I sentieri sofferti del tuo capo,
che stilla grazie contorte ed ombrose,
mi hanno insegnato un pensiero d’abisso:
non giungeremo all’altra riva puri,
anime in un’interezza di soffio.
Il nostro spirito è bianco soltanto
perché le passioni vi si scrivan fonde,
in rivoli di dolore vermiglio.
E la scelta è tutta fra disciogliere
la nostra Terra nell’Ocean primo,
o seguire il desiderio stupito
che la Vita –disse un vate (1) – ha di
sé;
così dobbiamo spartirci le carni
fra gli angeli dalle labbra di porpora
che ci reclaman dall’alba del grembo.
(1) Riferimento al Profeta
di Gibran Kahlil Gibran (“Sui figli”).
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.