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A scuola di magia in biblioteca

harry potter book night manerbio
Lo Smistamento nella Sala Grande di Hogwarts
(Manerbio, Palazzo Luzzago)
La “Harry Potter Book Night” è un evento che la casa editrice britannica Bloomsbury lancia ogni 1 febbraio, in onore di una sua pubblicazione famosa in tutto il mondo: la saga di Harry Potter firmata da J. K. Rowling, appunto. Il primo volume (“Harry Potter e la pietra filosofale”) uscì nel 1997 e non accenna a perder fascino. Nel 2018, il tema dell’evento è: “animali fantastici”. Probabilmente, si tratta di un omaggio al fortunato film “Animali fantastici e dove trovarli” (2016), tratto dall’omonimo “pseudobiblion” scritto dall’autrice della saga (2001). Per “pseudobiblion”, s’intende un libro immaginario, citato come vero in un’opera letteraria. “Animali fantastici e dove trovarli” è attribuito a un magizoologo altrettanto fittizio: Newt Scamander, nato nel 1897 e figlio di un’allevatrice di Ippogrifi. Un fattore di gradimento dello pseudobiblion sono gli scarabocchi di Harry Potter e dei suoi amici, che gli danno un’aria più simpatica e vissuta. L’ironia sposata col bovarismo. Ma anche con la beneficenza: i proventi delle vendite del libro sono destinati a Comic Relief, organizzazione filantropica che raccoglie fondi tramite spettacoli comici e li destina a iniziative in contrasto alla povertà. 
            Nel 2018, la “Harry Potter Book Night” è arrivata anche a Manerbio, per iniziativa della Biblioteca Civica. Il pomeriggio del 1 febbraio ha visto l’arrivo di decine di bambini mascherati in quella che, per qualche ora, si è trasformata nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. La Sala Mostre del municipio ha svolto le funzioni di Sala Grande, con tanto di candele fluttuanti (grazie a un filo trasparente). Al tavolo degli insegnanti, sedevano i direttori delle quattro Case di Hogwarts: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. I bambini sono stati smistati e assegnati a ciascuna di esse. Non disponendo di magia, il Cappello Parlante che sceglieva la Casa adatta a ognuno ricorreva al doppiaggio.
harry potter pozioni
Un laboratorio di pozioni in stile "Harry Potter"
            Le varie squadre sono poi state guidate nei locali della biblioteca, adibiti a “sale comuni” e decorati coi colori delle Case. Qui, i piccoli dovevano attendere che gli insegnanti di Hogwarts (interpretati da volontari) arrivassero a proporre le prove di turno. Il direttore di Serpeverde richiedeva di trovare il modo migliore per difendersi da creature magiche pericolose. La direttrice di Corvonero invitava a distinguere e cerchiare i nomi di diversi animali fantastici all’interno di un quadrato. Con la direttrice di Grifondoro, bisognava invece riconoscere diverse razze di drago a partire dalla loro descrizione. La direttrice di Tassorosso proponeva invece d’indovinare la classificazione delle creature magiche in base alla loro pericolosità per l’uomo.

La conclusione si è tenuta nuovamente nella “Sala Grande di Hogwarts”, dov’è stata proclamata la classifica fra le Case: ultima Corvonero, seconde Grifondoro e Tassorosso pari merito, prima Serpeverde. Sono state premiate anche le due maschere più belle: un Centauro e una civetta Edvige. Il banchetto a base di pane e nutella, però, è stato uguale per tutti. Come il piacere di leggere le pagine di J.K. Rowling, dovuto a un’abile miscela di humour, caratterizzazione umana dei personaggi e capacità di esplorare le possibilità della mente.


Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 129 (febbraio 2018), p. 14.

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