Passa ai contenuti principali

Il buon Natale della Banda di Manerbio

La Banda di Manerbio e i cori salutano il pubblico alla fine del Concerto di Natale 2023.Da quanto tempo la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” di Manerbio non teneva un concerto di Natale? Sia come sia, la sera di domenica 17 dicembre 2023 i manerbiesi hanno avuto il piacere di sentirsi fare auguri musicali di gran classe dalla beneamata banda locale. Il luogo dell’evento era nientemeno che la chiesa parrocchiale, perfetta sia per l’acustica che per la pertinenza col tema del concerto. Insieme alla “S. Cecilia”, c’era in coro composto da cento cantori provenienti dalle seguenti formazioni: la Schola Cantorum di Bassano Bresciano, diretta da Francesca Mancastroppa; il Coro S. Andrea di Faverzano, diretto da Mario Sabaini; il Coro “Sotto la torre” di Manerbio, il Coro S. Andrea di Cignano e il Coro S. Martino di Cigole, diretti da Claudio Bertolini. All’organo, si sono alternati Mario Sabaini e Corrado Zorza. Prima di cominciare, è avvenuta una piccola cerimonia: il posizionamento di una nuova statuina nel presepe della pieve, per l’esattezza quella di un tamburino. Era un modo simbolico di mostrare la partecipazione dei musicisti al Natale. 

Nel presepe, viene posto un tamburino, simbolo della banda di Manerbio.

            Sono state le voci ad aprire la serata. Il primo brano è stato “Dona nobis pacem”, attribuito a W.A. Mozart e scelto per il suo legame con l’attualità, visto che è una preghiera d’invocazione della pace. È stata poi la volta di “Canticorum Jubilo”: originariamente in inglese, è stato proposto con testo latino. Era tratto dall’oratorio “Judas Maccabaeus” di G.F. Händel ed esprimeva lodi di giubilo. Anche “S’accese un astro in cielo” era tratto da un oratorio di Händel, il “Messiah” in questo caso. Era stato adattato per coro a quattro voci miste da Luciano Migliavacca, maestro della Cappella Musicale del Duomo di Milano.

            La Banda di Manerbio, diretta dal maestro Giulio Piccinelli, ha proposto sia brani in latino che appartenenti alla tradizione inglese o al repertorio americano. Era in programma “The Spirit of Christmas”, insieme a “Frost Rhapsody”: la “rapsodia del gelo” che alludeva al freddo della stagione e che vi ricorderà sicuramente il concerto “Musica Energia per la Terra”. “O Magnum Mysterium” era un brano religioso sul mistero dell’Incarnazione, mentre “The Source” era un altro pezzo già presentato al concerto di S. Cecilia e carico di afflato mistico (il titolo allude alla “sorgente d’ogni cosa”). “Tollite Hostias” era un altro oratorio natalizio, mentre “Astro del ciel” non ha certo bisogno di presentazioni. “A Most Wonderful Christmas”, ovvero “Un meravigliosissimo Natale”, era un ottimo augurio per i convenuti. La parte più emozionante è stata probabilmente quella finale, in cui coro e banda si sono esibiti insieme. Se l’intento era di instillare nei manerbiesi un senso di calore e di gioia, i nostri musicisti ce l’hanno fatta alla perfezione.

© Fotografie: Foto Monterenzi


Desideri ascoltare senza limiti la tua musica preferita? Clicca qui per iscriverti ad Amazon Music!

 

Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 199 (gennaio 2024), p. 7.

Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e Victoria, destinati a un matrimonio di convenienza, non è co

Il Cimitero di Manerbio: cittadini fino all'ultimo

Con l'autunno, è arrivato anche il momento di ricordare l' "autunno della vita" e chi gli è andato incontro: i nostri cari defunti. Perché non parlare della storia del nostro Cimitero , che presto molti manerbiesi andranno a visitare?  Ovviamente, il luogo di sepoltura non è sempre stato là dove si trova oggi, né ha sempre avuto le stesse caratteristiche. Fino al 1817, il camposanto di Manerbio era adiacente al lato settentrionale della chiesa parrocchiale , fra la casa del curato di S. Vincenzo e la strada provinciale. Era un'usanza di origine medievale, che voleva le tombe affiancate ai luoghi sacri, quando non addirittura all'interno di essi. Magari sotto l'altare, se si trattava di defunti in odore di santità. Era un modo per onorare coloro che ormai "erano con Dio" e degni a loro volta di una forma di venerazione. Per costituire questo camposanto, era stato acquistato un terreno privato ed era stata occupata anche una parte del terraglio