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Visualizzazione dei post con l'etichetta arti marziali

Mo Dao Zu Shi: una porta su mille domande

No, non è una fissazione, stiamo scherzando? Solo che, di Mo Dao Zu Shi , ho visto tutta la serie animata. E sto guardando la versione Netflix The Untamed , che ho già programmato di rivedere insieme ad amici. E ho l’artbook della serie animata. E intendo leggere i romanzi dell’autrice Mò Xiāng Tóng Xiù , da cui è tratta. E mi è nata una mezza fantasia d’imparare il cinese, grazie alla saga. Nemmeno la mia temporanea esperienza col kung fu mi spinse a tanto.  Fonte: Wikipedia             Cosa volete che vi dica? Ogni tanto, salta fuori un universo narrativo che mi cattura e voilà, mi frigge in padella come un pesce.             Mo Dao Zu Shi è di quelli – e io sono in buona compagnia nella padella per fritture, visto il gradimento internazionale che ha raggiunto. È abbastanza di nicchia, perché la complessità di trama e contenuti richiede notevoli dosi di concentrazio...

Sognando Kung-fu Panda

Ecco. L’ho fatto. Sono ufficialmente allieva della Lushaolong , scuola di kung-fu wushu. E, naturalmente, scordatevi Uma Thurman (anche se la mia maglietta da palestra è color “giallo Kill Bill”). La situazione è più da Kung-fu Panda. Ruolo che, peraltro, interpretai con gran sentimento, al mio primo anno di collegio. Era scritto nelle stelle.             L’inizio è stato all’insegna dello scetticismo da parte di chi mi conosceva da una vita – e dubitava che io riuscissi a sollevar le gambe. Anche il ginocchio con un lungo curriculum nel campo delle distorsioni non aiutava. Comunque, il Fato non sopporta intralci. E, nella persona di due conoscenti, mi ha suggerito che avrei potuto assistere alle lezioni e provare, per farmi un’idea. La prima sera, ho coscienziosamente spiato dalla finestra. Rassicurata sul fatto che gli esercizi fossero cose immaginabili per gli umani, mi sono presentata all’istruttore.  "Erica, sei sicur...