Passa ai contenuti principali

Esce una nuova raccolta: "Fra le carte di Perilla"

 

copertina di fra le carte di perilla
Passano gli anni e si sa come va... gli articoli si accumulano. Soprattutto quelli a tema fantasy, gotico, romantico e folklorico. Così, è nata una nuova raccolta: Fra le carte di Perilla (Amazon, 2022). 

Perilla è una sorta di creatura fantastica non classificata che vive sotto le radici di un ulivo – o di un noce, o di un pioppo… al diavolo la botanica, non ci ho mai capito granché. Fatto sta che lei vive qui. E cosa fa tutto il giorno? Riempie carte. Di qualsiasi cosa. Ogni idea, ogni osservazione può tornare buona e svilupparsi in pensiero, in scrittura.

Perilla è arguta, dispettosa, lasciva a suo modo e ama ascoltare musica lirica o inquietante, mentre versa i suoi bravi fiumi d’inchiostro. La sua preferenza per temi cupi e fantastici si spiega col suo stare perennemente sottoterra, vicina agli inferi e in compagnia dei propri fantasmi, più o meno seducenti.

          A prima vista, può sembrare che sia ignorante e fuori dal mondo, vista la sua residenza e le sue abitudini. Insomma, che sia una senza un granché da dire (figuriamoci scrivere!). Ma, se proverete a leggere le pagine seguenti… potrebbe venirvi qualche dubbio in merito.

          Vi ho avvertito. Ora, buona fortuna!


Disponibile qui.



Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e Victoria, destinati a un matrimonio di convenienza, non è co

"Gomorra": dal libro al film

All’inizio, il buio. Poi, lentamente, sbocciano velenosi fiori di luce: lividi, violenti. Lampade abbronzanti che delineano una figura maschile, immobile espressione di forza.   Così comincia il film Gomorra, di Matteo Garrone (2008), tratto dal celeberrimo libro-inchiesta di Roberto Saviano. L’opera del giornalista prendeva avvio in un porto: un container si apriva per errore, centinaia di corpi ne cadevano. Il rimpatrio clandestino dei defunti cinesi era l’emblema del porto di Napoli come “ombelico del mondo”, dal quale simili traffici partono ed al quale approdano, da ogni angolo del pianeta. Il film di Garrone si apre, invece, in un centro benessere, dove regna un clima di soddisfazione e virile narcisismo. Proprio qui esplode la violenza: tre spari, che interrompono il benessere e, al contempo, sembrano inserirvisi naturalmente, come un’acqua carsica che affiora in un suolo perché sotto vi scorreva da prima. Il tutto sottolineato da una canzone neomelodica italiana: i