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Visualizzazione dei post con l'etichetta criminalità organizzata

Regola numero 1: Non esiste

Una storia d’amore e d’amicizia è contro la mafia? Sì, perché la criminalità organizzata si ciba di sottomissione e di rivalità, che sono l’esatto contrario dei suddetti sentimenti. È l’idea alla base del romanzo di Alessandro Lucà: Ti proteggo io (2020, Edizioni Iod).              La compagnia Teatro Diversivo ne ha tratto uno spettacolo che ha proposto al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, la sera del 26 maggio 2024. La regia è stata curata da Dora Lazzari, l’adattamento era di Luca Iuliano; dell’aiuto regia e delle luci si sono occupati Alice Salogni e Marino Maccarinelli. La trama è la seguente.             Stefano Conti (Simone Faberi) è uno scrittore arrivato al successo con un solo romanzo, ma pesantemente afflitto da un perduto amore. L’abbandono della sua Giulia ha seriamente compromesso la sua stabilità fisica e psicologica. Deve arrivare a ripete...

Per la Jangada di Manerbio, nuova sede sottratta alle mafie

Quando si dice che l’argomento “mafie” non è mai “troppo lontano” , lo si dice sul serio. Un locale confiscato alla criminalità organizzata esiste anche a Manerbio , in via Verdi 94. Qualcuno lo ricorda per la pizzeria che ospitava; ma il pizzaiolo, ovviamente, era solo un ignaro affittuario con le mani pulite.               Circa due anni fa, l’amministrazione comunale di Manerbio fu contattata dall’ ANBSC (Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati) . La proposta era quella di occuparsi della nuova destinazione di questo immobile. Un compito non facile, ma che è stato intrapreso. Che fare? Concedere il locale a un’associazione o a un’attività commerciale? È stato trovato un modo per salvare capra e cavoli: assegnare lo spazio alla Jangada , un’associazione manerbiese che esiste da più di vent’anni e che ha scelto come simbolo la tipica imbarcazione dei pescatori brasiliani. Essa gestisce un punto vendita Altromercato , dedicato al com...

In nome del figlio: le Donne Oltre ricordano Saveria Antiochia

Presentazione In nome del figlio (2017, Melampo) con "Donne Oltre" di Manerbio Il 9 maggio 2018, l’associazione manerbiese “Donne Oltre” ha invitato al Teatro Civico “M. Bortolozzi” Jole Garuti , direttrice dell’Associazione Saveria Antiochia Osservatorio Antimafia e autrice di In nome del figlio (2017, Melampo) . Con lei, c’era Elena Palladino , che ha presentato “Orto Libero”: un’iniziativa condotta all’interno del carcere di Verziano, che consiste in attività di orticoltura e floricoltura. Al progetto, partecipano associazioni come Libera, Coop. Pandora, Coop. La Mongolfiera, Terra e Partecipazione.              La serata a Manerbio è stata condotta da Massimo Gobbi , socio onorario di “Donne Oltre”. La Palladino ha menzionato l’atteggiamento delle detenute verso “Orto Libero”, vissuto come una “pausa intima”: un momento in cui vengono riservate alle piante le cure non destinabili ai figli lontani. Questo (oltre al ...

Via la benda dagli occhi

Alla favola del “Nord senza mafia” non crede (o non dovrebbe credere) più nessuno. Per questo, all’I.I.S. “B. Pascal” di Manerbio, il 28 marzo 2017, si è presentato in Aula Magna Mario Bruno Belsito, membro della Rete Antimafia Provincia di Brescia e dell’associazione “Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato” a Cinisi (PA).              Brescia sarebbe nota agli ambienti investigativi come “la lavatrice d’Italia”: un grande bacino di riciclaggio di denaro sporco. Le attività in cui esso viene reinvestito sono, perlopiù, i “compro oro”, l’edilizia (case costruite, ma non abitate), i supermercati (attivi anche con scarsa clientela), i locali di svago (con tanto di spaccio di stupefacenti). Il sito della Rete Antimafia Provincia di Brescia  pubblica l’elenco dei beni confiscati nei nostri dintorni. Essi ricevono destinazioni di pubblica utilità: asili, sedi di associazioni, sale comunali… Il problema sottolineato da Belsito è che tra il seques...

Non può piovere per sempre

«Cosa sei? Un fantasma? Un pagliaccio?» «Qualcosa del genere…» La morte fa vedere qualunque cosa sotto una luce di distacco e il distacco genera umorismo. Per questo, probabilmente, Eric Draven (Brandon Lee) ha adottato un trucco sardonico, una volta tornato dalla tomba. I suoi dialoghi con i nemici sono contrassegnati da un impeccabile sarcasmo, che rende la resa dei conti uno spettacolo di delizioso humour nero. Però, il resto della figura di Eric è funereo. E il corvo che veicola la sua anima è sempre presente, a ricordargli che lui appartiene ormai al mondo delle ombre.             Non sto neppure a descrivere quale lusinga sia la somiglianza fra il mio nome e quello del Corvo. Né sottolineerò il mio amore per la colonna sonora e l’estetica del film, appunto The Crow   ( Il corvo , 1994; regia di Alex Proyas). Lo si potrebbe considerare un tributo (involontario?) al gothic rock, oltre che alla musica metal e punk. Ol...

La danza del serpente, ovvero La filosofia dei supereroi

“Questa è la danza del serpente/che vien giù dal monte/per ritrovare la sua coda/che ha perso un dì…” recita una filastrocca. Anche Beatrix (Uma Thurman), dopo quattro anni di coma, parte per “ritrovare la sua coda”: i pezzi del proprio passato dilaniato. La trama di Kill Bill  è nota: un’ex-killer professionista –Beatrix, appunto- subisce un attentato da parte della Deadly Viper Assassination Squad, alla vigilia delle nozze. Uscita (o, meglio, fuggita) da un luogo di cure tutt’altro che caritatevoli, va alla ricerca dei membri della Squad, per vendicare su di loro la perdita dello sposo (Chris Nelson) e, ancor più, quella della bimba che già portava in grembo (non sapendola sopravvissuta). L’impresa riuscirà senza scampo, almeno a giudicare dal nome in codice della protagonista: “Black Mamba”, un rettile che, in Africa, sarebbe sinonimo di morte sicura. L’ultimo obiettivo, appunto, sarà l’ “incantatore di serpenti” Bill (David Carradine): ex-boss della Sposa, padre biologico d...

La macchina del fango

“Da un po’ di tempo vivo come una sorta di ossessione, un’ossessione che riguarda la macchina del fango, il meccanismo con cui si arriva a poter diffamare qualsiasi persona. E ho quest’ossessione perché sono nato in una terra in cui chiunque abbia deciso di ostacolare la criminalità organizzata ha sempre subìto questa sorta di delegittimazione totale. Persino chi viene ucciso, chi è morto e caduto per contrastare le mafie, viene diffamato. E quindi sono sensibile, ho come il nervo scoperto verso questo meccanismo. […] Cosa succede in Italia quando si dà fastidio a chi comanda? Si attiva una macchina fatta di dossier, di giornalisti conniventi, di politici faccendieri che cercano attraverso media e ricatti di delegittimare i rivali. […] Qualunque sia il tuo stile di vita, qualunque sia il tuo lavoro, qualunque sia il tuo pensiero, se ti poni contro certi poteri questi risponderanno sempre con un’unica strategia: delegittimarti.” ROBERTO SAVIANO   Da: Roberto Saviano, “...

Mamma Giustizia (2)

P., una volta tanto, si sfoga. <<Era una banale controversia di condominio>> racconta. <<Io ho portato al giudice un faldone intero, per documentare le fesserie che erano state fatte. Sai cosa mi ha risposto? “Mah… Non ho tempo di leggere tutta quella roba. Prenderemo un paio di fogli a caso e basteranno…” E invece no. Se ho portato un fascicolo intero, significa che le cose che non andavano erano molte e da quello non si può prescindere, se si vuole dare una sentenza adeguata. Lasciamo perdere come viene custodita la documentazione… Avrei potuto prendere un fascicolo qualunque, sfruculiare o farlo sparire, a mio piacere…>> P. racconta anche di fogli macchiati di sugo, ricordo di letture affrettate durante la merenda, magari davanti al televisore. In un altro caso, aveva richiesto un risarcimento per danni. <<Abbiamo ragione al cento per cento>> gli aveva detto il suo avvocato. <<Però, guarda, non posso assicurarti niente… Dipende da come i...

Il prezzo del mondo

Tutto avrei pensato, tranne che mi sarei commossa, guardando Scarface (1983) . È stata una reazione quasi dissacrante, considerando che si tratta del capolavoro del genere gangster movie –non proprio un polpettone melenso. In particolare, la celeberrima scena della motosega era proprio pulp e splatter come l’aveva preannunciata Saviano. Tutto quel sangue per concludere una transazione commerciale… e mo’ chi pulisce???             Comunque, a mente più riposata, quella commozione non era così ingiustificata. Ἔλεος si accompagna sempre a φόβος. È la formula della tragedia.             All’inizio, avevo pensato a Sofocle, alla solitudine feroce del suo Aiace. Ma è più calzante il paragone colto da Roberto Saviano: quello con Achille, il guerriero che va incontro a una morte prevista e, forse soprattutto per questo, sa che vale la pena di combattere senza risparmiarsi...

Mettiamoci in gioco

Sabato 9 giugno alle 14,30 molte associazioni pavesi si ritroveranno davanti alla Stazione Ferroviaria di Pavia, per dire un corale “NO” al fenomeno del gioco d’azzardo, del quale la Provincia Pavia detiene il triste primato. Secondo un’indagine pubblicata a gennaio da Libera, Pavia è la provincia italiana con la più alta spesa pro capite per il gioco d' azzardo: 2.892 euro l'anno per abitante. Nella nostra città funzionano pressoché a ciclo continuo ben 520 videopoker: una macchinetta mangiasoldi ogni 136 persone. A livello nazionale ogni italiano spende in media 1.000 euro all' anno per «Gratta e vinci», lotterie o altri giochi su cui lo Stato intasca delle imposte: un mercato da 76,1 miliardi di euro, con un incremento del 13% nell’ultimo anno. In questa classifica Pavia è la provincia con la più alta spesa pro capite in scommesse - il doppio della media nazionale. Questo fenomeno va a colpire in particolare fasce già a rischio fragilità come gl...

Sull'attentato di Brindisi

Milano, 20 maggio 2012                                                                                    COMUNICATO STAMPA LIBERA SULL'ATTENTANTO DI BRINDISI: NO ALLA VIOLENZA, SI' ALLA SPERANZA PARTIAMO DALLA SCUOLA PER VINCERE LA PAURA Non sappiamo ancora cosa ci sia dietro l'inaudito attentato all’ingresso della scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Ci uniamo alle parole di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera al suo arrivo a Brindisi dopo l'attentato: "Proviamo un grande dolore e vogliamo innanzitutto esprimere tutta la nostra vicinanza a...