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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Carlo Dalla Rovere - Le vite nascoste

"Dunque una famigliola (eh sì, come dimenticare la figlioletta di nemmeno sei anni e la sua sacrosanta voglia di crescere) doveva assolutamente riprendersi da una batosta pesantissima, il male insito alla moglie di Carlo, non avendolo calcolato dapprima, oltre alle beghe lavorative del marito, dati pure dei colleghi ch’eccedevano in autorevolezza (altro che reputarle risorse umane), e che bisognava sovrastare… di colpo, agendo con la consapevolezza di essere indispensabili per il tossicodipendente ch’è privato se non privo di genitori naturali, in un contesto comunque tollerabile se agevolati da curatori della mente che la sappiano lunga, determinanti per il destino dello sprovveduto, altrimenti quest’ultimo si ritrova ad ammettere d’essere stupido dinanzi a della superbia a misura d’uomo, quella che si scaglia motivando lo stato d’inferiorità lungi dall’idea di guarire. Tornando in comunità, Carlo sta ad ascoltare racconti di vita da volti offesi ripetutamente e vi

Arrivano a Manerbio le allegre comari di Windsor

Per il 21 marzo 2019, il programma del Politeama di Manerbio prevede un classico della commedia: Le allegre comari di Windsor (1602) di William Shakespeare. L’opera nacque per dare ulteriore spazio a un personaggio dalla grande fortuna di pubblico: Sir John Falstaff . Possiamo considerarlo come la versione anziana, panciuta e ubriacona di Capitan Fracassa. Fanfarone e vigliacco allo stesso tempo, campa di espedienti e consuma tutto il proprio denaro all’osteria, insieme a furfanti d’ogni genere. Compare nello shakespeariano Enrico IV (1597), come compagno di bevute dell’erede al trono; nell’ Enrico V (1599), seguito del dramma, viene menzionato nell’elogio funebre dell’ostessa Mistress Quickly.              Nelle Allegre comari , Falstaff è però vivissimo e, ovviamente, in bolletta. Decide di corteggiare le mogli di due ricchi borghesi di Windsor, nella speranza di scroccare denaro alle donne. Naturalmente, non si rende conto di essere poco credibile e appetibile come ga

Rifrazioni di donne per l’8 marzo a Manerbio

Proprio l’8 marzo 2019, con perfetto tempismo, arriverà al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio lo spettacolo Rifrazioni di donne . Esso è il risultato di un laboratorio di formazione per insegnanti, coordinato da Lino Trentini . Sul palco, saliranno Angela Napolitano, Carla Ballabio, Chiara Dondelli, Daniela Primi, Erminia Lombardi, Ester Belfiore, Giacinta Telese, Loretta Battaglia, Luciana Duina, Maddalena Lollino, Maria Giovanna Dander, Rita Amadei, Vilma Bonometti.             Il titolo allude al fenomeno per cui i raggi della luce, quando oltrepassano la superficie di separazione fra due mezzi trasparenti (es.: aria e acqua), vengono deviati rispetto al percorso originario. Esso suggerisce storie raccontate per “linee spezzate” , emozioni ed esistenze che cambiano corso, persone che si perdono e si ritrovano. Così sono le donne raccontate nello spettacolo: mostrate nelle varie sfaccettature delle loro vite, senza negare le imperfezioni - perché farlo sarebbe rinuncia

Voglia di Carnevale… Cosa ci aspetta a Manerbio?

Naturalmente, i festeggiamenti per questo Carnevale sono stati preparati col debito anticipo. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a balli, cene succulente, splendidi costumi, lazzi saporiti: Manerbio si aspetta che venga mantenuto tale livello.              Per l’appunto, è previsto il consueto “Carnevale del Settecento” , nel palazzo comunale (23 febbraio 2019). Stavolta, non ci saranno le Muse dell’Onirico a impersonare i Luzzago, perché la compagnia sarà impegnata a inscenare Ubu Re a Travagliato. I convenuti non dovranno però rinunciare alla musica dal vivo, grazie all’animazione curata da “I Violini della Bassa” .             Dato che un Carnevale magro è impensabile, sarà allestita una “Cena dei nobili” , con lo spiedo preparato dal Gruppo Alpini. Al pianterreno, invece, la “Locanda del Popolo” servirà piatti semplici come zuppe e pà e salamìna . La sala multimediale della Biblioteca Civica, per l’occasione, diverrà invece la locanda dedicata al “terzo stato” .