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Pioggia (di musica) alla fine dell’estate


Come sempre, la Civica Associazione Musicale S. Cecilia di Manerbio ha coinvolto la cittadinanza e raccolto fondi con la sua “Festa della Musica” (dal 23 al 26 agosto 2018). All’Area feste di via Duca d’Aosta, fin dalle ore 16:00 del pomeriggio, era aperto il bar per l’aperitivo. Dalle 19:00, era possibile cenare col classico menu delle sagre locali: “pa e salamìna”, polenta con salsiccia o gorgonzola, patatine fritte, olive all’ascolana, affettati misti, casoncelli al burro fuso, tagliata di manzo, pollo amburghese con patatine, anguria, “piatto della musica” (pietanze assortite fra quelle elencate), dolci, gelati e bevande. 
festa della musica manerbio 2018

            Il “piatto forte”, ovviamente, erano però i concerti serali. Quest’anno, l’esordio è toccato a The Sunrises & Friends. I Sunrises sono una band giovanile blues, nata all’interno della banda manerbiese. La sera del 23 agosto, come annunciava la locandina, hanno invitato sul palco un folto gruppo di amici, per arricchire la propria musica. Fino a poco prima, i “friends”  erano impegnati a servire ai tavoli. Naturalmente, nel programma, non è mancato “Sunrise” di Norah Jones (2004), il brano che dà il nome alla band. Più vivace è stata “Route 66” di Nat King Cole (1946), mentre un emblema di sensualità è “Fever” di Little Willie John (1956). Un cambio di atmosfera si è verificato con “Uptown Funk” di Mark Ronson (2014). La popolarissima “Con le mani” di Zucchero (1987) è stata dedicata a Stefano Pietta, l’ideatore della web radio Ste Radio DJ, che segue le peripezie dei Sunrises.
            “Uptown Funk” è tornata la sera del 24 agosto, nel programma dei Funkapi: com’è evidente, hanno proposto un repertorio funk. Il suono del loro nome è anche vagamente bresciano (“Fam capì”). Altro riconoscibilissimo brano era “We Are Family” di Sister Sledge (1979). The Jackson 5 (sì, la famiglia di Michael Jackson) sono stati ricordati con “Blame It On the Boogie” (1978). “I’m Your Boogie Man” (1976) restituiva l’atmosfera di una discoteca anni ’70 e la voce dei KC and The Sunshine Band. Di Justin Timberlake era, invece, “Can’t Stop the Feeling” (2016).
            Il 25 agosto avrebbe dovuto vedere un omaggio a Enzo Iannacci, Fred Buscaglione e Giorgio Gaber, con La Banda dell’Ortica: un gruppo che prende il nome proprio da una canzone di Iannacci, “Faceva il palo” (1966). Il concerto si è tenuto, ma sotto il tendone dell’area feste, anziché sul palco: colpa della pioggia. Cosa che non ha scoraggiato la vivacissima band e il pubblico presente, in ogni caso.
Il clima fresco e pungente ha caratterizzato anche l’ultima puntata della Festa della Musica. Il 26 agosto, come ogni anno, essa è cominciata fin dal tardo pomeriggio, con le note dei Gringos: brani strumentali jazz, ma non frenetici - gradevole accompagnamento all’aperitivo e alla cena dei convenuti. Li hanno seguiti i Face Blues, band di rock blues. Essi hanno fatto rivivere Jimi Hendrix, con pezzi quali “Little Wing” (1967), “The Wind Cries Mary” (1967), “Hey Joe” (1966). Ma c’era posto anche per “Rock Me, Baby” di B.B. King (1964), un altro classico, o per i Blues Brothers di “Sweet Home Chicago” (1980). Quest’ultima è un rifacimento di un brano composto da Robert Johnson nel 1936.
Tra nuvole e pioggia, la Festa della Musica 2018 sembrava un saluto all’estate in declino: un’ultima sagra paesana di stagione, gustata appieno nei suoi suoni e sapori.

Paese Mio Manerbio, N. 136 (settembre 2018), p. 15.

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