Chiunque abbia una passione per saghe e universi fittizi ha incontrato (ahimè!) il fenomeno delle ship wars: guerricciole tanto deplorevoli quanto efferate sui social media fra coloro che vogliono vedere un personaggio felicemente accoppiato con X e quelli che lo vogliono maritare con Y.
Una boiata pazzesca, insomma, se non fosse per il fatto che rasenta spesso il cyberbullismo.
Quando ho cominciato a diffondere fanart su Nadia Satrinava e Julian Devorak del visual novel The Arcana, ho ricevuto anch'io insulti tanto insistenti quanto privi di fantasia da parte di certi soggetti che non gradivano quel quadretto di coppia. Poco male: le loro contumelie mi giungevano soprattutto quando ero alla toilette e mi facilitavano la liberazione da certi "pesi corporei". Risultato: i tizi si sono stufati di scrivermi senza ottenere risposta e io sono alla ventordicimillesima fanart ispirata alla ship "Nadian". Insomma: quel che non ammazza ingrassa.
Decisamente meno bene va in altri casi, come questo. @alex_moon_cos è un cosplayer e tiktoker, che realizza video insieme all'amico fraterno @nick_owlia_cos. Conosco entrambi di persona, oltre ad apprezzare le loro performance, semplici ma efficaci. Si dedicano costantemente a ship gay; ultimamente, favoriscono quella fra Kaeya e Diluc del videogioco Genshin Impact (d'ora in poi, designata per comodità come "Kaeluc").
Apriti cielo. Ufficialmente, i due personaggi del videogame si considerano "fratelli giurati": ergo, non sono consanguinei. Ma tanto basta (a certuni) per accusare gli estimatori di "Kaeluc" come promotori di un incesto.
Anche se lo fosse... calmatevi. Questi due nemmeno esistono.
Il mondo delle ship, come quello della letteratura e del cinema, è fatto di fantasia. Le fantasie sono sempre lecite per definizione. Specialmente se create e diffuse fra adulti consapevoli.
Evidentemente, il punto è che qualcuno non merita nessuna di queste due ultime definizioni.
Soprattutto non coloro che hanno aggredito verbalmente i due cosplayer su Tiktok o hanno realizzato video in cui li offendevano ed esponevano al pubblico ludibrio, come quello da cui è tratta la fotografia.
Il bullismo in nome di una ship war non è un fenomeno isolato. Quelli che abbiamo citato sono solo due casi. A questo punto, è lecito chiedersi: che senso ha comportarsi così?
Nessuno.
Nessuno, se non dimostrare fino a che punto si sia alienati dalla realtà, tanto da offendere persone reali (e innocue) in nome di una fantasia. Nessuno, se non cercare un facile senso di potere o una valvola di sfogo prendendo di mira perfetti sconosciuti. Dimenticando che quelle sono persone, non pupazzi, e che ingiuriare qualcuno coprendosi con l'anonimato del web la dice lunga sulla propria nobiltà d'animo.
Per concludere: persone trentenni che shippano due "fratelli giurati" avrebbero bisogno di interventi psichiatrici? Da che pulpito viene la predica!
ENGLISH TRANSLATION
Anyone with a passion for fictional sagas and universes has encountered (alas!) the phenomenon of ship wars: both deplorable and brutal quarrels on social medias between those who want to see a character happily paired with X and those who want to marry him with Y.
In short, that would be nonsense, were it not for the fact that it often goes near cyberbullying.
When I started spreading fanarts about Nadia Satrinava and Julian Devorak from the visual novel The Arcana, it was my turn to receive both insistent and unimaginative insults from certain subjects who did not like that pairing. It wasn't so bad: their insults came to me mainly when I was in the toilet and they facilitated my release from certain "body weights". Result: the guys got tired of writing to me without getting an answer and I'm at the twenty-thousandth fanart inspired by the ship "Nadian". Well: what doesn't kill you makes you stronger.
It gets really worse in other cases like this one. @alex_moon_cos is a cosplayer and a tiktoker who makes videos together with his brotherly friend @nick_owlia_cos. I know both of them personally and I appreciate their simple, but effective performances. They constantly engage in gay ships; lately, they favor the one between Kaeya and Diluc from the video game Genshin Impact (hereafter referred to - for convenience - as "Kaeluc").
Good heavens! Officially, the two characters in the videogame consider themselves as "sworn brothers": so they are not related. But that is enough (for some people) to accuse Kaeluc's fans to promote incest.
Even if it was so ... calm down. These two don't even exist.
The world of ships, like that of literature and cinema, is made up of fantasy. Fantasies are always legitimate in themselves. Especially if created and spread among aware adults.
Evidently, the point is that someone does not deserve either of these last two definitions.
Especially not those who verbally assaulted the two cosplayers on Tiktok or made videos in which they offended them and exposed them to public mockery, such as the one from which the photograph has been taken.
Bullying in the name of a ship war is not an isolated phenomenon. Those we have mentioned are only two cases. At this point, it is legitimate to ask: what is the point of behaving like this?
None.
None, except demonstrating to what extent someone is alienated from reality, to the point of offending real (and harmless) people in the name of a fantasy. None but looking for an easy sense of power or an outlet by targeting perfect strangers - forgetting that those are people, not puppets, and that insulting someone by covering up with the anonymity of the web says a lot about one's nobility of soul.
Let's conclude: do you think people in their thirties and who ship two "sworn brothers" need psychiatric interventions? Look who's talking!
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.