Sempre d’infanzia trattava lo
spettacolo recitato da Camilla Corridori, “La bambina e l’acqua”: una vicenda
ambientata in Senegal, con cenni culturali al Burkina Faso, due Paesi molto
amati dall’attrice. La piccola protagonista, che viveva in un villaggio, doveva
attraversare aree incolte per andare a fare rifornimento d’acqua. Sfinita, si
addormentava… e il suo sogno si trasformava in un mito sulle origini
dell’acqua, sulla contesa per il suo possesso fra gli animali della savana. Nel
raccontare la storia, Camilla era aiutata da due “amici uccellini”, Cra e Cru:
il primo, un cantastorie; il secondo, un creatore di immagini oniriche.
Materialmente, i due pennuti erano maschere dai colori vivaci, scelti fra quelli
prediletti nel Burkina Faso. Non solo loro, ma anche una stella marina e
un’antica pietra erano ansiose di prender parte alla fiaba. La bambina
apprendeva così che l’acqua era nata dalle lacrime della Luna, a causa di un
amore impossibile per il Sole; che le rane avevano cercato di appropriarsi
dell’acqua, prima che gli altri animali della savana dimostrassero di essere
ugualmente capaci d’invocare la pioggia.
Sempre d’infanzia trattava lo
spettacolo recitato da Camilla Corridori, “La bambina e l’acqua”: una vicenda
ambientata in Senegal, con cenni culturali al Burkina Faso, due Paesi molto
amati dall’attrice. La piccola protagonista, che viveva in un villaggio, doveva
attraversare aree incolte per andare a fare rifornimento d’acqua. Sfinita, si
addormentava… e il suo sogno si trasformava in un mito sulle origini
dell’acqua, sulla contesa per il suo possesso fra gli animali della savana. Nel
raccontare la storia, Camilla era aiutata da due “amici uccellini”, Cra e Cru:
il primo, un cantastorie; il secondo, un creatore di immagini oniriche.
Materialmente, i due pennuti erano maschere dai colori vivaci, scelti fra quelli
prediletti nel Burkina Faso. Non solo loro, ma anche una stella marina e
un’antica pietra erano ansiose di prender parte alla fiaba. La bambina
apprendeva così che l’acqua era nata dalle lacrime della Luna, a causa di un
amore impossibile per il Sole; che le rane avevano cercato di appropriarsi
dell’acqua, prima che gli altri animali della savana dimostrassero di essere
ugualmente capaci d’invocare la pioggia. Commenti
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