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Visualizzazione dei post da aprile, 2019

Si cercano nuove voci “Sotto la torre”

Il coro “Sotto la torre” è un ensemble di voci maschili piuttosto noto a Manerbio. È solito allietare diverse occasioni pubbliche ; il suo stesso nome allude alla Torre Civica, quel campanile che (come in ogni piccolo centro) è un simbolo dell’esistenza di una comunità. Il coro fa spesso rivivere canti popolari della Prima Guerra Mondiale o brani natalizi.  Il suo primo nucleo nacque nel 1961, quando un gruppo di giovani si aggregò intorno a don Graziano Montani , curato dell’oratorio manerbiese. Il canto corale era una delle attività proposte a fini di socializzazione; ovviamente, all’epoca, il repertorio e le finalità avevano un carattere marcatamente devozionale. A distanza di trent’anni, i coristi di allora ricostruirono l’ensemble, avvalendosi dell’aiuto di Luigi Damiani . Fu proprio quest’ultimo a suggerire di rafforzare l’organico e di darsi un direttore stabile. Perciò, dal 2003, il maestro del coro divenne Claudio Bertolini e fu adottato il nome attuale, “Sotto la

A porte aperte: l’Open Day dell’associazione Chorouk

L’ associazione Chorouk , che raduna i musulmani di Manerbio, ha organizzato un Open Day (31 marzo 2019). Per tutto il pomeriggio di quella domenica, i soci hanno offerto assaggi dei loro mondi culturali. Sotto una sola denominazione religiosa, la Chorouk raduna infatti quindici nazionalità : i suoi membri vengono dall’Egitto, dalla Tunisia, dall’Algeria, da l Marocco, dalla Libia, dal Senegal, dal Pakistan, dal Burkina Faso, dalla Somalia, dal Ghana, dalla Siria, dalla Bosnia Erzegovina, dall’Albania, dalla Turchia. E dall’ Italia , ovviamente: non è raro che i più giovani siano nati qui. L’hanno dimostrato anche i rappresentanti dei Giovani Musulmani d’Italia , arrivati da Brescia per tenere alcuni stand: Younes El Sharkawy (di famiglia egiziana), Batul Alsabagh (siriana d’origine) e Izham Zulqarnan (dal Pakistan). Come ha spiegato Younes, la denominazione della loro associazione sottolinea la volontà di far convivere la propria italianità con la propria religione, contrib

Marina: una famiglia fra due mondi

Si dice spesso che “l’amore abbatte ogni barriera”, senza pensar più di tanto a ciò che si dice. A volte, questa frase fatta si trasforma però in una grande verità.  Marina tredicenne a Manerbio. Nell’estate del 1994, i signori Pietta di Manerbio (sì, i genitori dello web dj Stefano Pietta ) furono contattati da un’associazione di Brescia: occorrevano famiglie italiane che ospitassero per un mese ragazzini intossicati dalla nube di Chernobyl . Lo scopo dell’iniziativa era far cambiare letteralmente aria ai giovanissimi, per evitare che l’intossicazione peggiorasse. L’associazione, fra l’altro, richiedeva una risposta in tempi brevi. Giuseppe e i familiari non esitarono - così come i loro vicini di casa, che presero con loro due ragazzi. I Pietta accolsero Marina , proveniente da Gomel, in Bielorussia: tredicenne, parlava solo russo. Il famoso disastro nucleare le aveva causato problemi agli occhi e alla tiroide. Per aiutarsi nella comprensione, i suoi ospiti ricevettero un

Fiammetta Rossi - La strana bottega del signor Balaji (Leucotea Edizioni)

Riceviamo e pubblichiamo (a cura di Vincenzo Calò ): Fiammetta Rossi – La strana bottega del signor Balaji (Leucotea Edizioni) “La strana bottega del signor Balaji” è un delicato romanzo di formazione, garbato come pochi racconti possono essere.  L'autrice ci trasporta in un mondo in bilico tra il cinismo e la consapevolezza delle nostre debolezze, prendendo per mano la mente del lettore e trasportandolo in un concerto di speranze, desideri e sogni; e, se  I sogni son desideri e se esiste una Bottega che ci aiuta a realizzarli non possiamo che abbandonare le nostre paure e volare insieme alle nostre emozioni. La storia è ambientata a Vigevano vicino le sponde del fiume Ticino; un luogo che prende forma e sostanza grazie all’apertura di un bizzarro negozio, “la Bottega dei Desideri” del signor Balaji. Qui vivono Giulia e Carolina: adolescenti protagoniste-antagoniste; una vita tanto dura quella di Giulia quanto spensierata e allegra (ma solo all'apparenza)

Vincenzo Calò intervista Lucrezia Maggi

Generalmente, quando ti trovi a comporre,  come ti vedi all’inizio, nel mentre e alla fine? Un testo è giusto correggerlo in buona sostanza s’è poetico?  La gioia e la bellezza di scrivere sono enormi, ma nel mentre, quando mi trovo a comporre versi o storie, può capitare che ci possano essere grandi momenti di scoramento, giornate in cui non mi esce niente o in cui quello che scrivo mi pare brutto. Quando mi sento così, mi alzo e faccio altro. Torno al lavoro o, se sono in casa, indosso il grembiule e armeggio ai fornelli, oppure, il più delle volte, mi fiondo tra le pagine di un libro. Non insisto a scrivere cose che non sento, cose che non mi emozionano. La pagina deve chiamarmi. Oggi il mondo viaggia a una velocità diversa dal passato e le stesse parole ora viaggiano veloci come frecce, non sono più gocce che cadono lentamente nell’anima. Maneggiarle con cura, questo si deve. Senza fretta, con rispetto e dedizione. Alla poesia è concessa una sorta di licenza poetica, in

Una primavera di musica da sogno… Anzi, da film

La Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” di Manerbio si sta preparando al consueto Concerto di Primavera . Esso si terrà il 4 maggio 2019, al Politeama. Per venire incontro ai gusti del pubblico affezionato, non è stato scelto un programma di brani complessi. Il tema della serata sarà invece un genere di musica largamente fruibile, che entra facilmente nei gusti e nei sogni: le colonne sonore dei film . Da quando il cinema non è più muto, buona parte del successo di una pellicola è dovuta ad esse. Sono per la settima arte ciò che il respiro è per il corpo.  Ennio Morricone sarà quindi un compositore immancabile. Quanto ai successi cinematografici che verranno ricordati, ci sarà Mary Poppins (1964; regia di Robert Stevenson), che è appunto un musical. Per restare in tema “figure magiche”, sarà citato Il mago di Oz (1939; regia di Victor Fleming, George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog, King Vidor): storia di quattro surreali personaggi spaesati in un mondo più surre

Le fiabe magiche di Ramona Parenzan a Manerbio

Proseguono le iniziative dell’associazione “Donne Oltre” a Manerbio, per partecipare a “La strada per Endor” : un anno di eventi culturali dedicati al tema della strega (“Sapiente Tutrice Ribelle Erborista Guerriera Ammaliatrice”). A questo festival hanno aderito diverse associazioni presenti nei Comuni di area bresciana. Endor è il nome della località ove il re biblico Saul (1 Sam 28, 3 ss.) si reca a cercare una negromante che evocasse per lui lo spirito del profeta Samuele - pur avendo egli stesso bandito simili pratiche.              Il 14 aprile 2019, alle ore 15:30, le “Donne Oltre” ospiteranno nel Giardino del Comune la scrittrice Ramona Parenzan : nata a Bergamo nel 1973, è insegnante di italiano come lingua seconda. È autrice di libri sulla multiculturalità, nonché performer di fiabe dal vivo. Si tratta di un evento particolarmente significativo, dato che proprio lei ha involontariamente ispirato l’anno tematico. La Parenzan ha spesso tenuto laboratori scolastici

Vincenzo Calò intervista Susanna Valpreda

Benvenuta Susanna! Ma… il bizantinismo come si coniuga ai tempi moderni?  Susanna Valpreda Il passato rappresenta le fondamenta su cui è costruito il presente e da cui partiamo per edificare il futuro. La nostra cultura, la nostra lingua, il nostro pensiero sono intrisi del pensiero dei classici e dei pensatori medievali, molto di più di quanto ce ne rendiamo conto. Mentre però il pensiero classico è considerato ancora attuale, il medioevo e in particolar modo l’epoca bizantina da troppo tempo sono stati relegati nell’oblio come “secoli bui”. E’ ora che non solo gli studiosi che se ne interessano, ma anche la gente comune riscopra ciò che di positivo è stato fatto anche in quei tempi e il modo in cui ancor oggi ci influenza Sembra che tu non possa fare a meno di saperne sempre di più… se sì, perché? In realtà è una “malattia” cominciata di recente. Dopo la laurea e l’assunzione all’Università come bibliotecaria, avevo assolutamente accantonato i miei studi. Solo qua