Passa ai contenuti principali

"Il principe dei colori": il nuovo romanzo di Cristiano Pedrini!

Il romanziere Cristiano Pedrini è un gradito ospite su queste pagine. Abbiamo già parlato della sua Piccola Fiera degli Autori a Bonate Sopra (BG)

Questa è la copertina del romanzo "Il principe dei colori" di Cristiano Pedrini. Un ragazzo dagli occhi azzurri ha il volto striato di diversi colori. Il suo sguardo è alto verso l'orizzonte. Sullo sfondo, si notano un ciliegio e una pagoda giapponese.

Adesso, annunciamo l'uscita del suo nuovo romanzo: Il principe dei colori.

È ambientato in Giappone, come Il mio primo inverno con Haru (2024) e altre delicate storie d'amore e crescita personale.

Stavolta, il protagonista è l'adolescente Leonardo. Con entusiasmo, ha seguito suo padre a Osaka e si è iscritto all'Otemae School, un prestigioso liceo. Naturalmente, non desidera solo studiare: vorrebbe allacciare rapporti e collezionare bei ricordi. All'inizio, però, lui è un mistero fatto di silenzio e colori, agli occhi degli altri studenti. Pian piano, qualcuno di loro decide di andare oltre le apparenze. C'è Ren, sorridente e con un coraggio invidiabile. Haruka legge i sentimenti come poche persone sanno fare. Minato ha uno sguardo tagliente e non lascia trasparire le emozioni. Poi, ci sono Yamamoto, Eiko, Izumi, ognuno coinvolto nel fragile equilibrio del loro legame. Soprattutto, c'è un'ombra nei corridoi: un personaggio misterioso di cui nessuno vuol parlare...

Leonardo si ritrova a giocare una partita assai più grande di lui. Il suo mondo vacilla. Ma Ren è al suo fianco e gli mostra che il destino non è qualcosa di già scritto. Deve essere Leonardo a prendere in mano la situazione e avere il coraggio di fare le proprie scelte. L'amore può spaventare più d'ogni altra cosa. Ma che vita rimane, se si è prigionieri della paura? Solo andare oltre i propri timori ci permette di gustare sentimenti veri.

Cristiano Pedrini, come in ogni suo romanzo, guarda alla crescita dei suoi personaggi, giovani in cerca della propria strada. Affronta il tema delicato e inevitabile delle relazioni, insidiate da pregiudizi e spesso anche da barriere sociali o culturali.

Il contesto storico-geografico è coprotagonista in ciascun romanzo di Cristiano Pedrini. Il Giappone, in particolare, si presta a questa storia di timori, desideri e contatto negato, con le sue consuetudini, i suoi rigidi codici sociali e la sua complessità culturale.
Chi è quell'ombra in corridoio? Di cos'ha paura Leonardo, il "principe dei colori"? Lo scoprirai leggendo il romanzo di Cristiano Pedrini! 

Vuoi letture a volontà? Iscriviti ad Amazon Kindle Unlimited!

Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco...

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e V...

"Gomorra": dal libro al film

All’inizio, il buio. Poi, lentamente, sbocciano velenosi fiori di luce: lividi, violenti. Lampade abbronzanti che delineano una figura maschile, immobile espressione di forza.   Così comincia il film Gomorra, di Matteo Garrone (2008), tratto dal celeberrimo libro-inchiesta di Roberto Saviano. L’opera del giornalista prendeva avvio in un porto: un container si apriva per errore, centinaia di corpi ne cadevano. Il rimpatrio clandestino dei defunti cinesi era l’emblema del porto di Napoli come “ombelico del mondo”, dal quale simili traffici partono ed al quale approdano, da ogni angolo del pianeta. Il film di Garrone si apre, invece, in un centro benessere, dove regna un clima di soddisfazione e virile narcisismo. Proprio qui esplode la violenza: tre spari, che interrompono il benessere e, al contempo, sembrano inserirvisi naturalmente, come un’acqua carsica che affiora in un suolo perché sotto vi scorreva da prima. Il tutto sottolineato da una canzone neomelodica italian...