Uomo”, s’intende qui qualcosa di assai simile all’ Ego freudiano e al λογιστικόν pla...

Polli d'allevamento

Vivono stipati in alloggi ristretti. Il loro cibo è artificioso e insano. Sono imbottiti di medicinali, per compensare le condizioni di vita non salutari. Mai aria limpida, mai contatto con la terra. La loro luce viene da lampade, non dagli astri. Conducono un’esistenza anaffettiva; si riproducono con ritmi innaturali che, spesso, necessitano di ricorso a biotecnologie.  Polli d'allevamento Il ritmo della loro giornata è così frenetico che non hanno nemmeno tempo di farsi domande. Non di rado, sono tanto anestetizzati da qualunque stimolo creativo, intellettivo o sentimentale da non provare nemmeno interesse per le questioni esistenziali. Qualora se ne ponessero, probabilmente, si troverebbero a guardare nella voragine dell’assurdo. L’unico fine delle loro vite è quello di essere comprati e venduti. Ma non lo sanno. A quasi ogni parte del loro corpo, a ogni loro funzione fisiologica può essere assegnato un prezzo di mercato, volendo. Bellezza, sentimento, desiderio… Spre...

Il confine sottile

Temo che gli animali vedano nell'uomo un essere loro uguale che ha perduto in maniera estremamente pericolosa il sano intelletto animale: vedano cioè in lui l'animale delirante, l'animale che ride, l'animale che piange, l'animale infelice. (FRIEDRICH NIETZSCHE) Li accompagnava una cadenza di rami crocchianti, di terra umida calcata. Licia aspirava gli ombrellini dei sambuchi, l’argento di betulla. Il suono dei loro passi pungeva le radici dei faggi. La schiena ossuta di Cesare le apriva il sentiero. Lei guardava la sua nuca bruna, fresca d’un taglio nei capelli folti e forti. Si fermarono davanti a cespugli in cui si aprivano le coroncine delle rose canine. Il giovane inspirò a fondo. «Aspetta lì». Si avvicinò, felpato, ai cespugli. Tese una mano e, come in una carezza, scostò le foglie crespe.             Una lupa dal manto grigio-marrone levò verso di lui gli occhi affusolati. Nei bulbi chiari, le pupille ...

Corsa all'utopia

Può essere letta come una parodia dei film d'azione su evasioni rocambolesche. Galline in fuga, effettivamente, non risparmia ironia, a partire dall'ambientazione: un allevamento di pollame. Come ricorda a più riprese Mrs. Tweedy, la proprietaria, un "cervello di gallina" non gode di grande stima. Tuttavia, fin dai primi fotogrammi, le pennute protagoniste si caratterizzano per scaltrezza, capacità organizzative e volontà di riscatto. Qualità espresse al massimo grado da Gaia, la "rossopiumata" che guida i tentativi di evasione dall'allevamento-lager. Su di lei si accanisce la repressione dei signori Tweedy. E qui il tono si fa serio. Gaia viene perseguitata perché intelligente e volitiva. Soprattutto, più d'ogni altra è capace di pensare ad una vita alternativa: "Non ho mai sentito l'erba sotto le zampe..." Messaggio che potrebbe anche farsi animalista. Ma il lungometraggio d'animazione va oltre e fa delle galline una metaf...