I
Nowhere sono una band bresciana nata nel febbraio 2015. I suoi membri
provengono da esperienze musicali precedenti; il genere che coltiva può essere
definito “alternative metal”. Il loro repertorio è prevalentemente composto da
cover. Nel luglio 2016, hanno inciso il loro primo EP di inediti, “Where We
Belong”, registrato negli studi di Indiebox Music Hall a Brescia da Giovanni
Bottoglia.
Il loro repertorio, che alterna toni
aggressivi a momenti distesi, è fortemente intriso di atmosfere tenebrose,
romantiche e tragiche; gli argomenti delle canzoni riguardano l’amore, la
perdita e il sogno. Proprio “Dreams” (= “Sogni”) s’intitola il loro cavallo di
battaglia, nonché il loro primo video. Il nome della band significa “nessun
luogo”, ma può essere letto anche come “now here”, “ora qui”: un’ambivalenza
voluta, che rimanda alla dimensione onirica senza tempo e spazio. Come logo,
hanno scelto un albero, simbolo della foresta (luogo dello smarrimento e dell’immensità).
I Nowhere sono cinque: Francesco
Conzadori (basso), Diego Molinari (chitarra ritmica), Andrea Pecoraro (chitarra
solista), Alessandro Massa (batteria e cori), Danilo Niola (voce). I loro
concerti di maggiore richiamo sono stati tenuti a “El Forajido” di Bagnolo
Mella, al “Rock Out” di Cazzago San Martino e al “Gasoline Road Bar” di
Castegnato.
Per la fortuna dei manerbiesi, i
Nowhere si sono esibiti anche al Bridge Pub & Restaurant, il 25 marzo 2017.
Hanno eseguito quasi una ventina di canzoni, fra cui spiccavano “It’s Been a
While” degli Staind (2001) e una versione di “Enjoy the Silence”, brano reso
famosissimo dai Depeche Mode (1990), ma riarrangiato anche da band come i
Lacuna Coil (2006). Altri pezzi ben riconoscibili erano: “The Kids Aren’t
Alright” (registrato da The Offspring nel 1998, ma riproposto - fra gli altri -
dagli Evergreen Terrace nel 2004); “The Chain” dei Fleetwood Mac (1977), di cui
esiste anche una versione a opera dei Taking Dawn (2010); l’ascoltatissimo “In
the Shadows” dei Rasmus (2003); “Cochise” degli Audioslave (2002); “Hysteria”
dei Muse (2003); “Radioactive” degli Imagine Dragons (2012).
Verso
la metà del concerto, il cantante Danilo Niola si è esibito da solo,
accompagnandosi con la chitarra acustica.
La conclusione in bellezza, naturalmente, è
spettata a “Dreams”. Di sogno, per ora, i Nowhere coltivano quello di
registrare un album. Buona fortuna… e sogni d’oro.
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