A
questo mondo, possono capitare cose ben strane. Persino che la sottoscritta si
ritrovi a presiedere un seggio elettorale per la seconda volta, dopo aver
rimosso qualsiasi ricordo della prima. A salvarla dall’ansia e dalla
confusione, è però giunta (senza cavallo bianco, ma tant’è) un’amica
d’infanzia, che le ha fatto sia da segretaria che da cervello. Ghostbusters - Squadra speciale anti-Covid
a Manerbio
La prima lezione che le nostre
eroine hanno dovuto apprendere è stata che un paio di braccia e una bicicletta
non basteranno mai a trasportare in sicurezza tutti i materiali che occorrono a
un seggio. Dopo aver mendicato un passaggio in automobile, sono finalmente
giunte alle scuole medie: quanti ricordi, come sempre…! Anche se le pitture
murali nei box per le biciclette sembravano essere diverse da allora.
Già dal primo incontro con le
scrutatrici, è stato chiaro che la presidentessa avrebbe avuto funzioni ufficiose
di giullare anti-noia. Cosa che non le ha impedito di ammorbare i vicini di
sezione con domande chiarificatrici (“Come devo appendere questo cartello?”) e di
essere patologicamente dipendente dalle istruzioni di allestimento del seggio
(una specie di protesi cartacea dei suoi neuroni, praticamente). In una sorta
di crossover surreale, accanto al giullare, si sono ritrovati due Ghostbusters:
o, meglio, gli addetti alla disinfezione dei seggi (immancabili, nell’Era
Covid). I superpoteri del loro disinfettante sono stati testati
involontariamente dalla presidentessa, che ha avuto la malsana idea di
rientrare nell’aula subito dopo la sanificazione serale post-allestimento.
Non
provviste delle portentose attrezzature dei due, le nostre cinque donne avevano
però (come tutti i loro colleghi) abbondanza di mascherine, guanti e soluzione
idro-alcolica: più “idro” che “alcolica”, tanto che i ripetuti spruzzi della
medesima hanno disegnato un nuovo lago nella geografia della provincia di
Brescia.
Lo svolgimento del referendum, a
ogni modo, è stato lentissimo-issimo-issimo. Vista la diversa disposizione dei
seggi rispetto agli altri anni, non pochi sono stati coloro che hanno sbagliato
sezione: talmente tanti che la segretaria ha sviluppato uno sguardo
lanciafiamme dedicato a loro. Anche la distinzione fra entrata e uscita ha
gettato non poco scompiglio nei non-ancora-abituati cittadini.
Ad
animare la giornata e mezza di votazioni, sono giunti altri curiosi accidenti:
per esempio, un elettore che stava per crocettare la Sacra Scheda al cospetto
delle scrutatrici, che hanno frenato il gesto prima che avvenisse
l’irreparabile e hanno indirizzato il signore al porto sicuro della cabina.
Oppure, l’apparente tentativo di furto del flacone di disinfettante
all’ingresso: in realtà, solo una mano innocente, colpevole di non apparire nel
modo consueto nel quadro della porta.
In un attacco di bontà natalizia
fuori stagione, una delle nostre cinque donne si è messa a regalare brioches,
biscotti tipici bresciani e salatini ripieni alle compagne di seggio, nonché ai
due Carabinieri che lo presidiavano: ragazzi tranquilli e gentilissimi, che
hanno apprezzato il pensiero.
Tra un elettore e l’altro, le donne
del “seggio in rosa” hanno stretto legami d’inaspettata amicizia parlando di cosplay,
sushi e fidanzati. Non sono mancate le lodi agli outfit della segretaria,
maestra di stile indiscussa.
Le ore post-referendum sono state
però il Triumphus Ansiae, per dirla
alla maniera maccheronica. L’apparente scomparsa di una scheda ha gettato le
nostre eroine nello sconforto. Bisognava assolutamente acchiappare quel
foglio-fantasma (alla faccia dei Ghostbusters!). Alla fine, l’apparente
fenomeno paranormale è stato spiegato razionalmente da un errore: un numero di
tessera elettorale non trascritto. Una telefonata in Municipio ha risolto
tutto.
Per non far cantare vittoria troppo
presto, la seconda sparizione misteriosa è avvenuta proprio nella Sala Mostre
del palazzo comunale: «La busta 7… dov’è la busta 7?» Ma la
segretaria giurava fermamente che, nel seggio, non era stato abbandonato
alcunché. E un giuramento di cotanta segretaria era da considerarsi oracolo d’Apollo.
Infatti, quella birba d’una busta è stata ritrovata dentro una sua consimile di
maggiori dimensioni. Ma le sembrava quello il momento di giocare a nascondino,
santi numi?
L’avventura si è conclusa con la
nascita di una nuova compagnia, “Quelle del seggio 2”, e con la scoperta - da
parte della segretaria - di una forte vocazione alla presidenza di seggio. Ci
sono le premesse per un sequel di
tutto rispetto, circa il quale ci facciamo i migliori auguri.
Dello stesso genere: La giornata d'una scrutatrice.
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