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Il paesaggio bresciano fra arte e natura

Arch. Dezio Paoletti Il 9 marzo 2017, al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, l’arch. Dezio Paoletti ha illustrato i “Paesaggi naturali e costruiti in ambito bresciano: complessità, varietà e peculiarità della più ampia provincia lombarda” alla Libera Università di Manerbio. Le prime fotografie proiettate riguardavano Venezia, a ricordare come l’area fosse, un tempo, una ricca parte della Repubblica di San Marco. Lo ricordavano anche i “leoni marciani” sparsi nella Bassa, rimossi in età napoleonica. Rimane il “leone in moleca” (inscritto in un tondo) di Orzinuovi. Rimane anche Palazzo Mocenigo Gambara a Venezia, che porta il nome di due casati bresciani. Come nel caso della Serenissima, del resto, l’architettura bresciana non può prescindere dal rapporto con l’acqua. Prima delle civiltà etrusca e romana, l’area della Bassa (in particolare) era acquitrinosa. Renderla abitabile e fertile comportò non infimi lavori di bonifica. Gli illetterati abitanti della pianura impararono a sfruttare ...

Terra, sale e fuoco

Il 17 gennaio, secondo il calendario cattolico, è il giorno in cui si commemora S. Antonio Abate (Egitto, prima metà del IV sec.). È noto come fondatore del monachesimo, a cui diede inizio ritirandosi a vivere nel deserto, tra preghiera e lavoro. A Manerbio, la parrocchia di S. Lorenzo Martire celebra in questa data la benedizione del sale, del fuoco e delle macchine agricole. Una festività - come si può immaginare - molto sentita, in un’area in cui la terra è una voce importante dell’economia.              Il 17 gennaio 2017, dopo la Messa in cui è stato benedetto il sale, i fedeli si sono raccolti in Piazza Bianchi per la seconda parte della cerimonia. Il parroco don Tino Clementi ha benedetto un braciere acceso, per poi aspergere uno ad uno i trattori presenti in loco. Il suo discorso, come sempre, ha ricordato il ruolo degli strumenti di lavoro nella “collaborazione alla Creazione”, nell’ottenimento del “giusto benessere...

Una dolce passione

L’apicoltura può essere un’attività praticata per passione. L’Italia, con la sua varietà di climi, si presta particolarmente bene alla produzione di svariati mieli artigianali, con aromi diversi a seconda della flora dei luoghi. Della provincia di Brescia sono caratteristici il miele d’acacia, di castagno, di tarassaco, di millefiori, di rododendro, di tiglio, di melata (secrezione vischiosa che si trova sulla vegetazione, in prossimità d’insetti che vivono di linfa). L’A.P.A.B (Associazione per l’Apicoltura Brescia) offre assistenza tecnica, presidi sanitari, una raccolta comune della cera, etichette, strumenti, materiali illustrativi e organizza anche corsi presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Pastori” di Brescia. L’attuale presidente è Davide Frugoni; uno dei vicepresidenti è il manerbiese Angelo Zanolini. Questi ha cominciato a praticare apicoltura da autodidatta, grazie alle proprie letture. «In famiglia, abbiamo sempre avuto la passione per gli animali. Ma non possedeva...

Il segreto del coraggio

“Appena arrivo Klinton, il mio verro, mi sbandiera un giornale sotto gli occhi dicendomi: -Flinstone hai visto che i tuoi colleghi allevatori francesi hanno sparso per protesta del liquame davanti al Palazzo dell’Agenzia delle Entrate? Voi Italiani non lo avete mai fatto, o non avete nulla contro cui protestare o siete dei pecoroni. -No calma un momento Klinton, guarda che anche noi avremmo da protestare ma inscenare delle proteste non è così semplice come sembra e non sempre serve a migliorare la situazione. -Nessuno ha detto che è semplice o che serva a qualche cosa, ma voi non l’avete mai fatto a parte qualche sporadico caso. -E’ vero quello che dici ma da noi non è possibile per legge. -Per legge? Ma che cazzo stai dicendo? -Guarda che per poter spargere il letame o il liquame in Italia occorre il P.U.A. -Il P.U.A.? E che cos’è? -Il Piano di Utilizzazione Agronomica  dei reflui zootecnici e se non ce l’hai non puoi uscire con le botti. Il piano prevede i kilo...