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Visualizzazione dei post con l'etichetta delia vaccarello

Un coming out "sui generis"

Avevo pensato di intitolare questa pagina Io e l’omosessualità. Ma l’espressione, pur nella propria immediatezza, sarebbe stata insoddisfacente. Anche perché diffido di etichette monolitiche come “omosessualità” o “eterosessualità”. Ci vengono in soccorso nelle conversazioni quotidiane, ma ritagliano in pezzi di tangram i sentimenti: ossia, cose che non tollerano il ritaglio. Parlare di affettività è difficile, proprio perché le persone vengono incasellate (o si incasellano) in questo tipo di ranghi. Così schierati, per l’appunto, “eterosessuali” ed “omosessuali” mi si sono presentati, undici anni fa, in una puntata di Ciao Darwin. <<Papà, cosa vuol dire “gay”?>> <<Vuol dire “uomo a cui piacciono gli uomini”>>. <<Ah.>> Mi bastò, almeno per capire discorsi e battute in voga alle scuole medie. In ogni caso, la questione non ebbe veramente importanza, finché non approdai al liceo. Non ero più una bambina; inoltre, ero piena di interrog...

Pressoché amanti

È la settima delle antologie Principesse azzurre. A volte, basta ritagliare figure e colori dalle fiabe consuete per dare l’idea di un capovolgimento, di qualcosa d’inedito. Da parte sua, Delia Vaccarello ritaglia ritratti femminili in cui –dice- “si racconta la vita”. Per capire la vita, forse, è proprio questo l’unico metodo: schiarirsi la voce e raccontare. Essa si dipana da sola. Può essere lirica e tremenda ( Amore e vendetta ), un’agrodolce commedia ( Pressappoco lesbiche ), spudorata e abbagliante ( La sceneggiata ). La varietà delle storie è la stessa delle penne, guidate da autrici esperte o giovanissime. La narrazione scende nell’ Enigma breve di una vita al limite, ormai –apparentemente- inghiottita dalla morte. Scorre a ritroso, riavvolgendo una vecchia filastrocca ( Love Affair con Andamento Altalenante, Visioni Mistiche e Odor di Mandarino ). La Regina di tre cuori gioca le proprie carte –e quelle altrui-, mentre l’amore sboccia Sotto copertura. A volte, il segret...

Erica Gazzoldi e Delia Vaccarello

Cara Delia, ho appena finito di leggere il tuo romanzo, "Quando si ama si deve partire". Ricercavo in esso la prosa magica e scorrevole di "Amore e vendetta", non rimanendo delusa. Credo che il fascino del tuo stile sia proprio nella sua naturale commistione di narratività e lirismo, nel suo scorrere liscio come un canto. La tua penna guida con perizia e stupore nei meandri della psiche; ciò è evidente soprattutto quando descrivi i sogni dei personaggi. Mi ha colpito il ruolo riservato al cucciolo ritrovato e seppellito da Angela: attraverso i suoi ricordi e la rielaborazione del suo inconscio, acquista una sorta di significato assoluto, diviene simbolo ricorrente e fa riemergere il trauma infantile della protagonista. Un altra sfumatura che vorrei sottolineare è lo "sguardo d’acqua" di Andrea, che sembra suggerire un’ermeneutica del mondo.Mi sono piaciute ripetizioni studiate: quella del ricordo di Cesare nel suo stesso funerale e quella delle impressio...