Si
è conclusa la stagione per bambini al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di
Manerbio. L’ultimo spettacolo del 2017 si è tenuto il 12 marzo. La compagnia
“IL NODO Teatro” era diretta, stavolta, da Fabio Tosato. Recitavano Evian
Cigala, Danilo Furnari e Giorgio Mosca. Il testo era un rifacimento di “Pierino
Porcospino”: una raccolta di filastrocche moraleggianti a firma del medico
psichiatra Heinrich Hoffmann (1845). L’opera è popolare soprattutto in Europa
settentrionale. In Italia, uscì nel 1882 per i tipi di Hoepli, tradotto da
Gaetano Negri. Il contenuto delle filastrocche è piuttosto paternalistico e
autoritario: il monello di turno finirà immancabilmente per scontare le proprie
marachelle, anche in modi cruenti. Le preoccupazioni di Hoffmann riguardano
soprattutto la salute e l’incolumità (mangiare sempre ciò che c’è nel piatto,
non giocare coi fiammiferi…). “Pierino Porcospino” è solo uno di questi
personaggi. Deve il soprannome ai capelli irti e intricati, come gli aculei
dell’animale. La versione de “IL NODO Teatro” mette decisamente in discussione
la pedagogia di Hoffmann.
Pierino è un bambino vivace e dalla
spiccata personalità, che non sopporta la sua scuola e la sua famiglia.
Entrambe lo vorrebbero perfetto: ben vestito, ben pettinato, studioso… Insegnanti
e genitori si preoccupano più di poter mostrare i fanciulli con orgoglio, che
di vederli felici. La tortura peggiore per Pierino è il concorso per eleggere
l’ “Alunno dell’Anno”: sorta di sfilata in cui i piccoli gareggiano in
ipocrisia e conformismo. Per evitarla, ricorre alla propria arma naturale: i
ricci ribelli, da aizzare col phon. Spera così di non doversi presentare a
scuola. La madre, però, sceglie le maniere forti e lo rincorre con un paio di
enormi forbici. Pierino fugge per le strade. Qui, incontra un altro
“disertore”: Giannino Mangiacalzino, così soprannominato per aver mangiato i
calzini del bucato (dando vita alla leggenda della loro scomparsa in
lavatrice). Insieme, decidono di vendicarsi degli adulti autoritari. Rubano le
brioches destinate alla commissione del concorso, sostituendole con sassi.
Riempiono di formiche la professoressa di biologia. Burlano la vigilessa,
contestandole irregolarità nella divisa. Non possono però evitare che la madre
del Porcospino li raggiunga, forbici alla mano. Proprio quando il povero
Pierino si rassegna a farsi rapare come un soldato, però, la donna gli annuncia
d’aver cambiato idea: il corpo docente, tanto colpito dall’originale look del ragazzino,
l’ha finalmente eletto Alunno dell’Anno.
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