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Visualizzazione dei post con l'etichetta sogno e realtà

"La stranezza": Pirandello, il teatro e la realtà

Sono nati vivi e vogliono vivere. Poco importa che siano “solo” personaggi: come si nasce fiore, albero o pietra, così pure si nasce personaggio. Hanno un loro moto, loro pensieri, loro sentimenti. Più che creazioni, sono figli. Ma il loro padre non riesce a metterli al mondo. Non può o non vuole scrivere quel benedetto dramma. Per lui, evidentemente, loro sono troppo veri per poterli inquadrare nelle convenzioni del teatro. Ecco, dunque, che i sei personaggi gli sfuggono di mano (apparentemente) e vanno a cercarsi un altro potenziale genitore.  Foto tratta da Wired.it             È la celeberrima trama dei Sei personaggi in cerca d’autore (1921), il capolavoro di Luigi Pirandello. La storia della composizione di questa commedia ha ispirato un film ugualmente tragicomico, La stranezza (2022; regia di Roberto Andò). Il cast è certamente di richiamo, visto che vede Toni Servillo nei panni del grande autore siciliano, nonché ...

Come fossi una bambola...

Provate a pensare alle storie incentrate su una bambola o su un automa che sembra una persona vera . Il panorama è ampio, vero? Il tema è vivo e inquietante, almeno da quando le tecnologie umane sono in grado di imitare discretamente la vita. Creare un essere che ha un volto e si muove può essere entusiasmante: unisce la commozione del diventare genitori al compiacimento per le proprie capacità. Ma, se la vita può essere prodotta dalle mani e dagli strumenti… che senso ha distinguere una persona da un oggetto? Cosa siamo davvero noi? Cos’è quella che chiamiamo “anima”?              Non a caso una stupefacente bambola meccanica è al centro di un famoso e tenebroso racconto di E.T.A. Hoffmann, L’uomo della sabbia ( Der Sandmann ) . Correva l’anno 1815; nei libri di letteratura, quel periodo è contrassegnato come “romantico”. Questa stagione dà vita anche a una produzione di racconti gotici e fantastici; questi ultimi, in partic...

La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica

Ciò che amo, nella critica letteraria di Mario Praz (Roma, 1896 – 1982), è il fatto che sia coinvolgente come un romanzo. Quando si focalizza su letteratura gotica, Romanticismo e Decadentismo, poi, m’invita a nozze.  Gustave Moreau, Salomé che porta la testa di San Giovanni Battista su un piatto (1876)             Mi riferisco a La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (prima edizione Sansoni 1930; quinta edizione BUR Saggi aprile 2015). Una rispettabile orgia.             Entra subito in argomento con la “bellezza medusea” : quella che Shelley trovava nella Medusa esposta nel Corridoio del Cinquecento degli Uffizi e attribuita prima a Leonardo da Vinci, poi a un anonimo fiammingo. ‘Tis the tempestuous loveliness of terror , che anche il Faust goethiano gustava nella Notte di Valpurga, contemplando il fantasma della decapitata Gretchen. Un ani...

Esce il booktrailer di "Anime sparse"

Come sempre, la pubblicazione più recente è accompagnata da un breve video con funzione di booktrailer . In pochissimo tempo, vengono riassunte e presentare le tematiche della raccolta di racconti Anime sparse  (Amazon, 2018) : le storie di "vampiri e dintorni", molte delle quali sono gothic a sfondo pavese; l'eros e gli intrecci tra diversi affetti; i cambi di prospettiva in stile René Magritte, con tanto di sorpresa finale.  La raccolta è ampia; benché divisa in tre sezioni, la si può percorrere nel senso preferito, saltando da un titolo all'altro, come la fantasia suggerisce. Un solo piccolo avvertimento: lasciate l'ultimo brano come dulcis in fundo... Non rovinatevi il sapore. Dopodiché: buona visione e, se vorrete, buona lettura! Anime sparse è disponibile come Kindle e paperback .

Dieci anni di "Anime sparse": escono i racconti

Erica Gazzoldi, Anime sparse (copertina) Anime sparse (Amazon, 2018) raccoglie dieci anni di racconti brevi. Non bisognerà dunque stupirsi, se vi si troveranno variazioni di stile e di spirito. I racconti sono però uniti da un fil rouge che fa esplicito riferimento alla poetica di Federigo Tozzi:  Ai più interessa un omicidio o un suicidio; ma è ugualmente interessante, se non di più, anche l’intuizione e quindi il racconto di un qualsiasi misterioso atto nostro; come potrebbe esser quello, per esempio, di un uomo che a un certo punto della sua strada si sofferma per raccogliere un sasso che vede e poi prosegue la sua passeggiata. Tutto consiste nel come è vista l’umanità e la natura. (Da: Come leggo io, 1919) La sezione A volte riguarda vampiri, licantropi e altre creature dark fantasy. Il titolo riprende il primo verso della poesia che introduce questa parte della raccolta: Talor, nelle case, nasce un vampiro. Sotto la patina dell'accidentalità, del "caso strano...

Essere o apparire, questo è il dilemma

La vita è teatro e il teatro la finzione più vera. Questo potrebbe essere il motto della compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” . Essa ha già partecipato a feste cittadine, fornendo figuranti per la Shopping Night 2016 (a tema “Canto di Natale di Ch. Dickens) e per il Carnevale 2017, interpretando i conti Luzzago . Il 22 aprile 2017, hanno esordito al Teatro Sociale di Quinzano d’Oglio con la loro prima commedia, “Essere o apparire: questo è il dilemma” . Ha già avuto luogo una replica al Teatro Gonzaga di Ostiano, in provincia di Cremona (6 maggio 2017). L’allenamento degli attori, la drammaturgia e la regia erano a cura di Davide Pini Carenzi , regista e attore professionista. Scene e costumi sono stati a carico della compagnia stessa, mentre di luci e suono si è occupata Augusta Capra.              “Essere o apparire: questo è il dilemma” è tratta da “Fumo negli occhi” (2002) di Faele e Romano. Il riadattamento ...

Elogio del piccione

Credo che molti di voi conoscano bene quel meme: “Discutere con certa gente è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere il miglior giocatore del mondo, ma lui rovescerà i pezzi, cagherà sulla scacchiera e se ne andrà in giro tronfio e impettito.” Il paragone è sovvenuto diverse volte anche alla sottoscritta, quando le capitava di dover ragionare con chi non aveva voglia di imparare alcunché o di rendersi conto che non esisteva solo il suo punto di vista. E si badi bene che mi riferisco a casi in cui l’argomento non toccava la vita del “piccione” di turno e la sua trattazione richiedeva solo un minimo di calma e interesse. Sono la prima a non sopportare coloro che scambiano per scacchiera l’esistenza altrui.              Tuttavia, mi domando se tutti i piccioni vengano necessariamente per nuocere. Perché quello che si consuma su quei quadrati in bianco e nero IN SOSTANZA E VERITÀ, NON È ALTRO CHE UN GIOCO (Elsa...

Le rose della notte - III, 1

Parte terza: Il canto della mosca 1. Quella notte di metà ottobre, un sogno aleggiò sulla materia cerebrale di Margherita, come un Incubus insolitamente aereo. Vide membra nel pieno fiorire dei loro muscoli e nervi, tese in una posizione innaturale. Una croce. Ma, anziché essere legata a due legni incrociati, la figura era stretta da steli di rose d’un rosso quasi nero e ritorte come funi. Rivoli di sangue arabescavano lo splendido corpo, michelangiolesco nel suo vigore, ma – inequivocabilmente – di donna.      Lo sguardo onirico di Margherita risalì fino al volto, reclinato su una spalla. Labbra nere, fronte e guance rigate di porpora – ma sorridente come una sfinge. Il viso di Diana. Gli occhi mori, rilucenti nell’estasi dello strazio, si posarono su di lei. La ragazza ne bevve il potere ipnotico, perdendo il senso del proprio peso immaginario. La bocca della tormentata si stava muovendo. Senza alcun suono, Margherita ne comprese le parole. ...

Il Canto di Natale

Il 27 novembre 2016, il Teatro dei Bambini è arrivato alla sua terza puntata. Presso il Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio, la compagnia “IL NODO Teatro” ha messo in scena un classico in ogni senso: “Il Canto di Natale”. Com’è noto, la vicenda è tratta da un romanzo di Charles Dickens  (Landport, Portsea, 1812 - Gadshill Rochester 1870), pubblicato nel 1843. Proporlo a un pubblico di bambini è stato facile, dato il carattere semplice e fantastico della vicenda. Cifra stilistica, peraltro, tipica di Dickens, che travestì i propri infelici ricordi d’infanzia e i problemi sociali di Londra con un manto quasi fiabesco.  Sul palco del Bortolozzi, sono saliti Francesca Carini, Danilo Furnari, Ferdinanda Onofrio e Fiorenzo Savoldi, diretti da Raffaello Malesci.             La trama era quella consueta. Ebenezer Scrooge, ricco uomo d’affari londinese, è detestato e abbandonato da tutti per un’ovvia ragione: disprezz...

La nipote del diavolo - I, 2

Parte I: Fili pendenti 2. Amedeo si lasciò galleggiare in un lattiginoso senso di voluttà. Il volto perlaceo di Nilde emanava su di lui un lume come di luna, rischiarato da due iridi azzurre. Il giovane tese una mano verso di lei.             Una vescica dolorosissima gli attraversò la pelle del palmo.  Nilde scoccò una risata metallica: «Come? Non sapevi che il ghiaccio brucia?» Amedeo sentì le dita affusolate e forti di lei stringergli le spalle e spingerlo all’indietro. Avvertì, contro la schiena, qualcosa di duro. Una punta in metallo.             Le punte divennero due, tre, cento, premute contro le sue membra. La ragazza emise un sospiro ironico: «Ah, già… “La vergine di ferro”. Mi aveva soprannominato così mio zio… Darmi il nome di uno strumento di tortura era il suo modo di essere affettuoso».        ...

Belle e pericolose

Una fanciulla virtuosa, di stilnovistica memoria, trepida per il suo bel cavaliere lontano. Manco a dirlo, la sua reazione è pregare: sotto una quercia, in una notte spettrale. Tipico quadretto dell’immaginario romantico di Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), con cui comincia la sua Christabel (1797-1800): poemetto narrativo mai terminato, di cui esistono solo le prime due parti. Esse raccontano, per l’appunto, della giovane ed angelica Christabel, figlia di un castellano. Una notte – mentre sta pregando sotto la quercia, appunto – incontra la sua coetanea Geraldine, come lei nobile e affascinante. Questa le racconta di essere stata rapita da una masnada e abbandonata momentaneamente nel bosco. La buona Christabel, naturalmente, le offre ospitalità e sicurezza nel castello paterno. All’arrivo di Geraldine, si verifica ogni sorta di segno soprannaturale e di malaugurio – compresa un’apparente reazione isterica della straniera, davanti alla benedetta memoria della madre di Christabel...

La vergine di ferro - II, 5

Parte II: Il Cigno Bianco e il Cigno Nero 5. Mentre Nilde e Amedeo superavano la sottile linea d’ombra dell’amicizia, Isabella era insonne. La sua finestra era aperta e guardava sul condominio che ospitava, al pianterreno, l’appartamento di Amedeo. Le sembrava che, in una delle sue stanze, la luce fosse ancora accesa. “Starà studiando” si disse. Ma non era in sessione d’esame.              Lo immaginò, allora, insonne come lei. Sul suo letto perennemente sfatto, si affollavano manuali per la lettura dei tarocchi, romanzi fantasy, libri di preghiere d’ogni religione. Ovunque, campeggiavano i suoi coloratissimi dipinti ad acrilico, ispirati alle vetrate delle chiese. Sulla parete di fronte al letto, campeggiava la locandina di un teatro, con un vecchio annuncio de Il lago dei cigni. Il Cigno Bianco Odette danzava sulla carta, perennemente fissato nella propria posa aerea. Isabella si immaginò danzare come lei,...

Incubo ricorrente

Spesso m’abbacina un sogno sardonico di luci tintinnanti in una fiera o, meglio, un party –nel galateo tonico che infioretta una qualunque sera. Io scivolo sola nel gorgo cronico di figure parate a primavera, gale, orecchini –e un che di malinconico imbeve tavole e vesti qual cera. Un’ombra palpita oltre quel mare, col canto nitido e muto d’un faro: amore o nulla –così è, se pare. Da quel richiamo abbagliante ed avaro è diretto il risucchio del mio andare: quest’è sostanza del mio cuore amaro. Compresa in: AA. VV., Tracce 3, Roma 2015, Pagine, p. 65.