L’Amico (che si crede) Intelligente – d’ora in poi, A.I. – è una figura sociale che funesta la vita odierna e che può ben esser considerato una filiazione della "donna Prassede" . L’A.I. è quello che trova sempre il tuo cellulare di modello superato, la tua città troppo provinciale e la tua carta igienica troppo ruvida. L’A.I. è quello che, quando ti visita a casa tua, ha sempre osservazioni da fare sulla tinteggiatura delle pareti, sulle abitudini dei coinquilini, sul tuo stile di cucina. È quello che, di punto in bianco, salta fuori a dirti: «Quante lentiggini! Hai mai pensato di usare il fondotinta? »; «Quanto mangi! Hai mai pensato che potresti ingrassare?» «Non sarebbe ora di tingerti i capelli?»; «Non sarebbe il caso di introdurre l’ananas marinato nella tua dieta?» L’A.I. ama lanciarsi in iperbolici monologhi sull’andamento dell’economia, sull’operato del governo, sulle condizioni di vita dei pinguini in Antar
Mi piace pensare a un blog come a una porta aperta su dimensioni diverse, dal fantastico al reale... come a qualcosa che ci porta una boccata d'ossigeno. Qui troverete libri, film, pensieri, ironia, arte, cronaca e storia locale. Una scatola a sorpresa, ma sempre con un occhio per cultura e creatività.