Questa
mostra ha chiuso degnamente la serie di esposizioni “In Essere”. Com’è stato
prefigurato durante la “Cena degli Artisti”, sempre tenutasi al Bar Borgomella,
dobbiamo aspettarci una nuova esperienza simile, intitolata “Ri-Creazione”.
A fare
da ponte fra “In Essere” e la futura iniziativa, è stata la mostra “Arte del
sole” (20 novembre – 17 dicembre 2022). Essa comprendeva opere provenienti
dalla collezione privata di Cesare Merigo, autore di ventitré libri (fra
romanzi, raccolte di racconti e di poesie). Ha selezionato tele e sculture che
riteneva le più armoniose, fidandosi del proprio istinto di collezionista.
Oltre a ciò, lui è il preside della scuola regionale di Costa Montefedele, dove
bambini dai 7 ai 13 anni si esercitano in campo artistico. Del suo lavoro
nell’istruzione, si dichiara felice.
La
mostra “Arte nel sole” si è rivelata un sintetico viaggio attraverso il
Novecento. New York (di Bonini) vi era rappresentata con una tecnica ancora
impressionista, mentre realistico e “classico” era invece un ritratto di
signora manerbiese (Bonera). Particolarmente originale era un Arlecchino in
miniatura che danzava sul petalo di una calla (Ponzanelli). Altre tele
rappresentavano la campagna, con i suoi carretti a trazione animale e i suoi
papaveri al tramonto; esse erano poste in voluto contrasto con le
rappresentazioni dei primi veicoli elettrici (Andreoli) – giusto per
sottolineare il discorso del “viaggio nel secolo breve”. Come sculture, vanno
citati un bronzo di Federico Severino (lo stesso che ha decorato il presbiterio
della pieve manerbiese) e una figura femminile ricondotta al suo puro slancio da
Remo Bombardieri. La luna sui grattacieli dipinta da Capuano tagliava la scena
notturna con nitidezza metallica. Oltre agli artisti già citati, erano
rappresentati Ferrari, Nicoli, Schinetti e lo stesso Merigo. Una buonissima
premessa per la prossima avventura artistica del Bar Borgomella.
Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 186 (dicembre
2022), p. 13.
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