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La danza classica indiana incanta Manerbio

La Biblioteca Civica di Manerbio è l’organizzatrice di una serie di spettacoli intitolata “Classici, ma non troppo” . Si tratta di forme di teatro all’aperto che coinvolgono le famiglie nelle sere estive, proponendo patrimoni di cultura etnica e folklorica in un modo semplice e godibile per tutti. Il 23 agosto 2024, al Parco Rampini, è stata la volta del “Caleidoscopio d’Oriente” : esempi di danza classica indiana che hanno dispiegato una fantasia di colori e movimenti. Lo spettacolo è stato realizzato dalla compagnia “Teatro Tascabile” di Bergamo e ha visto la collaborazione con la comunità Sikh “Gurdwara Shri Guru Hargobind Sahib Ji” di Leno, il tempio induista “Shani Mandir” di Borgo San Giacomo e lo Shri Guru Ravidass Temple di Manerbio.               Degli stili di danza classica esistenti in India, ne sono stati rappresentati solo tre; ma sono stati più che sufficienti per stupire con la loro accuratezza e complessit...

Pire e fiumi sacri

La prof.ssa Margherita Sommese , il 20 aprile 2017, ha portato alla Libera Università di Manerbio un soffio d’Oriente. Al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, ha parlato di: “Pire e fiumi sacri. Riti di purificazione in India” . Per far entrare rapidamente l’uditorio nello spirito giusto, è stato proiettato uno spezzone di “Viaggio in India” (2006; regia di Mohsen Makhmalbaf). La scena riguardava le cremazioni dei defunti, riassumendo così una serie di tematiche: il fuoco come purificatore, l’interminabile ciclo delle rinascite, le differenze di casta e di censo (visibili finanche nella quantità di legna posta sui roghi).  Il Ganga Aarti             Nella religiosità indiana, il fuoco e l’acqua sono entrambi purificatori. Anche l’anima non può trovare pace, se il corpo non è stato interamente cremato. Il fuoco è energia che trasforma la materia ed è messaggero fra il cielo e la terra. Il suo culto è centrale nei Veda, le scrit...

Śiva e Dioniso

Parlare di Śivaismo significa parlare di possibilità affossate - ma rimaste latenti - nella spiritualità occidentale. Significa scoprire le radici di quel disagio della civiltà a cui Sigmund Freud ha dedicato una delle proprie opere più famose - e apprendere la buona novella della sua superabilità. Di questo si è occupato Alain Daniélou , nel suo saggio: Śiva e Dioniso. La religione della natura e dell’eros (Roma 1980, Astrolabio-Ubaldini Editore).             Alain Daniélou (1907-1994) studiò musica e si dedicò alla pittura; alla fine degli anni ’20, conobbe molti protagonisti delle avanguardie (fra cui Cocteau, Nabokov, Stravinskij). Viaggiò in Nordafrica, Medio Oriente, Indonesia, Cina, Giappone. Si fermò in India, dove collaborò col poeta Rabindranath Tagore. Per più di vent’anni, studiò la musica classica indiana, il sanscrito, l’hindi, la filosofia e la cultura tradizionale dell’India. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fondò...