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Incubo ricorrente

Spesso m’abbacina un sogno sardonico di luci tintinnanti in una fiera o, meglio, un party –nel galateo tonico che infioretta una qualunque sera. Io scivolo sola nel gorgo cronico di figure parate a primavera, gale, orecchini –e un che di malinconico imbeve tavole e vesti qual cera. Un’ombra palpita oltre quel mare, col canto nitido e muto d’un faro: amore o nulla –così è, se pare. Da quel richiamo abbagliante ed avaro è diretto il risucchio del mio andare: quest’è sostanza del mio cuore amaro. Compresa in: AA. VV., Tracce 3, Roma 2015, Pagine, p. 65.

Studentessa

Prenderò il mio tesoro e lo appenderò alle nuvole. Ne parlerà -forse- qualche Aristofane da trivio. Meglio essere Socrate che Meleto, dopotutto; meglio questo limbo di chi ha troppi inverni per lasciarsi vivere e troppo pochi per vivere; di chi non può ancor pagare l’ipoteca sulla vita a un creditore ubiquo, che ci odia perché consumiamo poco, senza produrre, né crepare. Carmina non dant panem e nemmeno circenses. Grazie al cielo. Ancora, cammino da straniera nella mia città. E dico alle brave persone dal cuore funesto: «È vivo solo chi ha un tesoro da appendere alle nuvole.» Compresa in: AA. VV., Tracce 3, Roma 2015, Pagine, p. 63.

Prove di nuoto nella birra scura

La mattina non esiste. E il buio attua un colpo di Stato tutte le sere, dopo l’aperitivo. È fondo come il mare; persone e pensieri sono pesci che ci guizzano accanto, ignoti e indistinti. Il mare di buio è alcolico, fa parlare i bicchieri. Sicché le poesie sono Prove di nuoto nella birra scura (Sesto San Giovanni 2014, edizioni del Foglio Clandestino).              Dario Bertini (N. Legnano, 1988) è alla sua terza raccolta di versi, dopo Distilleria di contrabbando   (Pavia 2009, Cardano) e Frequenze clandestine  (2012, Sigismundus Editrice). Il suo contrabbando, per l’appunto, è quello della poesia, infilata “in pub, bar, piazze e camere in affitto” (p. 87). Questi sono anche la materia letteraria di Dario, trasfigurata da un surrealismo a ritmo di jazz. Nel mondo del poeta, tutto è normale: una foca svedese in fondo all’armadio (troppo facile far battute sull’Ikea), scimmie che scandiscono i carmi di Catullo, ...

Fantasmi

Ritualità. Attaccamento alle radici, ai luoghi simbolici, alle date significative. Memoria. Identità. Romanticismo –o vampirismo. Immortale odio o immortale amore. Eterna fissità che è, allo stesso tempo, una fragilità fatale. Chiunque sia vagamente appassionato di romanzi gotici sa che queste sono le caratteristiche di base dei fantasmi.             La loro esistenza fa parte dell’ economia dell’universo. Tutto è impermanente. I fantasmi sono i travolti dall’impermanenza. Per loro, i vivi sono stronzi, perché, nella loro foga e nel loro moto inarrestabile, travolgono tutto quello di cui gli spettri hanno bisogno.             La morte è insopportabile per chi non riesce a vivere (Cccp). I fantasmi esistono. Non possono fare a meno di esistere. Se ne rendono conto con costernazione e sorpresa, ogni giorno della loro perpetua notte. Si alzano dai propri letti, per comba...