Il
Pedibus di Manerbio è, come risaputo, un tentativo di educare giocando, con
diverse attività. A partire dal 2015, 750° anno dalla nascita di Dante
Alighieri, i bambini aderenti all’iniziativa si sono visti proporre anche
disegni e semplici giochi riferiti alle figure di autori illustri. Il 2017 ha
visto una leggera svolta, in questo senso. Non più poeti medievali come Dante,
Angiolieri, Petrarca e Boccaccio, ma un salto in avanti, verso il Novecento e
la letteratura per bambini. Questo Pedibus di primavera (26 aprile - 1 giugno
2017) è stato accompagnato idealmente da Gianni Rodari (1920-1980). L’attività
a lui dedicata s’intitolava “Favole al Pedibus”, eco delle sue famose “Favole
al telefono”. In questa raccolta, per l’appunto, s’immagina che i racconti ivi
contenuti siano fiabe narrate da un padre alla sua bambina lontana, per mezzo
del telefono, appunto.
La ragazza che se ne occupava aveva
preparato un cartellone disegnato a mano, con figure che rimandavano (oltre che
alla suddetta opera) a “La torta in cielo” e a “Novelle fatte a macchina”,
giusto per riassumere tre titoli tratti dalla copiosa produzione di Rodari.
Dopo una breve introduzione, ai
bambini è stata letta una delle “Favole al telefono”: “Ascensore per le
stelle”. In essa, Romoletto, aiuto garzone del bar Italia (a Roma) addetto ai
servizi a domicilio, prende di nascosto un ascensore proibito e si ritrova a
salire verso altri pianeti, col suo bravo vassoio ancora in mano… Un buon modo
di riassumere alcune tematiche care a Rodari: la vita quotidiana, l’ironia, la
fantasia, la curiosità esplorativa.
Quando ne rimaneva il tempo, i
bambini venivano invitati a una semplice staffetta: passarsi l’un l’altro un
bicchierino di plastica retto in equilibrio sulla testa, a umile imitazione di
Romoletto, che esplorava la galassia reggendo quattro birre e un tè ghiacciato.
Poi, invece che verso pianeti sconosciuti, bisognava affrettarsi in direzione
della scuola. Ma (speriamo) conservando il sapore di una favola del buongiorno.
Paese
Mio Manerbio, N. 121 (giugno 2017), p. 6.
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